Unbreak My Heart || Cameron Dallas

Capitolo 42 - È l'ora di andare avanti

Meredith

Proprio in questo momento, la portiera si apre ed esce...
Ed esce Cameron.
Quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva.

«Cosa?»

In effetti me lo dovevo aspettare.
Lui esce dall'auto per poi richiudere la portiera.
Resto ancora più a bocca aperta quando lo vedo: sembra di buon umore, non sta sorridendo ma emette una aurea di vibrazioni positive, cosa che non era mai successo prima d'ora.

Solo ora mi accorgo che Wesley lo sta già raggiungendo mentre io sono ancora ferma, in piedi, imbambolata.
Vedo Cameron che fa il giro dell'auto per poi aprire l'altra portiera, dove esce Tiffany.

Questa me l'aspettavo, d'altronde lei è sempre con lui.
Esito un attimo ma alla fine, decido di raggiungere Wes.

«Non me l'aspettavo.» gli dico.

Beh, non avevo mai visto Cameron andare in giro con quell'auto.

«È nuova?» chiedo di conseguenza.

Voglio dire, l'Audi brilla più del mio futuro.

«Se non sbaglio ce l'ha da poco più di un anno e mezzo.» mi risponde lui.

«Ah, non l'avevo mai vista.»

Sorprendentemente vedo Tiffany che saluta Cameron abbracciandolo per poi allontanarsi e raggiungere altre ragazze.

«Beh, è perché sua madre glielo aveva sequestrata, anche se quell'auto se l'è comprata lui da solo.» mi spiega e io rimango a bocca aperta.

Cosa?
Da solo?
Quell'auto costa una fortuna!

«Come?» chiedo d'istinto.

«Ehh...» borbotta mentre si gratta la nuca, ridendo nervosamente.
«Fatto sta non era molto contenta che Cameron mandasse a casa a palate le multe per eccessi di velocità e così via, quindi un giorno non ce la più fatta. Eppure sua madre sa solo una minima parte di quello che lui combina con quella auto.» mi dice ridendo, senza rispondere alla domanda precedente che gli avevo fatto.

Di nuovo, io capisco ben poco a cosa si riferisce con l'ultima frase che ha pronunciato.
Cos'è che dovrebbe fare con quell'auto?

«Sei mesi senza la sua Audi, dovevi vederlo all'inizio quanto era incazzato, non me lo scorderò mai.»
«Ma a quanto pare, sei mesi sono finalmente passati.» aggiunge e prima che possa chiedergli qualcos'altro, ci ritroviamo già di fronte a Cameron.

«Amico, finalmente il giorno che hai tanto aspettato è arrivato!» gli dice dandoli una pacca sulla spalla, ridendo.

Wesley lo saluta come fa sempre mentre io mi limito solamente a guardarlo.
È strano vederlo dato che l'ultima volta che ci siamo visti l'uno di fronte all'altro è stato una settimana fa, quando ho scoperto che mi aveva usata per i suoi giochetti.

Lui mi lancia una breve occhiata senza dire nulla, per poi ritornare a guardare Wes.

«Già, finalmente ho indietro la mia bimba. E questa volta, col diavolo me la ma rifaccio sequestrare.» afferma mentre ci dirigiamo verso l'entrata della scuola.

Resto accanto a Wes, ho intenzione di restare il più lontana possibile da Cameron.
Le cose che penso di lui non cambiano.

«Domani è sabato. Sei libero la sera?» gli chiede dopo un po' e il mio migliore amico gli fa un sorriso complice.

«È quello che sto pensando io?»

«Sì.»

«Ci sto eccome!» esclama.