Prefects

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"È così eccitante!" strillò Rose verso di lei oltre il suo piatto di toast e uova a colazione la mattina dopo, fin troppo presto per essere solo lontanamente così felice come lo era lei al momento.

"Scusa?" chiese Scorpius confuso oltre la sua tazza di cioccolata, sbattendo forte le palpebre per far andare via gli ultimi rimasugli di sonno.

"Che siamo entrambi prefetti!" esclamò lei, strappando un pezzo di toast in due e infilandoselo intero in bocca.

"Rose," la rimproverò sua madre, "che ne dici di masticare il cibo?"

"Scusa, mamma," mormorò lei con la bocca piena, poi ingoiò e si girò, all'improvviso ansiosa, verso Scorpius. "Aspetta," disse preoccupata, "tu sei un prefetto, vero?"

"Ti ho già detto che lo sono," le ricordò, ripensando alla sua felicità quando il piccolo distintivo era caduto nella sua mano appena aperta l'annuale lettera di Hogwarts.

"Bene," disse lei, di nuovo allegra, "Beh, non è eccitante?"

Lui borbottò un sì, posando la testa sulle braccia e chiudendo gli occhi.

"Perché poi sei così stanco?" la sentì vagamente chiedere.

'Perché sono stato sveglio per ore a discutere di te e del nostro presupposto amore con tuo padre la scorsa notte', pensò.

"Perché il tuo adorabile cugino ha l'abitudine di condividere i suoi sogni con noi, attraverso una cronaca molto rumorosa."

"Parli di me?" chiese Albus gioiosamente, saltellando in cucina e prendendo un pezzo di toast.

"Sì, parlo di te, idiota. E sappi che ti odio per aver tranquillamente dormito la scorsa notte mentre mi hai condannato ad una notte ad ascoltare le tue urla contro i draghi che stavi apparentemente combattendo nella tua testa."

"Ehi, quei draghi erano spaventosi! Dovevo prendere l'uovo d'oro!"

"Albus," rimarcò Rose secca, "non è nemmeno un sogno originale. Ti stai solo ricordando le storie che tuo padre ti ha raccontato sul Torneo Tremaghi e ti stai mettendo al suo posto."

"È comunque terrificante!" disse Albus sulla difensiva e poi si girò verso Scorpius, "Da quando è stata nominata prefetto, è insopportabile. Pensa sempre di avere ragione."

"Già, noi prefetti tendiamo a fare così."

Albus gemette. "Aw, maledizione, anche tu?" chiese, per poi ricevere un forte "Attento a come parli, Albus!" da parte di sua zia Hermione, che stava muovendo la bacchetta contro i piatti nel lavandino.

"Scusa," disse alla schiena della zia, "ma adesso non ci si potrà proprio divertire con voi due, senza che mi mandiate dalla preside e mi togliate punti!"

"Perché non vai a commiserarti da tuo padre?" suggerì Hermione, infilando la bacchetta in tasca e camminando fuori dalla stanza per andare ad unirsi agli adulti in giardino.

"Magari ti dovresti comportare bene," disse Rose, seguendo sua madre fuori dalla cucina, "o potresti sempre provare con la corruzione!"

Scorpius si limitò ad alzare le sopracciglia verso Albus, che continuò a borbottare: "So che sei il secondo della classe, dopo Rose e hai un record virtualmente senza macchia e tutti gli insegnanti ti adorano...oh, lascia stare. Ecco perché hanno scelto te."

Si alzò e spinse via il piatto con il toast, imbronciato.

"Odio avere dei prefetti per amici."

Essere un prefetto si rivelò non essere poi così divertente.

Oltre a perdere l'intero viaggio nel treno verso Hogwarts, cosa che alla fine non fu una grande perdita dato che Albus passò tutto il tempo a tenere il broncio insieme ad Elsie in un diverso scompartimento del loro solito, le ronde notturne ritagliavano una grande parte delle loro serate.

Scorpius Malfoy and the Forbidden FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora