Argument

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"Cosa diavolo pensi di fare?"

Rose entrò con forza nella sala comune, dirigendosi verso il divano dove Lydia e Scorpius era seduti, tutti intrecciati, e si mise di fronte a loro, lanciando occhiatacce a Scorpius.

Lydia si alzò, con sguardo allarmato. "Forse è meglio se vi lascio da soli," disse e si affrettò ad andarsene prima che la potessero fermare.

Rose non sbatté neanche le palpebre. Si limitò a stare in piedi, lanciandogli occhiatacce.

"Scusa?" disse Scorpius, con genuina confusione nella voce.

"Cosa diavolo pensi di fare?" disse di nuovo Rose, mantenendo il tono di voce basso e tombale.

"Um..."

"Era quello che sembrava?" chiese Rose, indicando con il dito la direzione che aveva preso Lydia.

Scorpius si raddrizzò, piuttosto irritato. Che diritto aveva di essere arrabbiata con lui? "Immagino che tu stia parlando di me e Lydia."

"Sì," rispose Rose imperiosamente, "è così."

"Allora sì, era quello che sembrava."

Rose chiuse gli occhi e prese un profondo respiro. Scorpius quasi si aspettava che cominciasse a urlargli contro, ma quando parlò, era solo un sussurro, "Quando?"

"Cosa?"

"Quando, quando è successo?"

"Questo pomeriggio," rispose Scorpius.

Rose barcollò leggermente e Scorpius si alzò subito, pronto ad afferrarla.

"Sei un essere spregevole, Malfoy," gli sputò contro e la scelta del suo cognome lo colpì.

"Perché? Perché ho trovato qualcuno che mi piace?" esclamò lui, la collera che lo riempiva. "Solo perché tu sei triste di essere sola, non vuol dire che devo soffrire con te!"

Non aveva pensato alle parole prima di dirle, ma appena lo fece, seppe che aveva esagerato. Poteva sentire le lacrime nella sua voce mentre parlava, nonostante stesse chiaramente cercando di essere forte.

"Non mi interessa che stai uscendo con lei, o vai a pomiciare con lei, o come lo vuoi chiamare," sussurrò Rose.

"Rose..."

"Ma lo dovevo scoprire dalle voci di corridoio, Scorp?" continuò lei, la voce un po' strozzata, "Non mi interessa con chi stai uscendo, ma almeno abbi la decenza di farmelo sapere! Sai quant'è stato umiliante sentirmi dire da Cassandra la Tassorosso che ti aveva visto pomiciare con Lydia Parsons? Perché, sai, ho detto a Cassandra che si sbagliava, per quanto ero sicura che tu mi avresti detto una cosa del genere. Mi sono resa una stupida!"

"Rose, mi dispiace!"

"Non farlo," sussurrò lei amaramente, "Me ne andrò a soffrire da sola."

Se ne andò, le spalle accasciate, con uno sguardo totalmente sconfitto.

Scorpius si risedette sul divano, sentendosi leggermente nauseato. Non avevano mai litigato prima d'ora. Erano spesso in disaccordo, ma non aveva mai davvero litigato con lei, non l'aveva mai ferita di proposito. Odiava quella sensazione.

— — —

Non sapeva nemmeno dove iniziare a cercarla. Controllò la torre di Astronomia, la biblioteca, e pregò persino una ragazza del quarto anno di cercarla nel dormitorio, ma non si trovava da nessuna parte.

Sconsolato, ritornò in Sala Grande per cominciare la ronda da solo

"Oh, Godric, cosa c'è di sbagliato in me?" Sapeva che quella voce piena di lacrime apparteneva a Rose, persino sentendola ad un corridoio di distanza. Si bloccò.

"Non c'è niente di sbagliato in te, Rosie. Si è comportato da deficiente." Una voce femminile diversa, appartenente a Lily.

"No, l'ho fatto io! L'ho allontanato da me per sempre, non vorrà nemmeno essere mio amico, ormai!"

"Non essere ridicola," disse Lily pragmaticamente, "Certo che vorrà essere tuo amico! A volte penso che sia mezzo innamorato di te!"

Scorpius si avvicinò lentamente al suono delle loro voci.

"Non dire così, Lily," disse Rose, "È una cosa stupida. Sta chiaramente insieme ad un'altra!"

Ci fu silenzio, poi Lily parlò: "Comunque te l'avrebbe dovuto dire."

"L'avrebbe probabilmente fatto! È successo solo questo pomeriggio!"

"La smetti di difenderlo? Rose, si è comportato da stupido! Ti meritavi di venirlo a sapere da lui!"

Scorpius era piuttosto incline a credere Lily. Si sentiva davvero un essere spregevole al momento, una sensazione che rendeva solo peggiore il fatto che stava origliando una conversazione chiaramente privata. Per qualche motivo, però, non riusciva a smettere.

Ci fu di nuovo silenzio, rotto questa volta da Rose. "E dovrò andare in quella dannata stanza stasera e guardare Lydia negli occhi e pretendere che non mi ha appena visto avere una crisi isterica per il suo ragazzo."

"Che stronza."

"No, Lily, non lo é! Sarebbe molto più facile se lo fosse, perché in quel caso potrei odiarla, ma è semplicemente troppo carina, in tutto!"

"Beh, puoi sempre odiare lui," suggerì Lily cupamente.

Scorpius si avvicinò all'angolo e improvvisamente le vide. Rose era raggomitolata contro il muro di pietra, con gli occhi rossi e il naso che le colava. Lily era seduta affianco a lei, tenendo tra le braccia la cugina in lacrime.

"Ma non voglio farlo!" singhiozzò lei, "È il mio migliore amico!"

Lily sospirò e la cullò, cercando di calmarla. 

"Lo so, Rosie, ma tutto si risolverà."

La vista di Rose così pateticamente contro il muro fece bruciare gli occhi di Scorpius. Aveva una mezza idea di andare lì, togliere Lily di mezzo, e prendere Rose tra le sue braccia, ma la parte razionale del suo cervello gli ricordò che era l'ultima persona che Rose volesse vedere in quel momento, 

"Devo andare," disse Rose, tirando su col naso un'ultima volta, "Ho la ronda."

"Non stasera," disse Lily, aiutando Rose ad alzarsi.

"Lily, non posso non andare."

"Sì che puoi. Stasera non ci vai, non in questo stato. Saltala per una volta e non dovrai vederlo fino a domani."

"Ma ho bisogno di vederlo!" protestò Rose, cercando, senza davvero provarci, di spostare il braccio di Lily, "Devo scusarmi!"

"Lui deve scusarsi," corresse Lily, tirandola gentilmente verso la Torre di Grifondoro. "Tu devi andare a dormire. Forza, andiamo."

Rose la seguì mutamente, nessuna delle due notò Scorpius in piedi nell'ombra alla fine dell'altro corridoio.

Lui sospirò, si asciugò le lacrime totalmente irrazionali che minacciavano di cadere e cominciò a camminare verso la Sala Grande,

"Sei in ritardo, Malfoy," sbottò il nuovo Caposcuola, Henry Pucy, quando arrivò, "E dov'è Weasley?"

"Non si sente bene," borbottò Scorpius, "L'ho mandata a letto."

E questa, rifletté morbosamente, non era neanche una bugia.

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora