Mi hai mentito

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"Li sorveglio da settimane e vede! Esercito di Silente, la prova di ciò che le ho raccontato fin dall'inizio Cornelius. Il suo spargere paura riguardo a lei-sa-chi non ci ha ingannato neanche per un'istante, abbiamo visto le sue bugie per quello che erano, un modo per assumere il controllo del ministero." Disse tutta soddisfatta il confetto rosa al nonno di Sofia nell'ufficio del preside.
Sofia, Harry e Cho era trattenuti da Percy Weasley, che ora lavorava al ministero.
"Naturalmente." Disse Silente.
"No professore, lui non c'entra niente sono stato io." Disse Harry.
"Molto nobile da parte tua coprirmi, ma come è stato puntualizzato la pergamena dice chiaramente "Esercito di Silente", non di Potter. Ho incaricato Harry di formare questa organizzazione e io e soltanto io rispondo delle sue attività."
"Invia un gufo alla Gazzetta del Profeta, dovremmo farcela per l'edizione del mattino. Dolish Shecapot, voi scorterete Silente ad Azkaban, dove attenderà il processo per cospirazione e sedizione. Mentre per quanto riguarda a te, Sofia, eviterò di metterti nell'articolo e non provare ad opporti, ti sto solo salvando dall'ennesima figuraccia." Disse Cornelius.
"Sì, nonno."
"Ah sapevo che avremmo incontrato un piccolo intralcio. Sembra che tu proceda nell'illusione che io, come si dice...? Faccia resistenza. Beh posso dirti questo, non ho alcuna intenzione di finire ad Azkaban." Disse ancora Silente.
"Adesso basta. Prendetelo!" Urlò confetto rosa.
Ma Fanny apparve in quel momento e sia lei che Silente scomparvero, schiantando tutti a terra.
Da quel momento la Umbridge sostituì Silente come preside e continuò a emanare ancora più regole. Aveva rinchiuso tutto l'esercito in Sala Grande e gli aveva fatto ricopiare delle frasi con le sue penne maledette.
Quando uscirono Cho li stava aspettando fuori.
"Harry..." provò a chiamarlo.
"Stagli lontana." Le intimò Sofia minacciosa.
Harry era fuorioso con la corvonero al punto di averla lasciata. Sofia, invece, non era ancora riuscita a parlare con Draco, in quanto quest'ultimo aveva fatto di tutto per evitarla.
"Avete fatto quello che potevate. Nessuno può vincere contro quella vecchia megera." Disse Ron ai due.
"Persino Silente non se l'aspettava. Se la colpa è di qualcuno, è la nostra. " Continuò Hermione.
"Si, noi vi abbiamo convinto."
"Però noi abbiamo accettato. Ci siamo impegnati tanto per aiutare, risultato abbiamo peggiorato le cose." Rispose la serpe.
"Io penso sia meglio procedere da solo." Disse Harry.
Poi Sofia se ne tornò al castello con l'intento di trovare Draco, mentre i grifoni se ne andarono con Hagrid verso la foresta.

DRACO'S POV:
Da quando avevo colto Sofia in flagrante avevo cercato in tutti i modi di evitarla. Ero infuriato con lei, come aveva potuto non dirmi niente e mentirmi?!
"Draco!" Oh no...
"Draco aspettami!"
"Cosa vuoi Sofia?" Le chiesi girandomi finalmente.
"Parlare."
"No, mi hai mentito e hai agito dalle mie spalle."
"Per favore..."
"Hai una vaga idea di come io mi sia sentito quando ti ho vista in quella stanza?! No che non c'è l'hai perché pensi solo a te stessa."
"Io avrei voluto parlartene, ma tu saresti andato dritto dalla Umbridge e non potevo mettere a rischio gli altri. È nato tutto perché volevamo imparare a difenderci facendo pratica e non studiando solo la teoria, che non ti prepara ad affrontare i pericoli-"
"Con pericoli intendi Voldemort? Perché se è così sono arcistufo. Non è tornato e tu ti stai comportando da-" La interruppi spazientito.
"Pazza..."
"Non ho detto questo."
"Ma lo hai pensato."
"..."
"Va bene, se è questa la tua considerazione di me, non penso che ci sia altro da dire."
"No, c'è un'ultima cosa, quella che mi ferito di più. Avresti potuto dirmi tutto perché io ti avrei coperto e adesso non ci ritroveremmo in questa situazione. Ci siamo sempre stati l'uno per l'altra e tu hai pensato davvero che ti avrei tradita! Non me l'aspettavo, non da te..."
"Mi stai lasciando?" Chiese lei con voce rotta.
Ci guardammo negli occhi per un tempo che parve infinito e poi ruppi il silenzio creatosi.
"No, non ti sto lasciando, ma forse una pausa è la cosa migliore..." Dissi con voce glaciale.
"Se è questo quello che vuoi...lo accetto." Disse facendo per andarsene.
"Io non volevo, sei stata tu a costringermi."
Non mi rispose né si girò. La vidi andare verso la Sala Comune dei grifondioti e sparire dietro al quadro. Avrei potuto benissimo denunciarla alla Umbridge, ma decisi di non farlo, aveva bisogno dei suoi amici come io dei miei in questo momento.

SOFIA'S POV:
Entrai i nella Sala Comune dei grifondoro, sperando di trovare Hermione o Ginny, invece trovai i gemelli.
"Hey Sofy." Mi salutò George.
"Che ci fai qui?" Chiese subito Fred, con un sorriso.
I miei amici mi avevano dato la password all'inizio dell'anno, così che potessi andare da loro quando volessi.
"Ehm...stavo cercando Hermione o Ginny, avrei bisogno di parlare a una delle due..." Dissi incerta.
"Ci dispiace, ma Ginny è agli allenamenti di quidditch e Harry, Ron ed Hermione non sono ancora rientrati. Però se vuoi ci siamo noi."
"Al tuo servizio piccola serpe." Mi dissero scherzosi.
"Va bene. Ho appena parlato con Draco e oltre ad avermi dato della pazza per credere che Voldemort sia tornato, ha detto che è meglio se ci prendiamo una pausa." Confessai e la mia vista inziò ad ofuscarsi, ma mi imposi di non piangere.
"Beh almeno non ti ha lasciata." Disse Fred, beccandosi una gomitata da George.
"Non starlo a sentire. Draco ha bisogno di tempo, è normale che si senta tradito, ma almeno hai fatto la cosa giusta e ci hai protetti tutti sacrificandoti. In pochi avrebbero fatto come te, sei stata solo leale." Mi disse quest'ultimo.
"Ma perché fare la cosa giusta deve fare così male?"
"Perché a volte si devono sacrificare delle cose. Se tu non vorrai, non lo perderai. Lotta per lui e riprenditelo." Mi incitò Fred.
Ero stupita da quando fossero bravi a confortare. Li ringraziai e li abbracciai.
Poi Fred andò nella sua camera e tronò con uno stereo.
"E quello per cos'è?" Chiesi accennando un sorriso.
"Per divertirci, ovvio..." Mi spiegò e mise dentro una cassetta.
La musica inziò a suonare, la canzone era "Adventure of a Lifetime."

(ℎ𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐𝑎𝑟𝑖, 𝑣𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑑𝑗 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑖 𝑖𝑛 𝑝𝑜𝑖 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑏𝑒𝑠.)

I due rossi si alzarono e iniziarono a ballare davanti al camino, mentre io rimasi seduta sul comodo divano rosso, non ero proprio non vena di ballare dopo quello che era successo.
Tuttavia non potei rifiutarmi perché i due mi presero per mano e mi fecero alzare.
Erano davvero buffi, allora mi arresi e mi scatenai anch'io. Dopo un minuto George prese lo stereo e ci fece uscire dalla torre. Corremmo fino alla Sala Grande, dove c'erano alcuni studenti intenzionati a studiare e con la musica a tutto volume riuscimmo a farli ballare tutti. Era un momento bellissimo, la maggior parte di noi era salita sui tavoli e ci stavamo divertendo alla follia.
Il momento però non durò a lungo, in quanto appena la canzone terminò, la Umbridge fece capolino nella Sala con Gazza e la squadra. Draco mi diede ancora uno sguardo scuotendo la testa in segno di disapprovazione. Scrutai i suoi occhi arrossati E i capelli scompigliati, aveva pianto e mi sentii ancora più in colpa perché mi ero divertita.
"VOGLIO I RESPONSABILI!" Urlò con la sua voce stridula confetto rosa.
I gemelli e io ci facemmo avanti a testa alta.
"Prima l'esercito e adesso questo?! Volete per caso una sospensione?!" Continuò.
"Era solo un po' di musica." Tuonò Fred.
"In punizione tutti e tre! E tu signorina stai molto attenta a quello che fai o sarò costretta a dire a tuo nonno di prendere provvedimenti con te."
"Mi sembra che su questo lei faccia già abbastanza." Sibilai, se pensava di spaventarmi si sbagliava.
"Gazza! Li porti nel mio ufficio, e tutti voi TORNATE A STUDIARE!"
E detto questo, nuove scritte di sangue comparvero sulla nostra pelle, ma ne era valsa la pena.

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