Cameron
Sono passati tre giorni da quando l'ho vista
nello sgabuzzino.Entro a scuola e cammino per i corridoi.
Mentre mi dirigo verso la mia classe, osservo ogni persona che mi passa davanti.
È l'ultima cosa che voglio fare, prima di lasciarla andare del tutto...
È da quella sera che sto cercando di capire di chi si tratti.Tsk, che fastidio.
Non riesco proprio ad arrivarci, alla festa c'erano troppe persone; potrebbe essere stato chiunque.Nel frattempo incrocio lo sguardo di Austin un po' più in là, appoggiato agli armadietti con un suo amico. Mi accorgo che mi stava già guardando: mi sorride in un modo strano, come se stesse facendo un ghigno.
Bah, si è già fatto di prima mattina?
Mi limito a fargli un cenno con la testa per poi andarmene in classe.Sono stanco e questa storia mi sta fottutamente tenendo sveglio la notte, nonostante io beva o fumi prima di andare a dormire: è tutto inutile.
Serro la mascella e stringo i pugni.Non mi arrendo così.
Voglio scoprire a tutti i costi chi si è permesso di toccarla per farlo fuori e ci riuscirò.[...] Tre ore dopo...
Il suono della campanella che segna la fine dell'ora e l'inizio della ricreazione, mi rompe i timpani.
«Bene ragazzi, per oggi abbiamo finito. Ricordatevi di fare i compiti che vi ho assegnato per domani.» dichiara il professore, chiudendo il libro che ha in mano.
Mentre gli altri studenti si alzano e incominciano a uscire dalla classe, io rimango ancora seduto con la testa fra le mani.
Ho passato tutta la mattinata a pensare chi possa essere stato e sembra di avere la risposta sulla punta della lingua, letteralmente.
Mi passo una mano tra i capelli per poi sfregarmi la nuca.
Chiudo gli occhi e continuo a pensarci, ignorando completamente tutto il trambusto che c'è attorno a me.Ed è proprio in questo momento che visualizzo una persona.
No, non può essere.
Come ho fatto a non arrivarci prima?
Mi alzo di scatto ed esco dalla classe correndo, lasciando tutte le mie cose lì.
Non è fottutamente possibile.«Dallas, non si corre in corridoio! Ritorna immediatamente qui!» mi grida dietro il professore. Non lo calcolo minimamente e mi precipito giù dalla scale.
Dove cazzo è?
Finalmente, lo vedo più in avanti col suo gruppo di amici, nell'atrio vicino ai distributori del secondo piano.
Non appena lo raggiungo, gli tiro un pugno in piena faccia e lui finisce a terra.
Tutte le altre persone qui presenti, si girano di scatto e fanno un passo indietro, non appena vedono quello che è appena successo.«Sei stato tu!» sbraito.
Il mio respiro è accelerato, il mio petto continua a fare su e giù.
La rabbia mi ribolle nelle vene che quasi non ci vedo più.«C'è ne hai messo di tempo, eh.» borbotta lui ridendo come se niente fosse mentre si tocca il naso, che sta già sanguinando.
Prima che possa tirargli un altro pugno però, due persone mi afferrano per il braccio: Wesley ed Emilio. Solo ora mi accorgo che qui ci sono pure Ivan, Ethan ed altri della squadra.
«Che diavolo stai facendo, Cameron? Non puoi beccarti un'altra sospensione!» esclama Wesley. Tsk, dice così perché in effetti nessuno si sarebbe mai aspettato che fosse proprio lui.
Non gli rispondo, sono troppo concentrato a guardare Austin, che intanto si rialza da terra con una risata fragorosa.
Lo guardo con disprezzo e mi chiedo che diavolo abbia da ridere.
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Unbreak My Heart || Cameron Dallas
Hayran KurguMeredith Anderson è una ragazza di 17 anni che si sta per traferire a Los Angeles con la sua famiglia. Lì, la sta già aspettando Wesley Tucker, il suo migliore amico che non rivedeva da un anno. Ai suoi occhi non sembra essere cambiato ma invece...