Elizabeth Banner

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Scorpius stava ricevendo una gioia squisita dal non essere il primo. Non più alla fine del tavolo, non più vittima di scherzi, non più un emarginato. 

Non era più al primo anno. 

Era piuttosto certo che Albus si sentiva nello stesso modo, giudicando dal fatto che era seduto ritto sulla sedia, gonfiando il petto per la sua importanza. 

- Felice di non essere più là sopra, eh?- chiese Albus, con un sorriso sbarazzino, guidando il suo gomito nelle costole di Scorpius, mentre guardava la fila di ragazzini del primo anno. Scorpius ebbe tempo soltanto per una piccola smorfia di risposta prima che Rose si girasse e li rimproverasse furiosamente, perchè la professoressa McGranitt aveva iniziato a parlare. 

- Bentornati ad Hogwarts, per gli studenti più grandi, e benvenuti a quelli del primo anno.- Come una cosa sola, tutti gli occhi nella Sala scivolarono a fissare gli studenti ammassati, i quali avevano rotto la linea in ordine alfabetico per raggrupparsi, ovviamente cercando protezione l'uno dall'altro. 

- Qualche promemoria prima che lo smistamento cominci- continuò la McGranitt, riportando l'attenzione su di sè- Devo ricordare a tutti voi che la Foresta Proibita è, come dice il nome, proibita.- Ora furono i suoi occhi che scivolarono a fissare, al di sopra degli occhiali, James Potter e Avery Collins, che sprofondarono nelle sedie e si lanciarono delle occhiate imbarazzate.- Inoltre, la magia è severamente vietata nei corridoi e il signor Gazza mi ha chiesto di ricordarvi che tutti gli studenti sono tenuti ad essere nei propri Dormitori prima del coprifuoco.

Ora tutti gli occhi erano puntati sul vecchio custode. 

- Come fa ad essere ancora qui?- sussurrò Albus ferocemente- Era vecchio quando c'era papà ed era ben venti anni fa. Non dovrebbe essere già morto?- Rose gli lanciò un altro sguardo furioso e apparentemente la Preside aveva finito il suo discorso, perchè il professor Paciock stava srotolando l'enorme pergamena che teneva in mano e chiamò il primo nome- Adams, Camille.

Lei fu velocemente smistata in Serpeverde e poi "Banner, Elizabeth" si stava avvicinando alla sedia per diventare la prima nuova Grifondoro. 

Scorpius esultò con il resto del tavolo dei Grifondoro e Elizabeth Banner giunse alla fine del tavolo per sedersi, arrossendo. Finalmente "Zonner, Jane" divenne Tassorosso, i tavoli si riempirono di cibo e Scorpius quasi sospirò per la beatitudine. 

- Bello, no?- chiese Albus quando i tre finirono di mangiare e camminavano lentamente verso la Torre dei Grifondoro. 

- Hmm?

- Non dover seguire un maledetto prefetto fino alla sala comune e non essere fissati da tutti...semplicemente, è bello essere più grandi. Essere al secondo anno.

- Si, è bello. Le persone sono abituate a noi ora, non sono così rumorosi.- concordò Scorpius. 

- Pantera- disse Rose alla Signora Grassa, che si aprì diligentemente per loro.- E sono anche abituati a vederci insieme.- aggiunse lei mentre si dirigevano alle loro poltrone preferite.- Non pensano che sia strano per noi essere amici, come facevano pri....

Si bloccò improvvisamente quando arrivarono alle loro sedie e non le trovarono vuote come si aspettavano, ma occupate da una ragazzina che stava scrivendo una lettera. Scorpius la riconobbe solo vagamente e capì che doveva essere una studentessa del primo anno. Era minuta, bassa anche per la sua età, con capelli bruni perfettamente lisci e lineamenti piccoli e netti. 

- Oh scusate- sussultò lei, quando alzò lo sguardo e vide che era osservata dai tre studenti più famosi di Hogwarts.- Ho preso il vostro posto? Allora vado via.- Lei li guardò con un paio di occhi che erano di una strana sfumatura di blu, quasi viola, e si affrettò ad arrotolare la sua pergamena.

- No- disse Albus, fissandola- Va bene. Puoi restare quanto vuoi. 

Scorpius scambiò uno sguardo scettico con Rose, dietro la schiena del cugino. 

- Sei nuova, vero?- le chiese Albus, piuttosto bruscamente. Lei sbattè le ciglia.

- Si- squittì, ma sembrò più una domanda che una risposta. Stava visibilmente tremando mentre afferrava la sua piuma. 

- No, davvero, puoi restare.- disse Albus, serio- Cioè, sei arrivata per prima. Io sono Albus Potter.

Lei annuì rapidamente.- Lo so,- sussurrò, facendo cadere la lettera sul pavimento. Albus si affrettò a raccoglierla. 

- Questa è mia cugina, Rose Weasley e il nostro amico, Scorpius Malfoy.- aggiunse lui, restituendole la lettera cautamente. 

- Giusto- disse lei- Beh, allora io...- e corse via, senza finire la frase. 

- Certo che ci sai proprio fare con le donne, Al- osservò Rose, rivendicando la sua normale sedia.- Le scacci via.

- Non..non ho fatto niente del genere- farfugliò lui, sedendosi pesantemente- Sembrava solo...spaventata. 

- Quindi hai pensato di terrorizzarla ancora di più solo per gioco?- aggiunse Scorpius- O questo è il modo in cui dai solitamente il benvenuto ad Hogwarts? 

- Non volevo spaventarla!- gemettè Albus, prendendosi la testa tra le mani- Stavo solo cercando di aiutare. 

- Beh, la prospettiva di aver noi tre vicino è un pò spaventoso, questo è sicuro.- rimuginò Rose. 

- Vorrei sapere il suo nome.- disse Albus, ritirando la faccia dalle sue mani. 

- Elizabeth Banner- rispose automaticamente Rose- È la prima Grifondoro di quest'anno. Perchè?

Albus divenne di una sfumatura di rosso brillante- Oh, sono solo... curioso.- balbettò, poi si alzò in piedi.- Vado a letto ora, ci vediamo domani.- E uscì fuori dalla sala comune, un pò sognante. 

Appena lui iniziò a salire le scale dei ragazzi, Rose si girò con un sorriso malizioso.- È infatuato- disse lei allegramente.- Non avrei mai pensato di vedere il giorno in cui avrei avuto qualcosa su Albus Severus Potter, ma le piace. E le ha a malapena parlato!

Scorpius stava ridendo.- Hai visto la sua espressione? Povera ragazza, lui le darà il tormento. 

- Perchè lei?- chiese Rose.

- Non lo so.- rispose Scorpius, appoggiandosi con le spalle alla sedia.- Aveva degli occhi interessanti, hai visto? Quasi viola. 

Il temperamento di Rose cambiò in un istante.- Ho visto.- mormorò lei, attraverso i denti serrati.- Ti batterai per lei, allora?- I suoi occhi blu scintillarono. 

- Io? Merlino, Rosie, se Al la vuole, la può avere. Non mi interessa quella ragazza. 

- Certo che no, stavo solo scherzando.- disse lei, ma sembrava molto meno incline ad abbassare il capo- Beh, vado a letto allora, ci vediamo a colazione.- disse lei spensieratamente, mentre saltellava per le scale del suo dormitorio.

- Notte, Rosie.- la salutò lui dopo di lei.

Donne.

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora