SOFIA'S POV:
Corsi nella mia stanza e piansi e piansi, mentre il sangue non smetteva di uscire dalla mano e Axel cercava di coccolarmi.
Saltai il pranzo e tutte le ore di lezione successive, ma a cena decisi di uscire allo scoperto.
Entrai in Sala Grande e senza neanche dare il minimo sguardo al mio tavolo, mi sedetti a quello dei grifoni.
"Sofia ma dove ti eri cacciata? Hai saltato tutte le lezioni e... Che cosa ti è successo alla mano?!" Chiese subito Herm, rendendosi conto di quanto ero sconvolta.
"Draco è successo."
"Lui ti ha fatto questo? Io lo ammazzo!" Disse furibondo Ron.
"Per la mano lui non c'entra niente, ma per il mio stato mentale, sì." Continuai amara per poi raccontargli brevemente l'accaduto.
"Posso comunque ucciderlo, vero?" Chiese ancora speranzoso il rosso.
"Avresti tutta la mia stima, ma no, non puoi."
"Sofy come stai?" Theodore comparve davanti a me, insieme a Blaise.
Dal momento che la cena era finita, salutai i miei migliori amici e andai con le due serpi in Sala Comune, per raccontare anche a loro cosa era successo.
Dire che erano furiosi era un eufemismo.
Il giorno dopo, vidi Draco entrare in classe con il labbro spaccato e un'occhio nero, seguito da Blaise e Theo, che mi lanciarono uno sguardo d'intesa.
Avevano picchiato il loro migliore amico per me...Un mese dopo...
L'estate volse al termine e l'autunno si fece largo nel cielo inglese.
Oggi avrei avuto il provino per la squadra di quidditch.
Dal secondo anno giocavo nel ruolo di cacciatrice e così sarebbe stato anche per questo.
Arrivai un'ora prima, così da poter vedere le selezioni dei grifoni. Mi sedetti vicino a Hermione, che sembrava molto in ansia.
"Ron farà il provino?"
"Sì, nel ruolo di portiere, però l'altro contendete è McLaggen...ho paura che non ce la farà." Mi confessò.
"Devi avere un po' più di fiducia in quel ragazzo." Si limitò ad annuire poco convinta.
L'amichevole iniziò e noi non dicemmo più una parola. Ron e McLaggen erano pari.
Il rosso però non riuscì a parare l'ultima palla e se McLaggen avesse parato la sua, avrebbe vinto.
"Confudus." La sentì sussurrare coprendosi la bocca con la mano guantata.
"Hermione!" La guardai più che sorpresa. Davvero non me lo aspettavo da lei.
L'incantesimo fece spostare McLaggen dalla parte opposta alla palla, così a Ron venne lanciata un'ultima e la parò.
Ce l'aveva fatta.
Io e la mia amica ci limitammo ad applaudire, mentre quella squinternata di Lavanda Brown si alzò in piedi e lo acclamò.
Poi lasciai Hermione e mi diressi al campo, dove arrivarono tutti gli altri serpeverde per la selezione.
"Bene ragazzi, voglio ricordarvi che il fatto di aver fatto parte della squadra lo scorso anno, non vi garantisce un posto quest'anno. È chiaro?" Disse Draco, che era il capitano provvisorio, nell'attesa di eleggere quello nuovo.
Teneva appoggiata alla spalla la scopa che gli avevo regalato, almeno aveva avuto la decenza di usarla.
Ci alzammo tutti in volo e riuscì a segnare 70 punti e a non farmi mai beccare da un bolide.
Lui sbaragliò tutti gli altri che aspiravano a prendere il suo posto da cercatore prendendo il boccino.
Pansy, che era nelle tribune, urlò di gioia.
Ero terrorizzata che non mi volesse dare la parte, dal momento che sembrava odiarmi a morte, ma dopo una lunga conversazione con Blaise, anche lui cacciatore, mi diede il ruolo.
"Complimenti a tutti quelli che ce l'hanno fatta. Ora che abbiamo la squadra al completo, dobbiamo eleggere un capitano." Continuò.
Blaise alzò la mano.
"Io voto per Sofia." Disse e si beccò uno sguardo assassino da Draco e uno confuso da me.
Io capitano? E perché mai?!
"Io mi candido." Disse ancora Draco con tono irritato. Per fargli dispetto confermai la mia candidatura e fecimo votare gli altri giocatori.
Eravamo pari.
"Le proposte sono due, o ci dividiamo, ognuno allena la sua squadra e poi con un'amichevole quello che vincerà diventerà capitano, o collaboriamo." Proprosi, non vedendo altre vie d'uscita.
"Bene, vada per l'amichevole." Disse avvicinandosi con fare minaccioso.
"Sei patetico." Sibilai mantenendo il contatto visivo creatosi.
"Dracuccio vieni, andiamo a festeggiare." Disse quella voce stridula. Avrei pagato miliardi di galeoni per non sentirla più.
Lui mi fissò ancora un po' e poi se ne andò con lei.
Notai che Pansy cercò di prendergli la mano, ma questo la ritrasse immediatamente.
"Sei stata bravissima Sofy!" Dissero i tre grifoni che erano rimasti a vedermi.
"Grazie, anche voi."
"Vieni, andiamo a bere qualcosa ai Tre Manici di Scopa, ti va?" Chiesero.
"Certo che mi va."
Andammo nelle nostre rispettive stanze e dopo una doccia ed esserci cambiati, ci dirigemmo al luogo scelto.
Entrammo e vedemmo l'ultima scena di cui avevo bisogno.
Pansy che cercava di pulire i baffi da bevanda di Draco.
"Penso che andrò a vomitare." Dissi per poi dirigermi veramente in bagno e farlo.
Mi rimproveravo perché se lui non stava male per me, io non dovevo per lui.
Ma non potevo farne a meno, era stato tutto troppo improvviso e forte.
"Stai bene?" Chiese preoccupata Hermione quando feci ritorno.
"Per niente."
"Vuoi che ce ne andiamo?" Chiese comprensivo Harry.
"Assolutamente no." Dissi convinta.
Loro presero la burrobirra mentre io preferì un tè caldo per amor del mio stomaco.
"Ciao Caramell. Stai male per caso? Sembri ancora più brutta del solito." Disse Pansy avvicinandosi a noi, quando stavano per andarsene.
"Sai, mia cara e stolta Pansy, la vista della tua faccia provoca questo effetto alle persone. Chiedi al tuo ragazzo se non mi credi, non lo vedo molto bene da un po'." Risposi calma.
Lei cercò di controbattere ma le uscirono solo parole senza senso e così decise di andarsene per salvare quel briciolo di dignità che CREDEVA di avere.
"Wow, sei stata mitica." Mi disse sorpreso Ron.
A quel punto scoppiammo tutti a ridere.3 settimane dopo...
Avevo allenato la mia squadra ogni giorno, dalla fine delle lezioni pomeridiane all'ora di cena, includendo anche il sabato e la domenica.
Eravamo prontissimi a vincere.
Questa partita decidemmo di non giocarla con il boccino, poiché Draco era l'unico cercatore della squadra.
"Paura Caramell?" Mi chiese prima che la pluffa venne liberata in aria.
"Ti piacerebbe." Risposi a tono.
La partita iniziò e riuscì subito a prendere la pluffa e a segnare.
La nostra squadra era in vantaggio, ma non ci volle molto perché quella del biondo iniziasse a giocare sporco. Così iniziai anch'io a farlo e poi venni seguita dagli altri.
Eravamo serpeverde dopotutto.
Tuttavia vinsero loro.
Mentre Draco stava esultando, ancora sulla scopa in aria, notai un bolide dirigersi a tutta velocità verso di lui.
Non se ne accorse e così mi buttai facendogli da scudo e venni colpita.
Ormai il mio corpo stava precipitando e chiusi gli occhi preparandomi allo schianto con il suolo.
Non avrei mai pensato di morire a causa del Quidditch.
Mi risvegliai in infermeria accerchiata da tutta la squadra, alla quale Draco mancava all'appello.
Non mi stupiva.
"Come ti senti?" Chiese Blaise ansioso.
Come risposta tossì e respirai rumorosamente.
"Perché non sono morta?" Chiesi.
"Draco è riuscito a prenderti prima che ti schiantassi e poi ti ha portata qui. A proposito ha detto che sarai tu il nostro capitano, non lui."
"E perché mai avrebbe rinunciato? Ha vinto lui, gli spetta di diritto il posto." Replicai.
"Questo mi sa che lo devi chiedere a lui."
Poi mi lasciarono sola e passai la notte in infermeria.DRACO'S POV:
Appena la vidi cadere dalla scopa e precipitare, mi lanciai in picchiata e la presi prima che potesse spaccarsi ogni singolo osso che aveva in corpo.
Lo aveva fatto per salvarmi, dopo come la stavo trattando...
La portai in infermeria e quando arrivarono gli altri feci per andarmene.
"Dove vai?" Mi chiese Blaise.
"Sai che non posso rimanere qui. Dille che è lei il nuovo capitano, se lo merita più di chiunque altro." Dissi e lui capì.
Entrai nella Sala Comune e vi trovai Pansy limonare uno del nostro anno.
I due non si accorsero della mia presenza e dal momento che non me ne importava niente di lei, andai come niente fosse nella mia stanza.
Quando ero ormai in pigiama, qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire sperando si trattasse di Sofy, che faceva ritorno dall'infermeria ed era venuta a chiedermi spiegazioni, ma mio malgrado vi trovai Blaise.
Mi sorpassò e si distese sul letto.
"Sei un cretino." Mi disse arrabbiato.
"Lei come sta?"
"Si è svegliata, all'inizio faceva fatica a respirare, ma quando sono andato via stava meglio. La dimetteranno domani mattina."
"Che sollievo." Dissi buttando fuori l'aria che trattenevo.
"È troppo buona per te e tu la stai distruggendo. Fai un favore a entrambi e dille la verità."
"Non posso..."
"Non puoi o non vuoi?" Aveva centrato in pieno.
"Se io glielo dico, poi lei mi cancellerà per sempre dalla sua vita e mi odierà fino alla fine dei suoi giorni."
"Stronzate! Sai che non lo farebbe mai.
Magari all'inizio avrà bisogno di tempo, ma il suo amore nei tuoi confronti è talmente grande che ti accetterà anche con uno stupido segno sul braccio." Disse quasi urlando.
Dal momento che non dissi più niente, sbuffò e e fece per andarsene.
"Se domani la tratti ancora una volta male, puoi dire addio per sempre alla tua faccia." Mi minacciò e poi chiuse la porta con talmente tanta forza da farmi sussultare.
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-It's simply complicated-
FanfictionSofia Maddison Caramell è la figlia purosangue di Jacob Caramell, figlio del ministro della magia, e di Anne Riddle, sorella minore di Lord Voldemort. La sua vita era perfetta fino al suo arrivo a Hogwarts. Qui incontrerà i suoi migliori amici e a...