Una lettera inaspettata

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11 anni dopo...
Era appena suonata la sveglia quando la nostra piccola Sofia sì svegliò trovando ai lati i genitori seduti sul grande letto a baldacchino con due sorrisi enormi. Appena aprì gli occhi le urlarono: "Buon Compleanno" e la ragazzina gli saltò al collo abbracciandoli. Le diedero un pacchetto verde smeraldo decorato con un fiocco bianco. Sofia, che non aspettava altro, lo scartò e in due secondi si ritrovò davanti una collana con uno smeraldo circondato da dei diamanti.

Non poteva credere ai suoi occhi e continuava a spostare lo sguardo dal regalo ai genitori come per chiedere se era vero quello che vedeva

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Non poteva credere ai suoi occhi e continuava a spostare lo sguardo dal regalo ai genitori come per chiedere se era vero quello che vedeva. Come se le avesse letto nel pensiero il padre le disse: " Tesoro mio, questa collana è molto importante e racchiude in se il grande potere che alle nostre famiglie appartiene da secoli e secoli. Abbiamo pensato di regalartela perché tu sei il nostro diamante più prezioso e meriti di brillare sempre. Indossala e non togliertela mai, mi raccomando". A quelle parole un sorriso ancora più grande comparve alla ragazza, che con gli occhi lucidi rispose: "Papà è meravigliosa, grazie mille, non la toglierò mai più." E detto questo abbracciò ancora una volta i genitori prima di alzarsi dal letto per prepararsi all'intensa giornata che l'attendeva.
Si fece un bagno di acqua ghiacciata, in quanto il caldo quel giorno non aveva risparmiato neanche l'uggiosa Inghilterra, e si vestì con un vestito bianco con il corpetto in pizzo che le arrivava fin sopra il ginocchio e delle scarpe argentate con un piccolo tacchetto.

Acconciò i lunghi capelli castani con dei boccoli, mise la collana e infine si guardò allo specchio

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Acconciò i lunghi capelli castani con dei boccoli, mise la collana e infine si guardò allo specchio. Era alta, molto magra e con la pelle olivastra, i capelli le arrivano fino alla vita, aveva gli occhi blu-verdi come quelli del padre ma le labbra rosse e le lentiggini che le solcavano il nasino erano della madre. Sofia non si accorgeva della sua bellezza, non le importava nemmeno, ma quel giorno si vedeva perfetta. Scese le scale e si diresse nell'enorme sala da pranzo che gli elfi domestici avevano allestito imbandendo la tavola di ogni cibo possibile e immaginabile.
Una volta finito di mangiare un elfo, Holly, si avvicinò alla sua signora porgendole una lettera, quest'ultima appena vide il marchio che la sigillava emise un gridolino che incuriosì molto Sofia. La madre le porse la lettera e le fece cenno col capo di aprirla. Appena lèsse il contenuto rimase scioccata e dopo quelli che sembrarono 5 minuti disse: " A-andrò ad Hogwarts...ANDRÒ AD HOGWARTS!!!" e i tre ebbero un altro motivo per festeggiare quella fantastica giornata.

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