Confrontation

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Qualcuno stava piangendo.

Scorpius guardò Rose e sospirò.

"Vado io," borbottò lui, poiché era la seconda volta quella notte che trovavano un primino che piangeva per la nostalgia di casa.

"Ci vediamo dopo," concordò lei, superandolo e camminando per il corridoio.

Scorpius si girò, tornò indietro e seguendo il suono, arrivò alla seconda classe sulla sua sinistra.

"C'è qualcuno?" chiamò lui, bussando piano.

Il pianto si fermò subito

Aprì la porta ed entrò, con la bacchetta davanti a sé.

"C'è qualcuno qui?" chiese di nuovo.

La luce della sua bacchetta cadde su una figura rannicchiata in un angolo e lui si avvicinò lentamente.

Era una ragazzina, una ragazzina molto piccola. Aveva gli occhi rossi e le colava il naso.

"Ciao," disse a bassa voce lui, inginocchiandosi davanti a lei.

Quest'ultima non disse niente, si limitò a guardarlo con occhi spalancati e terrorizzati.

"Mi chiamo Scorpius," disse, tirando fuori un fazzoletto dalla tasca e sventolandolo di fronte a lei. Lei non fece neanche un movimento.

"Stai bene?" chiese e dopo un lungo momento, lei annuì.

"È molto tardi," disse lui e lei annuì di nuovo, con il labbro tremolante.

"Mi toglierai dei punti?" chiese lei con una voce piccola piccola.

Scorpius le sorrise. "Dipende dal motivo per cui sei fuori dopo il coprifuoco."

La ragazzina adesso stava piangendo apertamente. "Mi sono persa!" si lamentò lei, "Ero in biblioteca e ho perso la strada e... è tutto così opprimente!"

"Va tutto bene," la rassicurò Scorpius velocemente, asciugandole gli occhi, dato che lei non sembrava avere intenzione di farlo, "Se questo è il caso, allora stasera ti do solo un avvertimento. È passato solo un giorno dall'inizio della scuola e anche io mi perdevo, sai."

Il viso di lei si illuminò visibilmente. "Davvero?" gli chiese, "Ero così preoccupata che avrei perso dei punti e che tutti mi avrebbero odiata!"

Scorpius si alzò in piedi, con le ginocchia doloranti per essere state premute sul pavimento di pietra.

"Nessuno ti odierà," la rassicurò, aiutandola ad alzarsi. "Di che Casa sei? Ti riaccompagno io."

"Tassorosso," disse lei, soffiandosi il naso. "Mi chiamo Lucy."

"Scorpius," si presentò di nuovo lui, aprendo la porta per farla uscire.

"Sono del primo anno," disse lei.

"Lo avevo capito," disse lui, nascondendo un sorriso. Era davvero incredibilmente piccola. Rose era stata così piccola all'età di Lucy? Era passato davvero così tanto tempo?

"Di che Casa sei tu?" chiese Lucy, molto loquace adesso che sapeva che i suoi punti erano al sicuro.

"Grifondoro."

"Che anno?"

"Sesto."

Lucy sussultò e si girò con gli occhi spalancati. Adesso che non stava più singhiozzando, era carina: aveva capelli biondi e lisci ed occhi chiari. In effetti, pensò Scorpius sardonicamente, sarebbero potuti essere scambiati per fratello e sorella.

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora