Capitolo 21 - New York!

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Meredith

«Che è tutto questo interesse, eh?» mi chiede, inarcando un sopracciglio.

Che ha detto?

«Interesse? Ma dove?» chiedo e mi giro verso la parte di Emilio giusto per non dover guardare l'idiota in faccia.

Intanto, il biondo dagli occhi azzurri si è messo a guardare fuori dal finestrino e sembra abbastanza pensieroso.
Sto per parlargli ma Cameron mi precede.

«Fortunatamente è di Los Angeles.» mi dice con una faccia proprio da tirare a sberle.

«Non mi interessa.» sbotto, alzando gli occhi al cielo.

«Sicura?» mi chiede lui, scutandomi attentamente.

Ma che vuole?

«Perché mi dovrebbe interessare?» gli chiedo e mi rigiro verso Emilio, dandogli nuovamente le spalle.

Appoggio la testa sulla sua spalla, lui si volta e mi guarda teneramente, anche se lo trovo un po' perso mentre Cameron rimane in silenzio, stranamente. 
Apposto, almeno si è zittito.

«È tutto okay?» sussurro a Emilio.

«Sì, sì.» mi risponde.

[...]

In queste ore, non è successo niente di così particolare, a parte per il fatto che Cameron si è alzato spesso, tsk.
Emilio invece, si è addormento da un pezzo ed è carinissimo, lo ammetto.

Penso che dormirò un po' anch'io, manca ancora un ora e mezza circa per arrivare a New York.

[...]

Sento bussare alla porta.

«Avanti.» dico.

La porta si apre e non appena vedo Cameron, un sorriso compare sulle mie labbra.
Lui senza dire niente avanza verso di me mentre il mio cuore incomincia ad accelerare.

Quando è di fronte a me, mi prende per la vita e mi stringe e sé, per poi sorridermi e guardare le mie labbra.
Io appoggio le mani dietro alla sua nuca e annullo da distanza che ci separa, dando vita a un dolce bacio.
Dio, le sue labbra sono così morbide.

Poco dopo, finiamo distesi sul letto e mi ritrovo sotto di lui, senza rompere il contatto.

«Ti amo, Meredith.» mi sussurra all'orecchio e incomincia a lasciare dei piccoli baci umidi lungo il mio collo, provocandomi una scia di brividi per tutto il corpo.

«Ti amo anch'io, Cameron...» ansimo e dopodiché, i nostri vestiti si posano a terra.

Si rimette sopra di me e mi dice qualcosa mentre mi guarda negli occhi, ma non sento.

«Cosa?»

Ripete ma non lo sento ancora.
È come se qualcuno avesse abbassato il volume a zero.

«Non ti capisco.»

Lui continua a parlare ma io non sento niente ancora.

«Non ti sento.»

Lui abbassa lo sguardo e chiude gli occhi.
Quando lo risolleva, mi ritrovo Austin sopra.

Mi sveglio di soprassalto.

Oh mio Dio.
Che diavolo ho sognato?
Perché?
Perché ho sognato Cameron?
E che cavolo c'entrava Austin?
Cosa stava cercando di dirmi Cameron?

Unbreak My Heart || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora