Introductions

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Erano passati tre mesi dall'ultima volta che li aveva visti. Si erano scambiati lettere, certo, anche un invito a casa, ma erano passati ben tre mesi da quando li aveva effettivamente incontrati. Era assolutamente convinto che, nonostante l'estate bellissima che aveva passato, non avrebbe potuto aspettare un minuto di più. Stata praticamente, effettivamente, letteralmente saltellando per la gioia e l'attesa.

- Scorpius- disse suo padre, gettandogli un'occhiata attraverso lo specchietto della macchina babbana che avevano preso per arrivare alla stazione- non importa quanto saltellerai, io non guiderò più veloce.

- Ad essere onesta- concordò sua madre, con voce leggermente canzonatoria- penso che dovresti almeno fingere di essere triste di lasciarci per un anno intero!

- Io sono triste- protestò Scorpius, cercando disperatamente di fermare le sue ginocchia ballerine- ma sono stato con voi tutta l'estate in Italia. Sono solo...

- Felice di vedere i tuoi amici?- finì sua madre per lui.- Ti capiamo.

Un viaggio non era mai sembrato così lungo.

Finalmente, FINALMENTE, arrivano alla stazione. Scorpius pensò davvero che il padre avesse guidato così piano solo per tormentarlo. Prima ancora che Draco parcheggiasse la macchina, Scorpius si era tolto la cintura, aveva spalancato la portiera ed era corso sul retro della macchina.

- Devo per caso aprire il bagagliaio, Scorpius?- disse secco il padre dal sedile dell'autista- Non importa quanto tu voglia il tuo baule, non puoi averlo finchè io non lo decido.

Sua madre stava ridendo, aprendo la porta e camminando per la strada con grazia.

- Non tormentare il ragazzo, Draco.- disse lei, ma lanciò lo stesso a Scorpius uno sguardo ammonitore.

Il bagaglio scattò, Scorpius afferrò i suoi bagagli ed era già al centro della stazione, quando sentì il padre chiamarlo.- Dimentichi qualcosa?

Scorpius si aspettava che lui volesse intendere che avrebbe dovuto aspettare i suoi genitori, ma quando si girò per farlo, vide il padre alzare la gabbia di Orion, facendogli l'occhiolino.

- Oh- disse lui, senza fiato mentre si precipitava a prendere la gabbia- grazie, papà.

- Rallenta, Scorpius- gli disse sua madre- Arriverai lì in tempo.

Mentre camminavano verso la stazione però, "in tempo" non sembrava neanche lontanamente abbastanza.

Ma arrivarono al binario Nove e Tre Quarti, la terra promessa, e poi si spinsero tutti attraverso la barriera e anche se Scorpius non li vedeva ancora, la vista dei colori della scuola e del vapore fluttuante che fuoriusciva dal treno per Hogwarts lo calmarono comunque.

- Forse dovremmo salutarci qui- disse Draco, rigidamente. Ovviamente, l'idea di incontrare l'intero clan Weasley-Potter non lo metteva veramente a suo agio.

- Non dire sciocchezze- gli disse Astoria- dobbiamo incontrare i suoi amici e i loro genitori.

- Li conosco giá, i loro genitori- sibilò lui, così a bassa voce che Scorpius riuscì a malapena ad udirlo- Dubito altamente che mi darebbero il benvenuto a braccia aperte.

- Non puoi saperlo- disse Astoria, prendendogli la mano e facendogli un sorriso incoraggiante.- Magari tutto ciò di cui si ha bisogno è una mano tesa in amicizia.

Parlò con un tono che non avrebbe tollerato discussioni. Lei gli strinse la mano e lo guidò tra la folla di maghi e streghe.

Poi, improvvisamente, Scorpius li vide attraversare la gente e nessuna vista fu mai più gradita.

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora