Torneo Tre Maghi

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SOFIA'S POV:
Ero in Sala Grande seduta a fianco a Draco, pronti per la prima cena dell'anno.
Prima di mangiare Silente sì alzò e iniziò il suo discorso:
"Ora che ci siamo tutti sistemati, vorrei fare un annuncio. Quest'anno questo castello non sarà solo la vostra casa, ma anche quella di alcuni ospiti molto speciali.
Vedete Hogwarts è stata scelta per ospitare un evento leggendario: il Torneo TreMaghi.
Ora, per quelli di voi che non lo sanno, il Torneo TreMaghi chiama a raccolta tre scuole, per una serie di competizioni di magia.
Da ogni scuola un solo studente viene scelto per gareggiare.
Voglio essere chiaro... chi è scelto se la vedrà da solo e fidatevi se vi dico che queste gare non sono per i deboli di cuore, ma ne riparleremo, per ora diamo insieme il benvenuto alle incantevoli signorine dell'Accademia di Magia Beauxbatone e alla loro preside, Madame Maxime."
Delle ragazze vestite tutte di azzurro fecero il loro ingresso nella Sala, volteggiando e ammaliando tutti i ragazzi.
"Malfoy, penso ti stia colando un po' di bava dalla bocca." Dissi prendendolo in giro.
Il biondo sì risvegliò dallo stato di trance e si passò la manica della divisa sulla bocca, patetico.
Silente poi riprese la parola:
"E ora i nostri amici del nord, accogliete i superbì figli di Durmstrang e il loro preside Igor Karkaroff."
Dei ragazzi entrarono nella sala sbattendo dei bastoni a terra e facendo delle acrobazie, seguiti dal loro preside e da Victor Krum.
Una parola avevo in testa: "WOW".
Erano davvero belli, almeno avremmo avuto anche noi ragazze qualcuno da guardare.
"Ma sei seria? Ti piacciono...QUELLI?!" Chiese il biondo a fianco a me.
"Devo ricordarti chi stava sbavando poco fa dietro alle francesi?" Chiesi in malo modo.
"Uhuhuhuhhh...gelosa Caramell?"
"Ti piacerebbe." Non gliel'avrei data vinta, anche perché avevo un obbiettivo...di nome Cedric Diggory.
Il preside presentò il nuovo insegnate di Difesa contro le Arti Oscure, Alasotor Moody.
Faceva veramente inquietudine, era mal ridotto, senza un occhio e con una cicatrice che gli solcava tutto il volto.
Poi fece ingresso nella sala mio nonno:
"Dopo lunga riflessione, il Ministero ha concluso che per ragioni di incolumità, a nessun studente al di sotto dei 17 anni deve essere concesso di proporsi per la selezione per il Torneo Tre Maghi. La decisione è definitiva." Disse quest'ultimo.
Tutti gli studenti iniziarono a protestare, soprattutto i gemelli, Blaise e Draco.
"Ma davvero siete arrabbiati perché non andrete al macello?" Chiesi.
"Sofy, ma non ti rendi conto che il vincitore avrà gloria eterna?" Chiese il moro di fronte a me.
"SILENZIO!" Urlò Silente, e tutti si zittirono.
"Il calice di fuoco." Disse rivelandolo ai nostri occhi.
"Chiunque desideri proporsi per il torneo, deve solo scrivere il suo nome su un pezzo di pergamena e gettarlo nelle fiamme prima di giovedì sera a quest'ora. Non fatelo con tanta leggerezza. Il prescelto non può tornare indietro e da questo momento il Torneo Tre Maghi è iniziato." Sentii degli occhi su di me, mi girai e scoprii che appartenevano al Professor Moody, il quale continuava a spostare lo sguardo da me al tavolo dei grifondoro , probabilmente rivolto ad Harry.
Non ci rimasi a pensare e finita la cena andai dai gemelli Weasley e dagli altri grifoni, che stavano ancora discutendo su quanto accaduto.
"Io la trovo una cosa inaudita." Disse Hermione.
"Ma perché volete tutti partecipare a quel torneo? Chissene frega della gloria eterna, preferisco vivere." Intervenni io sedendomi al loro tavolo.
"Beh non è detto che tutti debbano per forza morire a questo torneo, comunque meglio così, almeno avrò più possibilità di essere scelto." Disse il Tassorosso in piedi dall'altra parte del tavolo.
"Vuoi candidarti?" Chiesero Fred e George all'unisono.
"Sì esatto." Rispose fiero Cedric.
"Beh in questo caso... buona fortuna per tutto. Comunque voi due domani mi spiegherete cosa ci trovate in questa roba." Dissi ai Weasley prima di andarmene.
Mentre mi dirigevo nella mia sala comune una voce mi chiamò.
"Sofia aspetta!" Mi girai e vidi proprio la persona che speravo.
"Che c'è Cedric?" E improvvisamente la mia voce divenne talmente dolce da stupire pure me stessa.
"Volevo chiederti se ti andasse di andare a bere una burrobirra questo sabato, che ne pensi?" Mi chiese il bel tassorosso.
OMMIODDIO
OMMIODDIO
OMMIODDIO
Mi ricomposi internamente prima di rispondergli:
"Mi piacerebbe molto Cedric." Lo vidi sorridere e diventare ancora più bello.
"Allora ci incontriamo alle 15:00 in cortile, va bene?"
"Perfetto. Buona notte."
"Buona notte Sofy." E detto ciò sparì nella sua sala comune che era di fronte a noi.
Appena entrai nella mia, senza guardarmi
In torno iniziai a saltare di gioia mollando qualche urletto. Non ci credevo ancora.
"Ma è ubriaca?" Sentii dire. Mi girai di scatto terrorizzata, ma corsi sul divano in cui si trovavano quando vidi Draco e Blaise fissarmi da lì.
"No, non mi sembra affatto." Rispose il moro all'altro.
"Ragazzi non potete credere a quello che è appena successo." Dissi con aria sognante.
"Beh raccontarcelo, non abbiamo mica tutta la notte." Mi incitò Malfoy.
"Diggory mi ha chiesto di uscire questo sabato a prendere una burrobirra insieme!"
Vidi Blaise fare un sorriso molto tenero, mentre Draco si irrigidì e divenne serio.
"Ma è fantastico Sofy, sono molto contento per te." Mi disse Blaise.
"Sì...fantastico." Mormorò l'altro.
"Geloso Malfoy?" Gli chiesi come aveva fatto qualche ora prima lui a me.
"Oh mi hai rotto." Sì alzò e se ne andò verso i dormitori maschili.
Se pensava di potermi trattare così si sbagliava di grosso. Mi alzai anch'io e lo seguii a ruota libera fino alla sua stanza, che chiuse a chiave.
"Draco apri la porta."
Nessuna risposta...
"Draco ho detto apri la porta!" Questa volta ci sbattei anche le mani sopra.
Ancora nessuna risposta, così presi la bacchetta e pronunciai: "Alohomora!".
La porta si aprì subito, rivelando il ragazzo steso a pancia in giù sul suo letto con il cuscino schiacciato sulla testa.
Mi diressi verso di lui e con un gesto fulmineo glielo tirai via costringendolo ad alzare lo sguardo nella mia direzione.
Aveva gli occhi lucidi.
"Perché mi tratti in questo modo?" Gli chiesi arrabbiata.
Non apri bocca, si limitò solo a guardare qualsiasi cosa presente nella stanza che non fossi io.
"Fai il gioco del silenzio adesso? Bene, allora starò qui finché non mi dirai che cavolo ti prende." E con un'incantesimo richiusi a chiave la porta per poi sedermi sulla poltrona di fronte a lui.
Fece per prendere il cuscino che avevo scaraventato a terra, ma fui più veloce di lui e glielo sottrai da sotto il naso.
Lui in tutta risposta si limitò a sbuffare per poi far finta di addormentarsi.
Io rimasi sveglia finché il sonno non ebbe la meglio e Morfeo mi prese tra le sue braccia.

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