La battaglia

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"Hanno rotto la barriera

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"Hanno rotto la barriera..." Disse incredula Sofia mentre guardava fuori dalla finestra quest'ultima sgretolarsi.
"Non abbiamo tempo per quest-" Cercò di dire Harry venendo però interrotto dalla materializzazione a pochi metri da loro di due persone...

"Mamma, papà!" Strillò la ragazza correndo verso di loro e tuffandosi tra le loro braccia.
"Oh tesoro che bello rivederti." Le disse la madre stringendola forte e scoccando sia a lei che a Harry un bacio sulla fronte.
"Stanno arrivando dentro al castello, Tom ha distrutto la barriera..." Spiegò poi Jacob.
"Sì abbiamo visto signore." Disse Harry.
"Vogliamo aiutarvi, c'è qualcosa che possiamo fare?"
"E Voldemort? Sarà furioso per questo." Chiese loro figlia.
"Abbiamo già fatto una volta la scelta sbagliata, ora che ci viene data un'altra possibilità non possiamo sprecarla."
"Sono fiera di voi."
Sofia poi sì girò a guardare l'amico.
"Beh ci sarebbe una cosa, potreste andare da Shacklebolt, l'Auror, so che hanno bisogno di una mano." Disse il ragazzo.
"Certo, andiamo. Oh e vedo che hai di nuovo la tua collana, sono più sollevata adesso. State attenti ragazzi."
"Anche voi. Vi amo." Disse la ragazza abbracciandolo un'ultima volta, per poi andare e sparire finalmente con Harry e Luna.

Luna li portò nel corridoio che dava alla Torre di Corvonero.
"Se dovete trovarla, la troverete là sotto." Spiegò riassumendo il suo tono dole e pacato.
"Tu non vieni?" Le chiese Harry.
"No, credo che sia meglio che le parliate voi. Lei è molto timida."
E detto questo si separò da loro.
Avanzarono fino a una stanza aperta, nella quale la videro.
"Tu sei la dama Grigia? Il fantasma della Torre di Corvonero." Chaise dolcemente Sofia.
"IO NON RISPONDO A QUESTO NOME!" Sì agitò, andando a nascondersi dietro a una colonna.
"No, scusami, scusami, tu sei Elena Corvonero, la figlia di Priscilla." Si corresse.
"Siete amici di Luna?"
"Sì, pensava che potessi aiutarci." Disse Harry.
"Voi cercate il diadema di mia madre."
"Sì, è esatto."
"Luna è gentile...a differenza di moltissimi altri. Ma si sbagliava...IO NON POSSO AIUTARVI!" Disse volando via.
"ASPETTA! TI PREGO! Noi vogliamo distruggerlo!" La richiamò la ragazza.
"È quello che vuoi anche tu, vero Elena? Tu vuoi che sia distrutto." Continuò lui.
"Un altro promise di distruggerlo molti anni fa. Uno strano ragazzo, con uno strano nome..."
"Tom Riddle." Disse Sofia deglutendo il nodo formatole alla gola, come se sperasse di poter eliminare tutta l'ansia che la invadeva.
"Ma lui mentiva."
"Ha mentito a molte persone." La informò Harry.
"LO SO COSA HA FATTO! IO SO LUI CHI È! LO HA PROFANATO CON LA MAGIA OSCURA!" Gli urlò contro il fantasma infuriata, facendolo trasalire.
"Noi possiamo distruggerlo, una volta e per sempre, ma solo se ci dici dov'è nascosto.
Tu lo sai dove lo ha nascosto, non è vero Elena? Devi solo dircelo. Ti preghiamo..." Chiese Harry cauto.
Il fantasma della donna si voltò e cominciò a girare intorno a Sofia.
"Strano...tu me lo ricordi molto, in un certo senso...SEI UGUALE A LUI! SEI UN MOSTRO!" Le urlò passandole attraverso.

"𝑆𝑒𝑖 𝑢𝑔𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑎 𝑙𝑢𝑖! 𝑆𝑒𝑖 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜!"

Quelle parole si erano stampate nella sua mente e continuavano a ripetersi all'infinito.

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