Scorpius Malfoy and the Forbidden Flower

Mutual Understanding

Era il giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale quando Lydia lo prese in disparte.

"Scorpius," disse, "penso che dovremmo parlare."

Istintivamente, Scorpius sapeva cosa stava succedendo, ma non riusciva ad importarsene quanto probabilmente avrebbe dovuto.

"Certo," concordò lui e andarono in un corridoio deserto dove nessuno passava, tranne per l'occasionale studente che si dirigeva in classe.

"Stiamo insieme da quanto, due mesi?"

"Sì," rispose Scorpius, "più o meno. Perché?"

Lydia fece un sorrisetto. "Ho la sensazione che nessuno di noi due sia stato particolarmente investito in questa relazione."

Scorpius diede un sospiro come risposta, poiché era interamente vero.

"E onestamente, per me non c'è problema. Ma credo che il problema ci sia eccome."

"Già."

"Passi tutto il tempo con Rose ed Albus e capisco completamente. Sono i tuoi migliori amici e mi piace molto che voi siate così uniti. Io passo tutto il tempo con i miei, di amici."

"Non mi da fastidio."

"Lo so!" rise un po' Lydia. "Ma se non siamo mai insieme, perché continuiamo a dire che stiamo insieme?"

Scorpius fece un sorriso. "Bella domanda."

"Penso solo che ci siamo messi insieme perché era conveniente. Tu volevi sfuggire a tutte le ragazze e io avevo appena rotto con Zane e mi sentivo sola e volevo qualcuno che mi amasse. Ma questa non è mai stata una vera relazione."

"Sono d'accordo."

Lydia si lasciò scappare un profondo respiro. "Davvero? Oh, bene, ero così preoccupata che ti saresti arrabbiato con me!"

Ora fu il turno di Scorpius di ridere. "Lydia, mi piaci, davvero, ma non ho mai avuto la sensazione che stessimo andando da qualche parte."

"Penso proprio che ci siano altre persone con cui preferiremmo stare insieme," ammise Lydia. "Tu hai Rose— e non mi guardare così, perché un giorno ti sveglierai, anche se adesso non mi credi. Le hai detto che l'adori, so che l'hai fatto."

"Ed è così!" protestò Scorpius, "Ma lei è come...una cugina, o cose così!"

Lydia gli lanciò uno sguardo speculativo. "Potresti averlo inteso in modo platonico, e lei magari l'ha preso in quel modo, ma nel subconscio, sai che non lo è."

"Lydia—"

"Non discuterò con te di questa cosa, non importa veramente. La avresti come amica in ogni caso ed è una migliore amica per te di quando lo sia io."

"Questo non è vero."

"Sì che lo è! Sapete tutto dell'altro! Non le hai mai dovuto dire che vuoi diventare un Guaritore e non le hai mai chiesto di sapere se vuole lavorare al Ministero, proprio come sua madre. Questo è il tipo di cose che sapete l'uno dell'altra! Conosci la sua famiglia, conosci le sue abitudini: Scorpius, conosci lei!"

"Ma non significa che siamo innamorati, maledizione!"

"No, è vero. Ma significa che avete comunque una relazione molto forte."

"Tu con chi vuoi stare?" chiese Scorpius improvvisamente, cercando di spostare l'argomento lontano dalla sua relazione con Rose, poiché si sentiva in colpa di aver trascurato Lydia.

Lei arrossì. "Zane," balbettò, e poi, vedendo l'espressione sul viso di lui, "So che si dice in giro che mi ha tradita e io pensavo che lo avesse fatto, ma cosa ho visto non era cosa pensavo di aver visto! Abbiamo parlato recentemente e....beh, proviamo ancora qualcosa l'uno per l'altra. Mi sento terribilmente in colpa, ma non puoi negare che questa sia stata una relazione piuttosto falsa da entrambe le parti."

"Non lo nego. Credo che sia per il meglio. E non prenderla nel modo sbagliato, ma stavo pensando di fare lo stesso."

"Non ti biasimo, Scorpius, sono solo felice che tutto questo sia stato reciproco e maturo."

Rimasero uno di fronte all'altra in un silenzio imbarazzato per un momento, poi lei gli diede un bacio sulla guancia.

"Mi sono divertita, Scorpius," disse, "ma sono contenta che abbiamo raggiunto una decisione. Ci vediamo dopo le vacanze!" E poi se ne andò gioisamente.

Scorpius pensò che avrebbe probabilmente dovuto avere il cuore spezzato, ma non sentiva niente, eccetto forse sollievo, e poi colpa per essere così sollevato che la sua ragazza lo aveva appena mollato.

Sorridendo un po', a dispetto di se stesso, si incamminò verso la Sala Grande per pranzo.

"Ehi, Rosie," disse, scivolando affianco a lei.

"Ciao," rispose lei distrattamente, dato che stava rileggendo il suo tema di Trasfigurazione, "Come stai?"

"Single," replicò lui casualmente, godendosi lo sguardo di confusione sul viso di lei. "Lydia mi ha lasciato." aggiunse.

Rose arrotolò la pergamena e lo guardò.

"Mi dispiace tanto, Scorpius."

"Davvero?" le chiese Scorpius, "A me no."

Rose sembrò ancora più confusa di prima. "Sei appena stato lasciato dalla tua ragazza e non ti dispiace?"

"Nah, neanche a lei. È per il meglio."

Rose sembrò speculare per un secondo, ma si limitò a bere un sorso di succo di zucca e rimase in silenzio.

"È davvero così!" urlò lui. "Non siamo mai stati veramente insieme e non ci importava...non era una relazione."

"È stupida ad averti mollato."

"No, non lo è, lo stavo per fare io comunque. In più, adesso mi hai tutto per te a Natale."

"Oh, cielo," disse Rose sarcasticamente, "Ed io che ero pronta a struggermi per te!"

Scorpius ridacchiò. "Volevo solo dirtelo prima che Cassandra la Tassorosso lo facesse, non ho nessun desiderio di essere maledetto da te. Inoltre, indovina?"

"Hmm?"

"Lydia e Zane stanno di nuovo insieme."

Rose lo fissò ad occhi spalancati. "Di già? Quanto è passato, tre minuti? Deve essere per forza un nuovo record."

"Non proprio, è questo il motivo per cui ha chiuso con me. Ha detto che entrambi avremmo preferito stare con altre persone."

"Oh, davvero?" esclamò Rose, "Tu con chi preferiresti stare?"

"Beh, lei pensa che noi due siamo innamorati, cosa che non c'entra niente, ma voleva ritornare con Zane." Le porse un fazzoletto così che potesse asciugare il succo di zucca che aveva sputato.

"Stronza," disse Rose, una volta che ebbe finito di tossire.

"Su, su, Rosie," la rimproverò Scorpius scherzosamente, "comportati bene con le altre streghe. La ragazza sa cosa vuole, non ne puoi fare una colpa. Ad ogni modo, adesso è tutto finito, ho pensato che ti sarebbe piaciuto saperlo."

Con questo, prese un biscotto e se ne andò discretamente dalla sala.