Il Ballo del Ceppo

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SOFIA'S POV:
"È pazzesco... finirà che saremo i soli del nostro anno senza una ragazza." Disse Ron ricevendo la sberla di Piton in testa, mentre stavamo studiando.
Harry aveva chiesto a Cho il giorno prima di andare al ballo insieme, ma questa gli disse che l'aveva già invitata Cedric.
Harry e Ron iniziarono a prendere in giro Neville.
"Vi interesserà sapere che Neville ha già una ragazza." Disse Hermione ai due.
"Ora sì che sono depresso" continuò Ron per poi ricevere un bigliettino da Fred.
"Hermione, Sofia, voi siete delle ragazze." Disse dopo averlo letto il rosso.
"Però che occhio." Dissi io ovvia e già irritata.
"Ci venite con uno di noi?"
Lo guardammo senza parole.
"Oh dai già è brutto per un ragazzo andarci da solo, per una ragazza è triste."
"Noi non ci andiamo da sole, che tu ci creda o no qualcuno ci ha invitate." Disse Hermione per poi prendere i suoi libri e uscire dalla stanza con me.
Andammo in camera sua a cercare di studiare, ma lei continuò a lamentarsi di quanto fosse sfacciato Ron. Hermione era stata invitata da Victor e non voleva dirlo a nessuno, all'infuori di me, per non attirare l'attenzione. Anch'io avevo confidato solo a lei chi sarebbe stato il mio accompagnatore, se la Parkinson lo avesse saputo avrebbe cercato di soffocarmi nel sonno.
Il giorno dopo andammo a comprare il vestito. Hermione trovò subito un bellissimo abito sui toni del rosa e del viola, mentre io ci impiegai un po' di più, ma riuscii a trovarlo. Era stupendo: verde, lungo fino ai piedi e con il corpetto pieno di cristalli. Trovai anche un paio di scarpe nere con il tacco e degli orecchini con degli smeraldi.

 Trovai anche un paio di scarpe nere con il tacco e degli orecchini con degli smeraldi

