The Sorting Hat

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Se Scorpius aveva pensato che le occhiate sul treno erano spiacevoli, era veramente fuori strada, decise mentre stava in piedi con il resto degli studenti del primo anno fuori dalla Sala Grande. La maggior parte dei suoi compagni di classe stavano parlando in piccoli capannelli, girandosi spesso a fissarlo e spingendosi il più possibile contro le pareti. 

Anche Hagrid,che era venuto a prendere quelli del primo anno per il loro viaggio in barca attraverso il Lago Nero, gli lanciò uno sguardo maligno quando pensava che Scorpius si stesse prendendo cura di Orion. Una batosta resa ancora peggiore dal fatto che Hagrid aveva fatto sia a Rose che ad Albus un sorriso enorme e li aveva abbracciati con calore.

Almeno Rose e Albus erano ancora con lui. Lui aveva pensato che, come Rose aveva detto, era soltanto un viaggio in treno e che appena l'Hogwarts Express fosse arrivato alla stazione di Hogsmeade, i due l'avrebbero lasciato per andare a cercare i loro amici. Ma invece, erano entrambi saliti sulla barca con lui come se fossero amici da molto tempo. 

E ora stavano tutti aspettando davanti alla Sala Grande che lo smistamento iniziasse e Scorpius si sentiva nervoso come non lo era mai stato. Se gli studenti del primo anno lo odiavano, non sarebbe stato niente in confronto alle streghe e ai maghi più grandi e capaci, tutti ben consapevoli della storia della sua famiglia. Prese un respiro profondo per calmarsi e annuì a Rose, che stava blaterando su quello che era al momento il soffitto incantato della Sala Grande.

"Non mostrare emozioni", gli aveva detto suo padre la prima volta che, a Diagon Alley, erano stati quasi attaccati dal parente scontento di qualche vittima del Signore Oscuro. " Se pensano che a te non importi, ti lasceranno in pace."

Ma più tardi, quella notte, Scorpius aveva sentito Draco singhiozzare nella sua camera e la voce gentile e confortante di Astoria dire: "tu sei diverso".

Nonostante tutto, mantenere una distanza emotiva era saggio e tutti i Malfoy rimanevano stoici e distanti agli occhi della gente. Scorpius non avrebbe fatto diversamente.

E all'improvviso, il professor Paciock entrò attraverso la porta e iniziò a spiegare la procedura dello smistamento a chi si preoccupava ancora di ascoltare. Poi, per lo sconcerto di Scorpius, mise in fila gli studenti in ordine alfabetico, piazzandolo tra Lewis, Catherine e Metcomb, Phillip e separandolo da Rose e Albus.

Rose gli fece un sorriso incoraggiante mentre trotterellava verso la fine della fila per mettersi dietro Walters, Susan. Lui fu preso dal grande desiderio di andare con lei, nonostante sarebbe stata sicuramente smistata in Grifondoro, invece che Serpeverde. Almeno avrebbe conosciuto qualcuno. "Dimostra che sei diverso", gli aveva detto sul treno," perchè so che tu lo sei."

E mentre tutti marciavano nella Sala Grande, lui sfidò il silenzio pesante ripetendo quel mantra. " Io so che tu sei diverso." E poi era anche  la voce di sua madre che diceva "sei diverso" ancora e ancora. E Scorpius seppe che era vero. 

Suo padre era stato in Serpeverde, certo, ma era cresciuto, cambiato e aveva visto visto cose orribili. Il crudele ragazzo diciassettenne che aveva lasciato torturare i suoi compagni di classe davanti ai suoi stessi occhi, era stato rimpiazzato da un uomo più saggio, forte e determinato ad essere buono. Quello era l'uomo che Scorpius conosceva, quello era l'uomo che lo aveva generato e quell'uomo non era più un Serpeverde. 

E poco dopo Scorpius sbattè le palpebre in shock, perchè avevano chiamato il nome di Lewis, Catherine e la liscia e bruna coda di cavallo che era stato costretto ad osservare per tutto quel tempo stava rimbalzando fino allo sgabello e venne smistata in "TASSOROSSO!". Poi la voce del professor Paciock rimbombò chiamando "Malfoy, Scorpius", e le urla che venivano dal tavolo dei Tassorosso svanirono. Tutta la sala era immersa nel silenzio.

Scorpius ebbe il presentimento di star camminando verso la sua stessa morte. Lentamente, concentrandosi solo nel mettere un piede davanti all'altro e non sui bisbigli che attraversavano la sala, si avvicinò allo sgabello e ci si sedette sopra, sotto lo sguardo pieno di disapprovazione del professor Paciock. 

E poi il cappello fu sulla sua testa e lui sentì una voce mormorare nel suo orecchio," Un Malfoy, quindi. Non credevo che sareste tornati. So dove metterti, è meglio..."

Scorpius, temendo l'arrivo della prossima parola, si potè solo concentrare sulla voce di Rose che parlava nella sua testa "So che sei diverso." Il cappello si fermò un attimo, poi disse:"Diverso. Davvero? Non ci avrei mai creduto, ma ora che l'hai menzionato, vedo qualcosa... Non posso sapere la persona che diventerai, ma se sei sicuro, ti renderemo diverso." L'intera sala adesso lo stava fissando e lui ebbe la sensazione che furono abbastanza delusi quando il cappello, prima ancora di toccare la sua testa, invece di "SERPEVERDE!" urlò "GRIFONDORO!". 

Scorpius aveva pensato che fosse impossibile che la Sala Grande diventasse ancora più silenziosa, ma in qualche modo successe. Invece di essere accolto dalle urla di uno dei tavoli, Scorpius scivolò giù dallo sgabello in completo silenzio e andò, abbastanza meccanicamente, a prendere posto alla fine del tavolo dei Grifondoro. Una sua compagna del primo anno, Barnes, Julia, stava scivolando via, troppo lontano per essere interamente cortese. 

Il professor Paciock non aveva ancora chiamato il prossimo nome sulla lista e Scorpius lanciò uno sguardo verso il tavolo degli insegnanti. La Preside McGranitt sembrava abbastanza scioccata, il resto degli insegnanti sembravano come se fossero stati pietrificati. Il professor Paciock, ancora stringendo la pergamena nella sua mano, aveva un piccolo e incredulo sorriso sulle labbra. Infatti lui era, come Scorpius ricordò in seguito, il direttore della Casa di Grifondoro. 

Poi un piccolo applauso, che proveniva dalla fila di quelli che ancora non erano stati smistati, ruppe il silenzio e Scorpius scandagliò la fila di visi, tutti fissi su di lui, passò oltre Albus, che aveva la faccia di uno che era appena stato colpito da un bolide, fino alla fine della fila dove Weasley, Rose stava applaudendo allegramente.

Fu come se l'applauso di Rose avesse spezzato un incantesimo e la sala improvvisamente riprese vita. Il tavolo di Grifondoro stava urlando, se non selvaggiamente, almeno rispettosamente e il professor Paciock cercò di trattenere un sorriso mentre urlava "Metcomb, Phillip." che fu smistato in "CORVONERO!"

Scorpius, intanto, ancora non riusciva a crederci. Guardò verso i Serpeverde, dove era sicuro che sarebbe finito, e poi verso il lungo tavolo vestito di rosso dei Grifondoro che stava improvvisamente ruggendo così forte che Scorpius girò la testa per vedere chi lo stava raggiungendo e vide Albus camminare verso di lui. 

- Forse Rose ha ragione- urlò sopra la cacofonia quando si sedette affianco a Scorpius- Forse sei davvero diverso!

E poi, finalmente, Scorpius rise. 

Fu solo dopo, quando i nuovi Grifondoro, inclusa naturalmente Rose, stavano seguendo il loro prefetto fino alla Torre di Grifondoro, che Scorpius realizzò che aveva ancora davanti a se il compito più arduo.

Dirlo ai suoi genitori. 

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora