"Un altro po' di crostata, Scorp?"
La guardò attraverso il tavolo, gli occhi che si incrociavano.
"No, grazie," mormorò.
Lei mantenne il suo sguardo per un momento e ancora una volta, lui sentì quella strana, pulsante elettricità tra di loro. Lei arrossì e distolse lo sguardo, offrendo il dolce a James.
Ripensando al passato, sembrava come se lui potesse sempre ricordare quella sensazione, quella scossa quando si toccavano, quel brivido ogni qual volta si guardavano.
Ma questa era la prima volta— no, la seconda— in cui era sicuro che l'avesse sentito anche lei.
La prima volta era stata diverse settimane prima, il pomeriggio della battaglia di palle di neve, quando era corsa da lui con così tanta eccitazione di aver battuto la squadra di Al, da buttare tutti e due a terra nella neve. Ma invece di rialzarsi subito, era rimasta lì, su di lui, a fissarlo con quei grandi occhi celesti, respirando velocemente, con la bocca a pochi centimetri dalla sua, che si avvicinava pianissimo sempre di più...e poi, ovviamente, Al era spuntato dietro di loro e aveva spinto le loro teste nella neve, rovinando perfettamente il momento, e la battaglia era ricominciata. Ma era successo qualcosa lì, in quel momento perfetto, qualcosa che anche lei aveva sentito. Ne era sicuro.
Le lanciò un'occhiata da sopra il suo piatto di crostata alla melassa mezza mangiata. Lei lo stava guardando. Entrambi distolsero velocemente lo sguardo.
"Siamo così felici di averti con noi per le vacanze di Natale, Scorpius!" esclamò la signora Weasley. "È un peccato che i tuoi genitori debbano stare in Bulgaria per le vacanze, ma siamo comunque felici che ti sia unito a noi. Altra torta?"
"No, grazie," rispose Scorpius, portando la sua attenzione sulla donna, "E grazie per avermi ospitato. Non so dove altro sarei potuto andare."
"Non dirlo neanche, caro," disse la signora Weasley. "Dopotutto, sei praticamente di famiglia!" Gli lanciò uno sguardo significativo e lui sentì il viso diventargli bollente. "E amiamo avere con noi tutta la famiglia per il Natale!" finì casualmente.
Infatti, tutte le molte generazioni di Weasley si erano riunite, e Scorpius era francamente sorpreso che la Tana non fosse scoppiata ancora, specialmente considerando che ce n'erano sempre di più ogni anno.
C'errano Bill e Fleur e persino Gabrielle e il suo marito francese, che sembrava parlare solo con lei e con nessun altro, che coccolavano la loro nuova nipotina, Cecelia, mentre Teddy e Victorie guardavano orgogliosi. C'era Charlie, impegnato in una profonda conversazione con Louis sulla Romania mentre Dominique si limava le unghie e chiacchierava con zia Audrey. George e Angelina stavano discutendo tranquillamente con Ginny ed Hugo sulle manovre da Quidditch più appropriate, mentre Fred e Roxanne giocavano a Spara Schiocco nella stanza accanto con Albus e Lily, che era appoggiata alle gambe di Avery. Hermione sembrava essere intrappolata in una conversazione con Percy sul Ministero e stava lanciando occhiate accusatorie a Ron, il quale faceva finta di non notarle mentre si riempiva la bocca di crostata. James stava parlando con suo padre, stringendo con forza la mano di Kate, su cui scintillava un anello con diamante, che faceva esclamare di gioia la signora Weasley di tanto in tanto. E Rose, ovviamente, era dall'altra parte del tavolo, evitando il suo sguardo.
La piccola stanza era davvero piena.
I piatti stavano iniziando a mettersi apposto da soli, incluso quello di Ron, che ancora aveva dentro la crostata, e lui emise un suono di protesta. Tutti gli altri, però, sembravano prenderlo come il segno di spostarsi nel salotto per scambiarsi i regali.
Scorpius era stato presente al rituale di regalare i maglioni Weasley ormai da diversi anni ed era proprio una bella procedura. La signora Weasley cominciò da suo marito e poi Bill e Fleur, Charlie, George ed Angelina, Ron ed Hermione e Harry e Ginny, e poi distribuì i maglioni ai suoi nipoti, i più grandi per primi. Scorpius immaginava che Cecelia sarebbe stata l'ultima, essendo parte della nuova generazione.
Albus, seduto affianco a lui, sospirò pesantemente. "Ci mette sempre un'eternità," borbottò.
Harry gli lanciò uno sguardo di avvertimento attraverso la stanza, come se avesse sentito il figlio, e Albus abbassò il capo in segno di scuse. "Ma è davvero importante per la nonna," recitò doverosamente.
Scorpius sorrise e fece finta di essere molto impegnato a guardare Fleur, che esclamava di gioia per il suo maglione di una sfumatura di rosa lurido. Molly le sorrise felicemente, ma appena si girò verso Charlie, Fleur fece una smorfia a suo marito e Bill cercò di trattenere le risate.
"Ehi," disse James, rientrando nella stanza con due Burrobirre fresche, dandone una a Kate, e sedendosi nell'unico spazio libero sul pavimento. "Come va il settimo anno?"
"Eh," rispose Scorpius evasivamente, "è una grande fatica."
"Già," concordò James al ricordo. "I bei vecchi tempi. Non mi mancano per niente. E grazie a Merlino zio George mi ha reso partner del suo negozio, faccio più soldi di quei deficienti che hanno iniziato a lavorare al Ministero."
Kate sospirò. "Fai sicuramente più soldi di me."
"Non importa," replicò James affettuosamente, prendendole la mano.
"A proposito, congratulazioni," disse Scorpius, "Sono davvero felice per entrambi."
"Grazie," sorrise Kate. "Sono un po' preoccupata che sia troppo presto, ma...."
"Quando sei sicuro, perché aspettare?" finì James. "Entrambi siamo messi piuttosto bene, quindi quello non è un problema."
"Siete fortunati," disse Scorpius, "a vivere la bella vita mentre io mi devo occupare di quegli idioti che chiamano prefetti."
Kate fece un sorrisetto. "Visto? Anche voi eravate proprio un bel paio di maniche."
"Già," sospirò Scorpius, "Scusa per aver pensato...beh, per non esserti stato più riconoscente."
"Nessun problema," lo rassicurò lei, "Ma che pensavi esattamente?"
La signora Weasley arrivò con un trambusto nella stanza. "Ecco il tuo maglione, James caro. E uno per te, Kate!" Kate lo prese, sembrando sorpresa e dimenticandosi completamente di Scorpius, cosa per cui lui era molto grato.
La signora Weasley diede un pacco a Rose e poi andò dall'altra parte della stanza, portando quello di Albus.
"Grazie, nonna," disse lui debolmente, prendendolo.
"Ed ecco a te, Scorpius, caro," disse la signora Weasley, infilandogli un pacco nelle mani. Scorpius era sbalordito. Non aveva mai ricevuto un maglione Weasley, né se n'era mai aspettato uno.
"Signora Weasley," balbettò, "non dovevate, cioè, voi—"
"Non preoccuparti, caro!" esclamò affettuosamente, "Come ho detto, sei praticamente di famiglia!"
"Grazie," balbettò lui mentre lei si affrettava ad andare a prenderei maglioni di Hugo e Lily.
Albus gli diede una gomitata e sorrise, Rose invece si era tutta illuminata, stringendo il suo maglione bianco, con su ricamata una 'R' maiuscola.
Albus stava scartando il suo maglione verde foresta, scrollando il capo alla vista della lettera 'A'.
"Come se non mi ricordassi il mio nome," borbottò. "O forse diventerò molto confuso e andrò in giro a credere di essere zia Angelina. Beh, dai, Scorp, apri il tuo!"
Scorpius scartò il pacco lentamente, volendo assaporare il momento. Il maglione era di un profondo rosso sangue. Lo aprì, aspettandosi di vedere una 'S' ricamata davanti, ma invece, c'era una grande leone dorato, con la bocca aperta, ruggente.
"Harry mi ha detto del tuo Patronus," disse la signora Weasley, incrociando il suo sguardo, "Spero che non sia troppo."
"No, è perfetto!" esclamò Scorpius, "Lo adoro!"
"Beh," disse Ron mestamente, con le mani occupate dal suo maglione color magenta, "Nessuno potrà più dire che non appartieni a Grifondoro, con un maglione del genere."
"Ti piace davvero?" chiese Albus, costernato.
"Sì," rispose Scorpius. Sembrava incapace di smettere di sorridere. "È assolutamente perfetto."
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Scorpius Malfoy and the Forbidden Flower
FanfictionScorpius Malfoy, secondo suo nonno deve essere il perfetto Malfoy e naturalmente il perfetto Serpeverde. Ma cosa succederebbe se fosse invece smistato a Grifondoro? E soprattutto cosa succederebbe se diventasse amico di un Potter? E se si innamorass...