Prima di lui

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SOFIA'S POV:
Mentre Draco e Harry seppellivano Dobby, io, Hermione e Ron entrammo in casa, dove con mia grande sorpresa trovai Fleur e scoprì che si era sposata con Bill Weasley, il fratello più grande di Ron.
Ci fecero sedere sul divano e ci diedero un tè caldo.
"Sofy, ti prego perdonaci per quello che ti abbiamo fatto, è stato orribile, noi siamo stati orribili..." E capì subito che si riferiva al disastro di Theodore.
"Hermione, io non sono più arrabbiata."
"Dici sul serio?"
"Sì, non avete idea di quanto mi siate mancati e anche se il vostro gesto mi ha fatto davvero malissimo, non voglio avercela con voi, siete i miei migliori amici..."
Lei mi buttò le braccia al collo e ricambiai subito l'abbraccio.
"Il marchio...?" Chiese incerto Ron, eliminando la felicità di quel momento.
Gli raccontai ogni cosa dalla sera in cui morì Silente, beh non proprio ogni cosa...e così fecero loro con me.
Alla fine scoprii che avevano trovato il vero medaglione di serpeverde e Ron lo aveva distrutto per fortuna e in quel momento mi ricordai della pietra.
"Hermione, tu sai cosa sono i tre doni della morte, giusto?" Le chiesi.
"Sì, Silente mi ha lasciato il suo libro."
"E secondo te c'è una possibilità che esistano davvero?"
"Harry ha il mantello dell' invisibilità, quindi secondo noi esistono."
"Allora vi interesserà sapere che molto probabilmente ho la pietra della resurrezione."
"Tu? E come?" Chiese sbalordito Ron.
"Lunga storia, ma devo darla assolutamente a Harry."
"Mi avete chiamato?" Chiese quest'ultimo dall'ingresso.
"Harry! Sì! Penso di avere la pietra della resurrezione."
"Come?!"
"Era quella dell'anello di Tom."
"Ma la tua collana non l'aveva distrutto?"
"Sì, ma ha salvato la pietra e incuriosita l'ho presa. Guarda sopra c'è il simbolo dei doni, dovrà pur significare qualcosa."
Dissi avvicinandomi a lui.
"Sì è questa." Disse guardandola intensamente.
"È tua adesso."
"Magnifico, grazie e ora, Bill, devo parlare con il folletto."
Bill ci condusse tutti e cinque in una camera da letto all'ultimo piano, dove c'era il folletto seduto sulla poltrona, che guardava fuori dalla finestra.
"Come stai?" Chiese Harry.
"Sono vivo." Disse quest'ultimo con un sospiro.
"Probabilmente non ti ricordi..."
"Che ti ho mostrato la tua camera blindata la prima volta alla Gringotts? Anche tra i folletti tu sei famoso Harry Potter.
Hai seppellito l'elfo?"
"Sì."
"E hai portato me qui.
Sei un mago davvero strano."
"Come ti sei procurato la spada?" Chiese dopo qualche secondo di silenzio tombale.
"È complicato. Perché Bellatrix Lastrange pensava che fosse nella sua camera blindata alla Gringotts?"
"È complicato." Rispose il folletto.
"La spada sì è presentata a noi da sola in un momento di bisogno, non l'abbiamo rubata."
"C'è n'è una nella camera blindata di Madame Lastrange identica a questa, ma è un falso. È stata messa lì l'estate scorsa."
"E lei non ha mai sospettato che fosse un falso?"
"La riproduzione è molto convincente, solo un folletto riconosce che questa è la vera spada di Grifondoro."
"Chi l'ha depositata?" Chiese Hermione.
"Un professore di Hogwarts, a quanto ne so io ora è preside."
"Piton ha messo una spada falsa nella camera blindata di Bellatrix, perché?." Questa volta fu Draco a parlare.
"Ci sono parecchie cose curiose nelle camere blindate della Gringotts." Gli rispose l'elfo.
"E anche nella camera blindata di Madame Lastrange?" Chiesi io.
"Può darsi." Rispose vago, prendendosi chiaramente gioco di noi.
Dio questa conversazione stava iniziando a darmi sui nervi.
Prima che potessi controbattere, Harry parlò di nuovo.
"Io devo entrare alla Gringotts, in una camera blindata."
"È impossibile." Disse l'elfo.
"Da solo sì, ma con te no."
"Perché dovrei aiutarti?"
"Io ho dell'oro, moltissimo."
"Non mi interessa l'oro..."
"E allora cosa?" Chiesi io al limite della sopportazione.
"Quella...quella è il mio prezzo." Disse indicando la spada.
"D'accordo, è tua."
"Allora potete contare sul mio aiuto." E a quelle parole uscimmo tutti fuori dalla stanza.
"C'è un Horcrux nella camera blindata di Bellatrix?" Chiese Hermione.
"Era terrorizzata all'idea che ci foste entrati. Continuava a chiederti che altro avessi preso.
Scommetto qualunque cosa che lì c'è un Horcrux, un altro pezzo della sua anima. Troviamolo, distruggiamolo e saremo un passo più vicini a uccidere lui." Dissi bisbigliando in corridoio.
"E che succede se lo troviamo? Come lo distruggiamo, ora che Harry ha dato la spada a Unci Unci?"
"Ahhh Sofia ha un arma che è in grado di distruggerlo." Tirai fuori il ciondolo della collana e glielo mostrai.
"Quindi era di questo che parlavate prima."
"Perspicace Ronald." Dissi rimettendola sotto al vestito, facendo ridere gli altri.
Uscì dalla stanza di fronte Fleur e ci disse che il signor Ollivander era debole.
Entrammo anche lì e Harry e Draco, che aveva ancora la sua becchetta e quella di Bellatrix in tasca, dal combattimento alla villa, si sedettero sul bordo del letto.
"Signor Ollivander noi dobbiamo farle alcune domande." Iniziò Harry.
"Qualunque cosa ragazzi miei, qualunque cosa." Disse con voce flebile lui.
"Riesce a identificare questa bacchetta? Dobbiamo sapere se è importante usarla."
Continuò Draco, tirando fuori dalla tasca la bacchetta di Bellatrix.
"Legno di noce, corda di cuore di drago, dodici pollici e tre quarti, è rigida. Questa apparteneva a Bellatrix Lastrange, maneggiala con cautela." Disse restituendogliela.
"E che cosa sa dei doni della morte?"
"Si vocifera che siano tre: la bacchetta di sambuco, il mantello dell'invisibilità, per celarti ai tuoi nemici, e la pietra della resurrezione, per riportare in vita i cari defunti. Insieme creano un padrone della morte, ma pochi credono veramente che tali oggetti esistano."
"E lei? Crede che esistano signore?"
"Behhh, io non vedo il motivo di porgere l'orecchio a una vecchia leggenda..."
"Lei mente, lei sa che uno esiste e gliene ha anche parlato, gli ha parlato della bacchetta di sambuco e di dove poteva andare a cercarla." Dissi io, rammentando una delle mie visioni.
E dallo sguardo che mi lanciò Harry capì che l'aveva avuta anche lui.
"Mi ha torturato e poi ho solo...solo riferito delle voci.
Non, non si sa se riuscirà a trovarla."
Aveva lo sguardo basso mentre parlava, si vergognava a morte.
"L'ha trovata signore." Disse Harry.
"La lasciamo riposare." Concluse subito dopo Draco, alzandosi.
"Ti da la caccia signor Potter.
Se è vero quello che dici e lui ha la bacchetta di sambuco, ho paura che tu non abbia alcuna possibilità." Ci fermò Ollivander.
"Allora immagino che dovrò ucciderlo prima che mi trovi."

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