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Il giorno del ballo, io, Herm e Ginny ci preparammo insieme. Ginny sarebbe andata con Neville. Indossava un grazioso abito verde e rosa con i capelli lisci tirati indietro da due treccine. Hermione, invece, indossava il suo vestito e aveva arricciato i capelli e fatto uno chignon. Anch'io indossai il mio abito, mentre per i capelli decisi di fare dei boccoli alle punte lasciandoli sciolti. Ci truccammo in modo impeccabile e una volta pronte, ci dirigemmo verso la Sala Grande addobbata.
Ginny fu la prima a entrare e io e la mia amica la guardammo iniziare a ballare con il suo accompagnatore. Erano così carini!!!
Poi fu la volta di Hermione, che lasciò a bocca aperta mezza sala. Infine entrai io, incontrando finalmente, alla fine delle scale quegli occhi azzurri che tanto mi piacevano. Era bellissimo, indossava un completo nero con una camicia bianca, i capelli erano perfettamente pettinati, ma senza l'ombra di gel. Mentre scendevo le scale, vidi tutti rivolti nella mia direzione. Iniziai a chiedermi se avessi qualcosa che non andava, quando sentii dire da più di qualche persona:"è bellissima."
Sorrisi e una volta arrivata di fronte a Draco, quest'ultimo mi fece un inchino per poi porgermi la mano.
"Vuoi ballare?" Mi chiese.
"Certo che voglio ballare, andiamo!"
Ballammo tutta la sera, finché non arrivò il momento del lento. Mi prese la vita e io misi le mie mani sulle sue spalle.
"Sei bellissima." Disse un tratto.
"Anche tu." E gli feci il mio sorriso più vero.
Annullò immediatamente la distanza tra noi, appiccicando il mio corpo al suo e le nostre labbra a pochi centimetri. Mi guardò intensamente e fece per avvicinarsi quando una voce interruppe quel momento magico.
"Sofia...ma che fai?!" Mi girai e vidi Cedric sconvolto davanti a noi.
"Con MALFOY, sei seria?! Il ragazzo più cattivo della scuola, potevi metterti con chiunque, ma con lui...Dio come sei caduta in basso!" Continuò il tassorosso.
"Scusami?! Tu mi hai tradita con quella e hai anche il coraggio di venire a criticarmi perché stavo per baciare la persona a cui tengo di più al mondo! Tu non lo conosci, non sai neanche chi sia, e hai il coraggio di venirlo a giudicare quando il peggiore in questa stanza sei tu. Ma quanto puoi essere patetico?!" Urlai io incredula ancora delle sue parole.
"Lui non è una brava persona e ti farà soffrire." Cercò di giustificarsi.
"Diggory, penso che su questo punto abbia già chiarito lei, ma invece dimmi... dov'è la tua ragazza? Sei talmente preso da lei che la lasci tutta sola per fare scenate di gelosia alla tua ex?" Mi difese Draco.
Cedric non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo.
"Andiamo, non ne vale la pena." Dissi io prendendo il biondo per mano e uscendo dalla Sala. Andammo al Lago Nero e ci sedemmo sotto la quercia.
"Mi dispiace di averti rovinato la serata Draco, non avrei mai immagin-" Non feci neanche in tempo a finire che si fiondò sulle mie labbra e mi baciò. Fu un bacio pieno di passione, diverso da tutti quelli che avevo dato a Cedric,
era come se ci stessimo dicendo tutto quello che provavamo e che avevamo tenuto sempre nascosto. Il bacio divenne poi più profondo e ci staccammo solo per riprendere fiato.
Avevo le guance in fiamme e la pelle d'oca.
"Scus-" Questa volta fui io a non lasciarlo finire. Gli diedi un secondo di tempo per poi prendergli il viso tra le mani e baciarlo ancora e ancora, fino allo sfinimento.
"Ti amo." Disse.
A quelle due parole sgranai gli occhi scioccata. Lui se ne accorse e prima che potessi rispondere corse via frustrato.
Rimasi un momento paralizzata a rielaborare ciò che era appena successo.
Mi alzai e iniziai a correre verso la Sala Comune, dove non lo trovai, poi andai in camera sua, ma niente anche lì. Così decisi di tornare nella Sala Grande che era praticamente vuota. Lo vidi al tavolo delle bevande e subito dopo vidi anche la Parkinson, che si stava avvicinando. Ripresi a correre verso di lui e appena si girò nella mia direzione gli saltai al collo e lo baciai.
"Anch'io ti amo. Ti ho sempre amato." Dissi appena mi staccai da quelle dolci e morbide labbra.
Mi fece il suo sorriso più bello e mi baciò ancora. Pansy nel mentre se ne era andata e Harry e Ron ci stavano guardando da un tavolo sconvolti. Draco mi prese per mano e prima di andare via, salutai i ragazzi, che erano ancora a bocca aperta.
Il biondo mi portò nella sua camera e una volta chiusa la porta a chiave, si tolse la giacca, la camicia e il papillion. Io mi tolsi le scarpe lanciandole da qualche parte e poi riprendemmo a baciarci con foga contro al muro.
Mi tirò giù la zip del vestito, lasciandomi in intimo. Avvinghiai le mie gambe intorno a lui e lo sentii. Poi mi ci spostammo sul letto, e iniziò a baciarmi il collo fino al basso ventre.
"Sei sicura?" Sorrisi alla gentilezza con cui me lo aveva chiesto.
"Non sono mai stata così sicura su qualcosa in vita mia." Gli risposi.
Sì tolse i pantaloni e i boxer, indossò il preservativo e poi entrò dentro di me, senza staccare le sue labbra dalle mie.
Iniziò con spinte lente, ma quando inarcai i fianchi, per chiedergli di più, andò più veloce.
Faceva male, ma era il dolore più piacevole che avessi mai provato.
Martellava dentro di me, stringendomi i fianchi facendo venire a contatto i suoi anelli ghiacciati in argento con la mia pelle bollente.
Al momento del massimo piacere urlammo i nostri nomi e dopo aver rallentato le spinte si staccò da me, stendendosi al mio fianco.
Lo guardai un'attimo, mentre aveva ancora il fiato corto ed era sudato.
I capelli gli ricadevano disordinati sulla fronte, aveva il viso arrossato e le pupille dilatate lasciando intravedere solo un sottilissimo anello azzurro.
"Dio quanto ti amo." Sospirai girandomi a dargli un bacio sulla punta del naso.
"Dal primo momento che ti ho vista mi sei piaciuta, e con il passare degli anni ho capito che quello che provavo era più profondo di una semplice cotta. Anche quando litighiamo io ti amo, Sofia, ti amo sempre." Mi confessò.
"Anche tu mi sei piaciuto dal primo momento insieme. Ci sei sempre stato per me, e anche se lo negavo a me stessa ti ho sempre amato in fondo."
"Non sei spaventata?"
"Di te? Come potrei mai essere spaventata da te."
"No...intendevo che siamo stati migliori amici per quattro anni e di solito la gente ha paura di mettersi insieme per poi rovinare l'amicizia...almeno questo è quello che ho sempre letto."
"Se avessi avuto paura di rovinare qualcosa secondo te saremo qui adesso? Se avessi avuto paura non ti avrei neanche permesso di baciarmi. Draco sei un ragazzo fantastico, anche se ti ostini a negarlo-"
"Perché non è vero..."
"E invece sì. Ti amo e non potrei essere più felice di essere qui con te adesso."
"Ti amo anch'io, Sofy. Mi sembra tutto così surreale. Non hai idea di quante notti abbia passato in bianco a pensarti."
"Da quanto?"
"Dalla prima notte passata qui. Ti ricordi? Io trattai male Weasley e tu mi minacciasti.
Capii subito che non saresti stata smistata in Tassorosso.
Poi venni in camera tua a chiedere per la prima volta in vita mia scusa a qualcuno e tu mi perdonasti dicendomi che saresti stata mia amica. E sentii lo stomaco farmi male, come se qualcosa svolazzasse al suo interno.
Alla fine per quanto cercherò di nasconderlo quello patetico dei due sono io, sarò sempre io, perché tu mi hai cambiato Sofia e mi piace essere una persona migliore per te."
Lo guardai non riuscendo a trattenere il sorriso più dolce che potessi fare.
Nessuno, nessuno mi aveva mai detto delle cose del genere.
Il cuore tornò a battere forte e potevo sentirlo fino alla punta delle dita.
"Erano farfalle, quelle che hai sentito e sono abbastanza sicura di starle sentendo anch'io in questo momento." Dissi mentre la mia vista si faceva appannata.
Lui mi mise un braccio sulla schiena facendomi abbassare sul suo corpo per darmi un altro bacio.
"Sei incredibile." Sussurrò sulle mie labbra.
E poi non dicemmo più niente, rimanemmo semplicemente a guardarci negli occhi, avvinghiati l'uno all'altra, fino ad addormentarci.

Fino a che il suo respiro cullò il mio.

-It's simply complicated-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora