"Come sta?" Chiese Sofia piombando in infermeria.
Appena sveglia, Piton la avvisò che la sera prima, precisamente il giorno in cui ripresero le lezioni, Ron era stato avvelenato e aveva scampato la morte per un soffio.
"Sta bene adesso, deve solo riposare." Disse Madama Chips facendosi largo tra la folla e somministrandogli l'antidito curativo.
"Tu come stai invece?" Chiese mettendo un braccio intorno alle spalle della sua migliore amica.
"Sono un po' ansiosa..." Le rispose.
La cuiete che si era creata venne interrotta da niente poco di meno di Lavanda Brown.
"Lui dov'è? Dov'è il mio Ron Ron? Ditemi ha chiesto di me? Che ci fa lei qui?!" Chiese riferendosi a Hermione.
"Potrei farti la stessa domanda!" Disse quest'ultima alzandosi dalla sedia.
"Sì da il caso che io sia la sua ragazza."
"E che io sia la sua- Amica."
"Non farmi ridere...non vi parlate da settimane! Bello che tu voglia fare pace con lui ora che è a un tratto interessante."
"È stato avvelenato asina giuliva! E per la cronaca l'ho sempre trovato interessante."
Ron fece qualche rumore.
"Ah vedi! Avverte la mia presenza. Non temere Ron Ron, io sono qui. Io sono qui..." Disse quella pazza schizzata.
"H-Hermione...Hermione." Furono le prime parole che pronunciò.
Lavanda scappò via piangendo, facendosi largo tra i professori.
"Oh essere giovani e sentire il morso pungente dell'amore. Bene andiamo via tutti, il signor Weasley è in ottime mani." Disse Silente e così tutti uscirono dalla stanza lasciandolo con Hermione.
"Finalmente!" Disse Ginny a Harry e Sofia, mentre camminavano per il lungo corridoio.
"Spero davvero che si mettano insieme. È da anni che lo sto aspettando." Confessò la bruna.
"Che cosa?!" Chiesero gli altri due strabuzzando gli occhi.
"Oh andiamo non vi siete mai accorti di come si guardano? Quello è amore amici miei..." Rispose cantilenante e avvolgendogli le braccia sulle spalle.SOFIA'S POV:
Io, Harry e Ginny passammo il resto della giornata con Neville e Luna poiché volevano sapere anche loro cos'era successo.
All'ora di cena andammo in Sala Grande e mi sedetti al tavolo dei Grifoni con tutti i miei amici. Harry andò a parlare con Romilda, dal momento che era stata lei a cercare di rifilargli il filtro d'amore, senza tener conto dello stomaco del suo compagno di stanza.
Poi vidi arrivare nella sala Draco, che si fermò in mezzo al corridoio quando incrociò lo sguardo assassino di Harry.
Non si erano ancora affrontati da quando io e quest'ultimo avevamo scoperto che era stato lui a fatturare la collana.
Uscì immediatamente dalla Sala, seguito da quest'ultimo.
"Oddio finiranno per uccidersi quei due!" Dissi preoccupata alzandomi e seguendoli.
"Hey Sofy! Come va?" Mi chiese Theodore che mi bloccò l'uscita dalla stanza.
"Theo non è un buon momento..." cercai di sviare.
"Volevo solo chiederti se ti andava di uscire questo sabato." Disse con un sorriso imbarazzato.
"Sì tutto quello che vuoi, ora lasciami passare per favore." Dissi scansandolo e correndo veloce come non mai.
Mentre correvo per i corridoi iniziai a sentire dei botti provenire dal bagno di Mirtilla.
Mi ci precipitai subito e li vidi tirarsi incantesimi.
"SECTUMSEMPRA!" Urlò Harry colpendo Draco.
"NO!"
Lui cadde a terra e su tutto il suo corpo comparvero dei tagli molto profondi che gli stavano facendo perdere troppo sangue.
"HARRY MA COSA HAI FATTO?!" Urlai disperata, mettendo la testa di Draco sulle mie gambe.
"S-Sofia..." Disse con voce rotta in un sussurro.
"Resisti Draco, fra poco passerà tutto quanto. AIUTOOO!!!"
Harry scappò via e al suo posto arrivò il professor Piton.
"Professore la prego faccia qualcosa!" Stavo piangendo come una fontana rotta.
Non potevo perderlo, era troppo presto per dirgli addio.
"Spostati Caramell." feci come mi disse e con un incantesimo richiuse le ferite e smisi di trattenere il fiato.
Poi con "levicorpus" lo portammo in infermeria, dove Madama Chips lo bendò e lo mise in un lettino a dormire.
"Ma è possibile che non passi un giorno senza che tu sia qui dentro Caramell?"
"Mi creda, per quanto io la stimi e le sia infinitamente riconoscente, non fa piacere neanche a me. Posso stare qui sta notte?" Chiesi.
"Sì, certamente. Puoi metterti in un lettino vuoto." Mi rispose dolcemente prima di andarsene.
Presi le mani di Draco tra le mie e le baciai.
Non volevo ma lo amavo in fondo a tutta quella rabbia accumulata nei suoi confronti.
Anche se non poteva sentirmi gli raccontai tutta la parte esilarante di ciò che era successo a Ron. Harry mi disse che ci aveva provato pure con Lumacorno.
"Sai Draco, da quando non siamo più amici è tutto così noioso. Non solo ho perso il mio fidanzato, ma anche il mio migliore amico. Ancora ricordo quando sgattaiolavamo fuori dalle nostre camere e andavamo a vedere le stelle nella torre di astronomia o quando facevamo a gara a chi andava più veloce sulla scopa. Eravamo così spensierati e felici...era bellissimo.
Anche se adesso siamo arrabbiati l'uno con l'altra, in fondo al mio cuore io ti amo ancora e vederti con Pansy o trattarmi male, mi fa stare solo peggio, perché se tu non stai male per me io non dovrei per te.
Theodore prima mi ha chiesto di uscire e ho accettato.
Spero di aver fatto la scelta giusta e che riesca a tirarmi fuori da questo periodo buio...
Sei strano da quando è ricominciata la scuola, sei sempre triste, assente o arrabbiato con il mondo.
Non c'è più quel ragazzo spavaldo, dolce e tanto sicuro di sé che conoscevo, lui non mi avrebbe mai trattata come hai fatto tu.
Mi manca quel Draco e non c'è giorno in cui io mi chieda se tornerà mai..."DRACO'S POV:
Quando Sofia smise di parlare aprì gli occhi e la trovai rannicchiata sulla poltrona accanto al mio letto, che mi teneva ancora la mano.
Avevo sentito ogni singola parola che le era uscita dalla bocca.
Mancava anche a me quel Draco, ma lui non sarebbe mai più ritornato, faceva parte del mio passato insieme a lei.
Mi aveva salvato la vita ancora una volta, "è il mio angelo custode" pensai.
Rimasi a guardarla per ore fin quando non aprì gli occhi.
"Come ti senti?" Chiese con voce assonnata, stropicciandosi la faccia e sbadigliando.
Non mi ero neanche accorto che il sole stava illuminando la stanza.
"Fa un po' male, ma niente che non si possa sopportare." Aveva fatto più male guardare i suoi occhi pieni di lacrime terrorizzati di perdermi.
"Ne sono felice." Appena finì la frase le porte vennero spalancate da Pansy, Blaise e quello schifoso traditore di Nott.
Sapeva che amavo ancora Sofia e cosa era andato a fare? Chiederle di uscire!
"Oddio Dracuccio come stai? E tu che ci fai qui?!" Chiese Pansy incenerendo il mio angelo con gli occhi.
Fece per risponderle ma la precedetti.
"Sì dà il caso che sia stata lei a trovarmi e a salvarmi. Tu invece dov'eri?" Chiesi sprezzante.
"Ero a cena come tutti gli altri, che ne sapevo che ti saresti stato fatto quasi uccidere?!" Sbraitò.
Adesso ero io che la stavo incenerendo.
Mi dava così tanto sui nervi...
Theodore si mise a fianco alla poltrona e iniziò ad accarezzare la schiena di Sofia.
Non ne potei più.
"Andatevene tutti! Mi state facendo uscire di testa!" Dissi infuriato.
"Ma-" fecero per dire Pansy e Sofy.
"HO DETTO FUORI!"
Sofia si alzò e a testa bassa uscì dalla stanza con Theodore che le teneva sempre la mano sulla schiena, e Pansy.
"Blaise!" Sussurrai prima che se ne andasse anche lui.
"Che vuoi?"
"Tieni d'occhio Theodore. Sai che le ha chiesto di uscire?!"
"Non è la prima volta. È stata lei per prima a invitarlo alla festa di Natale e poi tu non la dovevi dimenticare?"
"Sai che non posso farlo."
"Come immaginavo... allora perché sei un codardo egoista lei non potrà mai essere di nuovo felice?! Ma ti senti quando parli?"
"Per favore..."
"No! Ho smesso di riferirti ogni sua parola e mossa, lasciala vivere in pace se la ami davvero."
Non dissi più nulla e lui sbuffando se ne andò.
STAI LEGGENDO
-It's simply complicated-
FanfictionSofia Maddison Caramell è la figlia purosangue di Jacob Caramell, figlio del ministro della magia, e di Anne Riddle, sorella minore di Lord Voldemort. La sua vita era perfetta fino al suo arrivo a Hogwarts. Qui incontrerà i suoi migliori amici e a...