Scorpius Malfoy and the Forbidden Flower

PROLOGO

(Buongiorno a tutti, sto rivedendo tutti i capitoli e facendo delle piccole modifiche, don't mind me!)

Da dove ogni storia inizia davvero?

Per scrivere delle proprie storie, dobbiamo anche essere parte di quelle degli altri, che vengono prima e dopo di noi.

La loro storia non inizia veramente sulla piattaforma del treno quella mattina di autunno. Era iniziata due decenni prima, con un diverso gruppo di studenti e una richiesta di amicizia rifiutata. Era iniziata ancora prima con i loro nonni, con gli sguardi freddi che erano passati tra i loro antenati. Era iniziato ancora prima con un orfano di nome Tom, e addirittura prima con i fondatori.

Per far si che la loro storia inizi come ha fatto, migliaia di anni avevano dovuto formare la storia precedente. Ma per amor di semplicitá, ci limitiamo a dire che la loro iniziò sulla piattaforma del treno nel momento in cui i loro sguardi si incrociarono e ora, tutte le altre storie, quelle importanti, diventano soltanto delle trame secondarie.

E così la loro avventura comincia.

Lui era la miniatura di suo padre, entrambi pallidi e con gli occhi d'argento, entrambi muniti di mantelli neri, ed entrambi stavano osservando sfacciatamente il gruppo mal vestito che si era riunito al lato opposto della piattaforma.

Lei, dall'altra parte, sembrava essere la perfetta unione dei suoi genitori. Aveva i capelli di sua madre ma colorati nel rosso vivace di suo padre, aveva il viso di sua madre ma punteggiato dagli occhi blu del padre e tutti e tre stavano fissando la piccola e isolata famiglia che li fissava di rimando.

E per un momento, i bambini incatenarono gli sguardi. Poi finì così velocemente come era iniziata.

Ma nonostante lei si fosse girata di nuovo verso la sua grande e agitata famiglia, Scorpius continuò a guardarli.

- La famiglia Weasley,- mormorò suo padre- ma suppongo che Ginny sia una Potter ora. Avrei dovuto sapere che il 'Trio d'Oro' sarebbe finito imparentato tra di loro.

C'era qualcosa simile alla gelosia nella sua voce.

- Padre,- cominciò Scorpius, non distogliendo lo sguardo dalla ragazza nuova- il nonno dice che...

- Non badare alle parole di tuo nonno-lo rimproverò Draco.

- Ma padre, loro non sono tra....

- Basta, Scorpius,- disse Astoria- ti abbiamo detto di non discutere di queste cose.

- Potter e io possiamo anche non essere mai andati d'accordo- gli disse Draco- ma mi ha salvato la vita molte volte. Anche Weasley e Granger.

Scorpius era piuttosto scioccato per quello che gli aveva detto il padre, soprattutto perchè Draco non aveva mai partecipato ai battibecchi su Potter che sembravano prendere parte ogni qual volta Lucius faceva visita e spesso usciva fuori dalla stanza, ma neanche aveva mai difeso il Prescelto o i suoi amici prima d'ora.

- Ascolta, Scorp,- disse Draco inginocchiandosi per trovarsi al suo livello- sará giá abbastanza difficile entrare ad Hogwarts con il cognome "Malfoy". Non siamo esattamente popolari, non in questi giorni. So cosa ti dice tuo nonno, ma non farti nemici. Non ti sto dicendo di diventare il migliore amico dei Weasley, ma almeno resta neutrale.

Il treno diede un ultimo fischio di avvertimento, e Draco si raddrizzò. Allungò la mano al figlio, che la strinse, tentando disperatamente di non sembrare terrorizzato.

- Buona fortuna, figliolo.- disse Draco, fermandosi un momento prima di abbassarsi improvvisamente e tirando il figlio in un abbraccio veloce e forte- Ti voglio bene.

- Scrivici quando ti sei sistemato- disse Astoria, abbracciando anch'essa il ragazzino.

- Ciao, mamma- mormorò Scorpius, poi si girò, scrollò le spalle e si diresse sul treno poco prima che iniziasse ad allontanarsi lentamente dalla stazione.

E quando lanciò un ultimo sguardo alla piattaforma, vide sua madre sorridergli affettuosamente e suo padre dargli un ultimo stoico cenno con il capo. Facevano gran contrasto con il chiassoso gruppo dei Weasley, che salutavano commossi i loro studenti mentre il treno si allontanava.

E improvvisamente, Scorpius Malfoy si sentì da solo nel mondo.