Fatherly Advice

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Un debole colpo risuonò alla porta.

"Avanti," disse Scorpius distrattamente, esaminando l'orlo di un altro dei sui abiti scolastici e poi lanciandolo nel suo bagaglio quasi pieno.

"Scorpius?" La voce di suo provenne dalla porta, "La tua passaporta partirà tra quindici minuti."

"Sì, lo so. Sto solo provando a trovare l'uniforme con il buco nell'orlo così non la porto a scuola." Prese in mano un'altra uniforme, controllò l'orlo e la gettò nel suo bagaglio.

"Pensi di piegarle, quelle?" gli chiese suo padre sarcasticamente.

"Cosa?" Scorpius alzò gli occhi. "Oh, giusto." Puntò pigramente la bacchetta contro il suo bagaglio e i vestiti fluttuarono fuori, si piegarono ordinatamente da soli e si posizionarono di nuovo dentro.

"Scorpius," disse suo padre di nuovo, chiaramente infastidito dalla sua mancanza di attenzione. "Volevo parlarti prima che tu andassi di nuovo alla Tana."

Scorpius alzò lo sguardo dalla sua ultima uniforme— quello con il buco, ovviamente— e disse con cautela, "Di cosa?"

"Non hai idea di quanto ti invidi," disse a bassa voce Draco, avvicinandosi alla finestra e guardando il canale veneziano.

Scorpius, il quale sapeva che suo padre spesso iniziava aneddoti da problemi che sembravano non avere nessuna relazione, ascoltò educatamente, muovendo la bacchetta contro una fila di maglioni, che subito dopo si piegarono da soli e andarono a posarsi nel suo bagaglio.

"Sei cresciuto in un mondo privo di paura," continuò Draco, "e sei straordinariamente fortunato per questo."

Scorpius aggiunse l'ultimo oggetto, una pila di fazzoletti appena lavati, al suo bagaglio, che si chiuse con un botto, e si avvicinò a suo padre.

"Ma in un certo qual modo, ti trovi svantaggiato."

Scorpius si girò per guardare in viso suo padre e si accorse con un sussulto quanto simili fossero. Era cresciuto ed era diventato della stessa altezza e statura del padre e l'immagine di loro due in piedi davanti alla finestra, entrambi vestiti di nero, entrambi alti, magri e biondi, era piuttosto curiosa. Era come guardarsi allo specchio, pensò Scorpius, sebbene uno specchio che ti mostrava te stesso venti anni nel futuro.

"Vivere nella paura eterna," continuò Draco, "fa in modo che uno viva la propria vita al massimo. Ti ho mai detto come ho conosciuto tua madre?"

Scorpius raggrinzì il naso, cercando nella sua mente una storia che aveva sentito dieci anni prima. "No," disse alla fine.

"Credi nell'amore a prima vista?"

Scorpius pensò al viso di Albus il primo giorno che aveva incontrato Elsie e ridacchiò. "Sì," disse fermamente.

Draco sorrise dolcemente, perso nei ricordi.

"Tua zia Daphne era una mia compagna di classe," disse, "non una con cui ero particolarmente in confidenza, ma avevamo un amico in comune che organizzò una festa qualche anno dopo la fine della guerra. Daphne venne e portò con sé sua sorella minore."

Scorpius immaginò suo padre a quell'età, molto simile a come era lui al momento, vedere sua madre per la prima volta, tutta liquidi occhi neri e riccioli morbidi.

"Ero incantato," disse Draco. "Davvero, per un attimo mi ero domandato se mi avessero fatto un incantesimo. Ma anche dopo aver saputo che era davvero amore, quasi non feci niente. Chi avrebbe potuto amare me, dopo tutto, il più grande cattivo del giorno?"

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora