Siblings

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I parenti, Scorpius scoprì presto, non erano sempre una benedizione come aveva sempre creduto.

Nella loro prima settimana ad Howgarts, Lily ed Hugo, che erano uniti proprio come lo erano Albus e Rose, avevano fatto impazzire i loro fratelli e sorelle. 

- Non è solo che sono irritanti- spiegò Albus dopo che Lily, per la seconda volta quella sera, era arrivata in lacrime lamentandosi di aver dimenticato qualcosa a casa e lui le aveva cautamente asciugato gli occhi e l'aveva mandata via- anche se lo sono, eccome. È solo che siamo stati senza di loro per due anni ed ora sono qui. Per tutto il tempo!

- Onestamente- sospirò Rose in accordo, poiché Hugo le aveva rubato (e rotto) la sua piuma preferita ed era contrariata proprio come Albus- a volte sarei davvero felice di essere figlia unica. 

Scorpius sbuffò piano, dato che lui sapeva bene quanto non preferibile fosse quel destino. - Beh- tentò di consolarli lui- almeno non dovete condividere una stanza con loro.

- Dobbiamo condividere un dormitorio- borbottò Albus- ed è quasi uguale. Davvero, se vedo James che pomicia con una ragazza a caso, vomiterò. 

- E non è che possiamo semplicemente scrivere a casa di tutto questo- aggiunse Rose, quasi fumando per la rabbia- perché noi dovremmo prenderci cura di loro, almeno di quelli più piccoli. Quindi non possiamo dire ai nostri genitori che li odiamo.

Scorpius dubitava altamente che avessero mai odiato i loro consanguinei, ma ugualmente, si chiese come sarebbe stato avere qualcuno con lui litigare sempre ma essere comunque sicuro del loro amore.

- E se per esempio Lily decidesse di uscire con uno dei miei amici? Come mi dovrei sentire? E se si mettesse a pomiciare con te? Sarebbe semplicemente troppo imbarazzante. 

- Aspettate, cosa?- Rose si alzò velocemente in piedi e spostò tutta la sua attenzione da Astronomia a loro- Lily pomicia con Scorp?

- No, certo che no- replicò Scorpius, trovando l'immagine mentale di lui e Lily Potter piuttosto inquietante- è solo per dire.

Tuttavia, Scorpius aggiunse mentalmente, quel particolare modo di dire era abbastanza improbabile. Inoltre il solo fatto che vedeva Lily Potter, per quel poco che la conosceva, come una sorellina, la rendeva probabilmente la ragazza più protetta di Hogwarts. Con i fratelli protettivi, la miriade di cugini maschi (e anche le cugine femmine, molte delle quali erano quasi più minacciose delle loro controparti maschili), e i genitori potenti, un ragazzo sarebbe stato pazzo a voler uscire con lei. O almeno, a lasciarla. In verità, c'era poco spazio tra Rose e Lily per quel tanto desiderato titolo di superprotetta: Lily aveva due fratelli, ma Rose ne aveva uno, con l'aggiunta di due genitori non proprio conosciuti per la loro tempra. Lui impallidì al pensiero di affrontare tutto ciò e si sentì dispiaciuto in anticipo per il povero ragazzo che avrebbe spezzato il cuore di una Weasley. 

- Oh- disse Rose a disagio, lanciando un'occhiata alla sua cuginetta dai capelli rossi- non è proprio un "modo di dire" probabile, direi. 

Scorpius si meravigliò che la sua reazione fosse tanto simile alla sua, ma poi Rose aggiunse- È ovviamente già innamorata di qualcun altro.

- Ha undici anni!- esplose Albus, e Scorpius pensò che non la odiasse tanto come voleva dare a vedere.

- Davvero, Albus- disse Rose, tornando alla sua pergamena- non è poi così inusuale per una ragazza innamorarsi a quell'età, scoprire le sue passioni.

- Infatuazione giovanile- sbottò Albus.

- Non necessariamente. Io non sottovaluterei i suoi sentimenti, Albus. La faresti soltanto arrabbiare.

- Chi è lui?- chiese Scorpius mentre Albus continuava a brontolare.

- Direi che è piuttosto ovvio, no?

Scorp guardò in direzione di Lily. Lei era seduta vicino al fuoco, che le faceva risaltare i capelli, e chiacchierava animatamente con Hugo.

Lui sbiancò di nuovo.- Non...

- Hugo?- guaì lei.- Certo che no, sei scemo? Sono cugini!

Scorpius non riusciva a vedere nessuno a cui lei mostrasse interesse e nessuno che mostrava interesse nei suoi confronti, tranne James, che la guardava frequentemente con fare protettivo e Avery Collins che seguiva divertito lo sguardo dell'amico.

- È un Grifondoro?

- Si.

- È del primo anno?

- No.

- È un lui?

Lei gli lanciò un'occhiataccia.- Si.- disse, mettendo le sue cose in pila e dando ai suoi ricci una scrollata altezzosa.- Non voglio giocare alle venti domande con te, Scorpius Malfoy.

Scorpius guardò implorante Albus, il quale stava ancora borbottando sul dare un pugno in faccia a quel ragazzo, quindi ritornò a guardare Rose, che si era alzata e aveva girato i tacchi.

- Aspetta- la chiamò lui, alzandosi e afferrando il suo gomito. Lui la girò. Lei sembrava piuttosto agitata per la distanza, o più che altro per la mancanza di distanza, tra di loro. 

- Mi dispiace.- disse lui, facendole un sorriso. Lei deglutì.- Non lo faccio più.

- Tu non vuoi soltanto che io mi arrabbi e non ti aiuti con i compiti.- disse lei, ma il suo tono era debole. 

- Beh- disse Scorpius, sorridendo di nuovo.- Diciamo di si.

Lei si risiedette e srotolò la sua pergamena.

- Posso farti un'ultima domanda?

Lei sospirò e gli lanciò un'occhiataccia, ma lui spostò la testa di lato e disse dolcemente- Per favore?

Lei sbuffò e disse.- Va bene. L'ultima.

- Tu di chi sei innamorata?

Tre giorni dopo, Scorpius stava ancora curando il livido.

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora