Coppa del Mondo di Quidditch

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26 agosto 1994
SOFIA'S POV:
Anche quell'estate stava volgendo ormai al termine e presto avrei iniziato il mio quarto anno.
Villa Malfoy era molto noiosa, ma almeno avevo Draco. Spesso venivano a trovarlo Blaise, Theodore e a volte anche quella gatta morta della Parkinson.
Il mio amico era ogni giorno più bello, poteva essere anche il ragazzo più bello di Hogwarts, se non fosse stato per Cedric Diggory, un tassorosso del sesto anno.
Quella sera saremmo andati alla Coppa del Mondo di Quidditch ed ero riuscita a far avere un posto nelle tribune d'onore ai Weasley e ai Diggory, che erano insieme. Mio nonno invitò personalmente anche i Malfoy, Draco non vedeva l'ora, sembrava un bambino la notte prima di Natale.
Per l'occasione, decisi di mettere un'abito nero, che arrivava al ginocchio e feci uno chignon tirato, mi truccai e poi scesi le grandi scalinate per andare in salone.

 Per l'occasione, decisi di mettere un'abito nero, che arrivava al ginocchio e feci uno chignon tirato, mi truccai e poi scesi le grandi scalinate per andare in salone

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Qui c'erano Lucius e Narcissa che mi attendevano e quando solcai la soglia vidi la madre di Draco a bocca aperta.
"Sofia... sei bellissima mia cara." Disse lei. Lucius invece mi lanciò un'occhiata disinteressata e riprese a leggere la gazzetta del profeta. Poco dopo arrivò anche Draco. Dire che era bello non bastava. Indossava un completo nero su misura e i capelli erano perfettamente pettinati, sembravano morbidissimi.
"Wow...signorino Malfoy lei è uno schianto." Dissi con un tono a metà tra lo stupito e lo scherzoso.
"E te ne accorgi adesso? Cioè voglio dire, io sono sempre uno schianto." Rispose pavoneggiandosi.
Lucius pose fine alla nostra allegria prendendoci per le braccia e smaterializzandoci.
Arrivammo nelle scale delle tribune quando Draco mi bloccò e mi sussurrò all'orecchio:
"Comunque anche tu non sei male, rispetto al solito."
"DRACO!" Lo rimproverai.
"Scherzo scherzo... sei molto bella, davvero." Si corresse e per sua fortuna era ciò che volevo sentirmi dire. Avanzammo e udii una voce a me molto familiare.
"Accidenti papà, a che altezza siamo?" Disse Ron Ron.
"Beh diciamo che se piovesse, voi sareste i primi ad accorgervene." Rispose Lucius sfottendoli. Non aveva idea di cosa avessi fatto.
"Papà e io saremo nella tribuna del ministro, su invito personale di Cornelius Caramell stesso"
"Non vantarti Draco! Con questa gente non c'è né bisogno." Lo riprese il padre.
Io che ero rimasta indietro, ma avevo sentito ogni singola parola, mi avvicinai a loro e dissi:
"Ragazzi ma che ci fate lassù? Seguiteci, siamo nella stessa tribuna."
Le facce dei due Malfoy erano impagabili e mentre camminavamo Draco iniziò:
"Ma come ti è saltato in mente di invitare quei poveretti e la mezzosangue!"
"Sì dà il caso che i "poveretti" ed HERMIONE, siano miei amici tanto quanto lo sei tu. Quindi se li voglio invitare lo faccio senza chiederti il permesso. Ok papino?" Sembrava davvero mio padre.
La partita iniziò e mi ritrovai a fianco del bellissimo tassorosso (probabilmente ho guardato più lui che la partita).
Alla fine lo sentii dire che avrebbe tanto voluto un autografo di Victor Krum e colsi la palla al balzo.
"Hey Cedric, io sono Sofia Caramell, molto piacere. Se vuoi posso farti avere quanti autografi vuoi di Victor, basta solo che chiedo a mio nonno."
Al sentire le mie parole un sorriso gli illuminò il volto.
"Piacere Sofy, magari potessi, sarebbe un sogno." Mi rispose lui stringendomi la mano.
"Allora adesso vado e dopo vengo alla vostra tenda a portartelo." Cinguettai, ma quando stavo per salutarlo un braccio mi cinse in vita.
Che cazzo stava succedendo?
Girai la testa di scatto e vidi il biondo. Dio quanti Avada Kedavra gli avrei lanciato in quel momento.
"Sera Diggory...c'è qualche per caso qualche problema?" Chiese lui.
Ma che cavolo voleva adesso?!
"Malfoy, nessun problema, ho solo detto a Cedric che gli avrei fatto avere un'autografo di Krum." Lo tranquillizzai, anche se il mio tono non lo era per niente.
Mi guardò negli occhi e il suo volto da arrabbiato si rilassò. Ok ora mi confondeva ancora di più. Tolsi il suo braccio dalla mia vita e andai dalla mia famiglia una volta per tutte. Abbracciai ai miei genitori che mi strinsero forte e poi fu il turno di mio nonno.
"Allora ti è piaciuta la partita?" Chiese quest'ultimo.
"Sì, ma mi è piaciuta di più la compagnia, a proposito grazie ancora nonno. Hai reso due famiglie contentissime sta sera." Dissi io con il sorriso più vero che avevo.
"Ah nonno, quasi dimenticavo! Non è che potresti farmi avere degli autografi di Victor Krum per favore?"
Lui mi rispose di sì e poi mi diressi con i miei genitori alla nostra tenda che avremmo condiviso con i Malfoy.
A momenti era più grande e lussuosa del Ministero intero.
Una volta tornato mio nonno con gli autografi, li presi e mi diressi dai Weasley e dai Diggory.
"Buonasera a tutti." Dissi entrando.
I miei tre migliori amici vennero ad abbracciarmi e poi diedi due autografi a Ron e a Cedric, il quale mi ringraziò tantissimo. Tipico dei tassorosso.
Rimasi un po' a parlare con loro e poi tornai alla mia tenda, dove chiesi a Lucius dove si trovasse Draco. Era nella nostra camera, si la dividevamo ma c'erano due letti matrimoniali staccati. Entrai e nascosi dietro la schiena il suo autografo.
"Che c'è, Diggory ti ha già scaricata?" Chiese acido.
"Sì ti piacerebbe eh? Comunque sono venuta per darti questo." E gli porsi la foto autografata. Sgranò gli occhi. Sapevo che era il suo giocatore preferito e non potevo non farlo fare anche per lui.
Sì alzò dal letto e mi abbracciò facendoci cascare a terra. I nostri nasi erano a millimetri di distanza. I suoi occhi azzurri come il ghiaccio, mi fissavano intensamente. Inziò ad avvicinarsi ancora di più, mancava un'ultimo movimento e le nostre labbra si sarebbero toccate. Appena le sfiorò un boato fece tremare il suolo e sentimmo la gente fuori urlare impaurita. Si scostò subito e preoccupato mi aiutò ad alzarmi. Ci precipitammo in salotto, dove vi erano mia madre e mio nonno, ma nessuna traccia dei nostri padri.
"SVELTI DOBBIAMO ANDARE ALLA PASSAPORTA." Urlò mia madre prendendoci e portandoci fuori. Mio nonno in un baleno richiuse la tenda per poi mettersela in tasca. Mia madre ci fece mettere mano a una lanterna e in un'attimo ci trovammo a Villa Caramell.
Mi precipitai subito in bagno e vomitai. Non mi abituerò mai allo smaterializzamento, neanche tra un milione di anni.
Quando tornai dagli altri sentii Draco chiedere di suo padre preoccupato.
"Tranquillo caro, sono sicura che lui e mio marito stanno bene. Probabilmente torneranno tra un paio di ore." Disse mia madre.
Intanto in ingresso c'era mio nonno che parlava con la bacchetta a qualche suo dipendente per farsi aggiornare sulla situazione.
Mi sedetti su uno degli enormi divani bianchi e presi le mani di Draco, era sul punto di piangere. Mio nonno entrò nella stanza e rispose a tutte le domande che ci stavano mandando in pappa il cervello.
"Allora, ho sentito Weasley e mi ha detto che si è trattato di un'attacco dei mangiamorte. Hanno bruciato qualsiasi cosa e poi hanno lanciato il marchio nero in cielo."
"E mio padre?" Chiese il mio amico.
"Tuo padre e Jacob stanno bene. Erano negli spogliatoi dei bulgari quando tutto è successo, quindi non si sono fatti nulla. Fra poco saranno di ritorno." Lo tranquillizzò una volta per tutte mio nonno.
"Aspetta nonno, cosa ci facevano li?" Chiesi. Non vedevo proprio cosa dovessero fare li dentro.
"Oh... dovevano discutere su dei progetti tra Hogwarts e la Bulgaria, scoprirete tutto più avanti." Disse lui, ma così non fece altro che incuriosirmi ancora di più.

DRACO'S POV:
Erano passate già tre ore da quando tornammo a Villa Caramell e di mio padre ancora nessuna traccia. Sofia mi portò in camera sua e per cercare di distrarmi stava poiettando un film sul grande muro bianco con la bacchetta. Lei era molto attenta, io invece non lo guardai neanche per un minuto intero, poiché trovavo le sue facce più interessanti.
Era bellissima, lo era sempre stata, ma adesso era più grande e matura. Poi era intelligente, simpatica, affettuosa, sveglia e tanto altro ancora, ma sono troppi i suoi pregi per elencarli tutti.
Quando l'ho vista parlare con quel Diggory, una scarica di adrenalina mi ha acceso come fuoco. E quando mi ha portato l'autografo e l'ho vista vestita con quell'abito meraviglioso mi ha lasciato senza parole dalla felicità.
L'avevo fatta cadere apposta nella tenda ed ero quasi riuscito a baciarla se non fosse stato per quel botto. Giuro che se becco quello che lo ha provocato gliela faccio pagare.
Forse la stavo fissando da troppo tempo perché se ne accorse e iniziò a guardarmi anche lei, o meglio studiarmi.
"Cosa?" Chiese. Cazzo...
"Mi stavo chiedendo se quest'anno farai di nuovo le selezioni per il Quidditch." Mi inventai.
"Sai che adoro il Quidditch, ma non so se continuerò." Confessò.
"Ma tu sei la nostra migliore cacciatrice, non possiamo perderti."
"Draco..." Avevo centrato in pieno.
"E se avessi una giratempo?" Chiesi d'un tratto.
"No Draco, per favore se vorrò lo farò, ma fino ad allora rispetta la mia decisione." Dio com'era testarda...
"Ok ok, però devi ammettere che è molto divertente vederti mentre cerchi di prendere le pluffe, quasi cadendo dalla scopa." La provocai. Ed ecco la gomitata in pancia. Non potei fare altro che ridere vedendo la sua espressione corrucciata.
"Spettacolo divertente?! Devo ricordarti di quando non sei riuscito a prendere il boccino al secondo anno e sei caduto a terra di sedere?"
Smisi subito di ridere. Quello era stato uno degli avvenimenti più imbarazzanti della mia vita ed era proprio subdolo ritiralo fuori, dopo che sapeva quanto male c'ero stato. Non feci in tempo a controbattere che sentimmo la porta di casa sbattere e delle voci salire per le scale e farsi sempre più vicine. Sofia scattò in piedi e interruppe il film. La porta si aprì rivelando i nostri padri. Lei corse dal suo, che la prese in braccio, mentre io mi limitai a chiedere come stesse al mio.
"Bene Draco... adesso sei pronto per andare?" Chiese con il solito tono glaciale.
"Sì, padre." Ma perché non poteva essere mai gentile con me?
"Aspetta Lucius, e se rimanesse a dormire qui?" Chiese Jacob, ormai ci davamo tutti del tu.
"Sì che magnifica idea papà. La prego Lucius lo lasci rimanere, per favoreee."
Mio padre mi guardò annoiato, ma poi un ghigno si fece largo sul suo volto.
"D'accordo e così sia. Buona serata a tutti, Jacob." Disse per poi sparire dalla nostra vista.
Ero al settimo cielo, ringraziai tutti e poi io e Sofia rimanemmo alzati tutta la notte a parlare e ad andare in ogni ogni stanza della casa.

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