The Dinner

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"Scorpius, ti vuoi rilassare?"

Scorpius riportò velocemente il suo sguardo dal padre agli occhi blu di Rose.

"Scusa," disse per la quarta volta, "è solo un po' snervante avere i miei genitori e i tuoi nella stessa città, pensa nello stesso cortile."

Rose sospirò. "Lo so," disse, "ma sta andando bene, nessuno è stato maledetto."

"Non ancora."

Lei gli lanciò un'occhiataccia.

"Ottimismo!" sibilò.

La signora Weasley stava arrivando dal tavolo degli adulti con un piatto fumante in mano.

"Patate?" chiese loro.

Si chinò per darne alcune a Scorpius senza aspettare la risposta.

"Devo dire, caro, che i tuoi genitori sono persone squisite. Con le storie che ho sentito ai miei tempi, ero un po' preoccupata, ma tuo padre è perfettamente gentile. E tua madre mi ha dato dei consigli utilissimi per il prossimo matrimonio che ci sarà!" Sorrise e aggiunse, mentre tornava al suo tavolo, "È facile capire come hanno cresciuto un ragazzo così educato!"

"Vedi?" esclamò Rose, "Li amiamo. Possiamo smetterla di fare i babysitter adesso?"

"Scusa," disse Scorpius di nuovo, circondato da tutti i cugini di Rose e i vari amici, i quali stavano fissando il tavolo degli adulti con lo stesso interesse di Scorpius.

"Finitela, tutti quanti!" strillò Rose, abbastanza ad alta voce da far girare gli adulti, mentre i loro figli erano improvvisamente indaffarati a fingere di mangiare.

"Non so perché vi sembri una cosa così strana," mormorò Rose a voce molto più bassa, "Sono andati d'accordo perfettamente le altre volte che si sono incontrati."

"Sì, ma non hanno mai avuto una vera e propria conversazione," spiegò Scorpius pazientemente. 

"Già," concordò Albus, "devono per forza saltare fuori argomenti imbarazzanti. Anche se, devo dire, Astoria e zia Hermione sembrano andare d'accordo senza problemi."

Girarono il capo per guardare di nuovo il loro genitori e Astoria ed Hermione stavano effettivamente ridendo insieme.

"Strano," disse Rose, "Tua madre è...beh, non prenderla nel modo sbagliato, ma è così perbene e così mondana. Mia madre non lo è."

"Io penso lo stesso che i vostri genitori vadano d'accordo per il vostro bene," si introdusse Elsie, "Perché vogliono che voi abbiate ancora una buona amicizia."

"Non è come se non fossero adulti," disse Hugo, "Non so perché crediate tutti che siano così irragionevoli su tutta la situazione, specialmente dato che già conoscono e adorano Scorpius." Si allontanò dal tavolo e prese la mano di Claire. "Mi annoio, andiamo a giocare a Quidditch."

Il resto del tavolo si svuotò rapidamente e i ragazzi Weasley si diressero verso la collina con Hugo.

"Andiamo, Scorp!" lo chiamò Rose, già a metà.

"Arrivo tra un minuto," le rispose, "devo salutare mia madre e mio padre."

Rose annuì e sparì su per la collina nel crepuscolo.

Scorpius camminò lentamente verso i suoi genitori, i quali erano in piedi e parlavano con gli altri adulti, essendo anche il tavolo vuoto.

Hermione ed Astoria stavano ancora chiacchierando, con le teste vicine, e ogni tanto ridevano, ma Draco non si vedeva.

"Oh, Scorpius, caro," lo chiamò la signora Weasley, vedendolo lì vicino, "potresti portare queste cose dentro per me? Lasciale nel lavandino." Gli diede un enorme pila di piatti sporchi.

Scorpius andò verso la cucina cautamente, guardando i piatti che tintinnavano precariamente su di lui

"Oh, Scorpius, faccio io." disse Ginny mentre lui entrava in cucina, "Dovresti essere a giocare insieme agli altri. Su, vai pure."

Ma mentre Scorpius passava per il salotto per uscire, sentì due voci.

"Senti," disse la prima, "non mentirò. Mi sento più a mio agio intorno a te che nel passato, ma non posso dire che mi piaci." Era un voce profonda, simile ad un brontolio, che Scorpius riconobbe immediatamente come la voce di Ron Weasley.

"Ti prego, non offenderti, ma condivido il sentimento." La seconda voce era leggermente più alta, morbida: la voce di Draco.

"Ammiro alcune decisioni che hai preso ultimamente," ammise Ron, "e ammetto che sei sicuramente cambiato dai giorni di Hogwarts, è solo che non penso che saremo mai migliori amici."

"Ancora una volta, approvo pienamente," disse Draco, "Anche se mi piace davvero stare in compagnia della tua famiglia. Siete ovviamente molto uniti."

"Grazie," disse Ron. Ci fu una pausa e poi, "Devo ammettere, hai fatto un buon lavoro con Scorpius, è davvero un bravo ragazzo."

"Questo è l'importante, alla fine dei conti," disse Draco a bassa voce, "È un uomo migliore di me, questo è certo."

"Mi aspetto che riusciremo almeno a tollerarci, visto che prevedo che condivideremo molto di più che sentimenti in futuro."

Draco rise e disse, "Mi aspetto che ci vedremo molto di più, da questo momento in poi."

"Papà?" chiamò Scorpius tremante e le risate che provenivano dal salotto si bloccarono di botto. Scorpius si mise nell'entrata e trovò entrambi gli uomini che lo fissavano.

"Scorpius," balbettò Draco, "non mi ero accorto che tu fossi qui."

"Sono appena arrivato," mentì lui, "Volevo salutarti prima che tu e la mamma andaste via."

"Vi lascio soli, allora," disse Ron, raggiungendo la porta. Si fermò lì, si girò e aggiunse, "È stato bello vederti, Draco."

Draco sorrise leggermente. "Altrettanto." concordò e poi Ron se ne andò.

"Hai idea di dove sia tua madre?" chiese Draco al figlio.

"Eccomi qui," disse Astoria, apparendo sulla soglia.

"Bene, è il momento di andare."

Astoria sospirò. "Proprio ora che ci stavamo conoscendo. Oh, beh. Sarà per un'altra volta." Fece un passo in avanti per abbracciare il figlio. "Ci mancherai quest'anno, tesoro. Ricordati di scrivere."

"Lo farò, mamma."

"Arrivederci, Scorpius," disse Draco e gli strinse la mano. "Ci vediamo a Natale."

Accompagnò i suoi genitori nel cortile principale e li guardò Smaterializzarsi con un pop.

"Scorp?"

Girò la testa velocemente al suono della voce di Rose e la vide avvicinarsi nel buio della notte.

"Mi domandavo dove fossi finito," gli disse, "Sei stato via tantissimo.,

"Scusa," disse lui, camminando verso di lei e tirandola in un abbraccio,

"Perché l'hai fatto?" chiese lei senza fiato, una volta allontanati.

Scorpius scrollò le spalle.

"In ricordo dei vecchi tempi."

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora