Scorpius guardò il calderone pieno di un liquido perlato con anticipazione.
"Hai paura?" chiese a Rose.
"Certo che no," rispose lei, "Perché dovrei aver paura?" Ma la voce le tremava e il viso era pallido.
"Beh," disse lui ragionevolmente, "ci dice molto su noi stessi."
La campanella suonò, interrompendo Rose che stava per parlare, e la professoressa Chase entrò bruscamente.
"Immagino che abbiate sentito voci su cosa studieremo oggi," disse senza preamboli, "Ma qualcuno sa dirmi cosa ci sia nel calderone di fronte a voi?"
La mano di Rose scattò in aria come al solito, ma questa volta fu battuta da Scorpius.
"Signor Malfoy?"
"È Amortentia, professoressa." disse lui, fissando il calderone.
"Precisamente. Cinque punti a Grifondoro. E cosa fa? Signorina Weasley?"
"È una pozione d'amore," disse Rose un po' senza fiato, allungando il collo per guardare all'interno del calderone, "Ispira una sorta di ossessione in colui che la beve. Ma il suo fumo ha un diverso odore per ognuno e ognuno sente ciò che trova più attraente."
"Bene, Weasley," disse la professoressa, "Altri cinque punti. Ora, faremo dell'Amortentia nella prossima lezione, ma é una sensazione un po' strana la prima volta, quindi volevo che ne sentiste l'odore prima di prepararla, così non sarete distratti." Si avvicinò al banco sulla sinistra e avvertì, "Per favore, fate attenzione, anche solo l'odore può essere intossicante. Soltanto annusate piccole."
Rose fissò il calderone. "Vorresti annusare?" chiese a lui.
"Potresti provarlo prima tu."
"Mamma ha sentito papà nella sua. Quindi se sento l'odore di qualcuno qui dentro che non conosco, e poi un giorno ne sentirò l'odore, significa che sono innamorata di lui? E se sento l'odore di qualcuno che conosco, qualcuno che magari non mi piace?"
"Pensi troppo, Rosie," sospirò Scorpius, "È solo un indicatore. E tecnicamente, non è neanche un indicatore di vero amore, solo di attrazione. Potresti sentire l'odore di qualcuno qui dentro che odi, ma che trovi attraente nell'aspetto fisico, immagino."
"Non credo che funzioni così," mormorò lei.
"Qualche problema?" chiese la professoressa Chase, passando.
"No, professoressa. "dissero in coro, castigati di essere stati beccati a parlare.
"Allora?" continuò Scorpius, appena la professoressa se ne fu andata.
Rose prese un profondo respiro e si avvicinò. "No," disse all'improvviso, allontanandosi di nuovo, "Vai prima tu."
Scorpius la guardò con fare speculativo. Il fumo a spirale che usciva dal calderone le stava facendo arrossire le guance e i boccoli che aveva legato in uno chignon si stavano rapidamente liberando. "Di cosa sei così spaventata?" le chiese.
Lei rise nervosamente. "Ho solo paura di scoprire qualcosa che non voglio sapere. Sbrigati, fallo prima che la professoressa ritorni, ci sta già guardando sospettosamente."
Scorpius alzò gli occhi al cielo e si chinò, inalando profondamente.
La pozione era la cosa più deliziosa che avesse mai annusato. Si chinò ancora di più e prese un altro respiro, chiudendo gli occhi. Era dolce e caloroso e non avrebbe mai voluto allontanarsene.
"Scorp?" La mano di Rose era sulla sua spalla, tirandolo indietro, e lui lo fece malvolentieri. "Stai bene?" gli chiese preoccupata.
"Sì, certo. Scusa, mi ero...distratto."
"La professoressa ci aveva avvertiti." disse lei, poi "Che odore hai sentito?" gli chiese.
"È il tuo turno," esclamò lui velocemente.
Lei gli lanciò un'occhiata e si chinò, annusando timidamente. Gli occhi le si spalancarono per la sorpresa e poi si chiusero, mentre lei si avvicinava ancora di più verso il calderone e inalava profondamente.
"Rose," mormorò Scorpius, prendendole il polso e tirandola gentilmente.
"Scusa," disse piano lei, gli occhi ancora chiusi.
Li aprì all'improvviso e li incrociò con quelli di lui. Rabbrividì. "Oh, Merlino," sussurrò, perdendo quasi l'equilibrio. Era così pallida che le lentiggini solitamente chiare che le coprivano il ponte del naso, adesso risaltavano.
"Stai bene, Rosie?" le chiese, stringendole di più il braccio.
"Sto bene," borbottò lei, non reggendosi ancora bene sui piedi.
"D'accordo," esclamò la professoressa, battendo le mani, "Come ho detto, la prepareremo la prossima settimana. Vorrei che faceste un tema sull'Amortentia, sui suoi usi e la vostra personale esperienza."
Scorpius aiutò Rose a stare in piedi.
"Sto bene," disse lei scrollandolo di dosso e stringendo la borsa al petto, "Andiamo a pranzo e basta."
"Se sei sicura," mormorò lui, seguendola fuori dall'aula.
Camminarono in silenzio per la maggior parte della strada verso la Sala Grande.
"Scorpius," disse lei all'improvviso, continuando a camminare velocemente, "qual è il tuo frutto preferito?"
"Ah...scusami?"
"Il tuo frutto preferito," ripeté lei impazientemente, "È il limone, vero?"
"Um...sì. Ma se lo sapevi già, perché l'hai chiesto?"
Lei arrossì ma non rispose, limitandosi a portarlo al tavolo dei Grifondoro, dove erano seduti Albus ed Elsie.
"Non riesco a credere che oggi hai saltato Pozioni, Albus Severus Potter!" sbottò Rose, sedendosi affianco a lui.
"Non avevo finito i compiti," borbottò lui imbarazzato, evitando la sguardo di disapprovazione di Elsie, "Perché, che avete fatto?"
"L'Amortentia," rispose Scorpius, dato che Rose non sembrava incline a farlo, "O piuttosto, l'abbiamo solo annusata. La prepareremo la prossima settimana."
"Huh," disse Albus, "che odore hai sentito?"
"Ti ricordi," iniziò Rose, invece di rispondere, "quando sei andato a prendere l'albero di Natale quest'anno, insieme a Scorpius e James?"
"Sì," rispose Albus, "Perché, hai sentito me nel calderone?"
"Non essere stupido," sbottò Rose, "stavo solo pensando.... a quando nonna ti ha urlato contro perché sei ritornato odorando come una pineta intera e il marito di zia Gabrielle è allergico al pino."
"Quindi....hai sentito l'odore del marito di zia Gabrielle?"
Rose gli diede un pugno sul braccio. "Davvero, sei così idiota. Certo che non ho sentito l'odore di un quarantenne. Ed è importante ricordare che l'Amortentia non indica necessariamente il vero amore. Ha solo l'odore di cosa trovi attraente."
"Vedi, non avevo bisogno di venire a lezione, mi hai appena detto tutto tu," disse Albus, prendendo un sorso di succo. "È uscita pazza," mormorò a Scorpius quando Rose era girata di spalle.
Elsie gli diede una gomitata nello stomaco. "Che brutta cosa da dire," lo rimproverò, "È meglio che vada, ho Erbologia, devo arrivare fino alla serra. Arrivederci!" Li salutò con la mano e uscì dalla Sala Grande.
"Okay, seriamente," disse Albus dopo che se ne fu andata, "Che odore avete sentito?"
"È un cosa privata," disse Rose, "E non te lo direi comunque, ti stai comportando da idiota completo."
Albus borbottò qualcosa di terribilmente sgarbato tra i denti e seguì Elsie.
"Dovremmo andare anche noi," disse Rose, prima che Scorpius potesse parlare, "C'è Trasfigurazione."
E prima che le potesse urlare di aspettarlo, lei era svanita nella folla.
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Scorpius Malfoy and the Forbidden Flower
FanfictionScorpius Malfoy, secondo suo nonno deve essere il perfetto Malfoy e naturalmente il perfetto Serpeverde. Ma cosa succederebbe se fosse invece smistato a Grifondoro? E soprattutto cosa succederebbe se diventasse amico di un Potter? E se si innamorass...