Capitolo 7 - Ricordi

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Meredith

Io, Maggie, Madison e gli altri siamo in mensa, seduti su un tavolo già a mangiare.
Poco dopo, vediamo Wesley e Cameron avvicinarsi noi.

«Ehi.» saluta Wesley, sedendosi accanto a me.

«Ciao, Wes.» lo saluto. 

Accanto a lui si siede Cameron che invece, non dice una parola.
Con la coda dell'occhio vedo Wesley sussurrargli qualcosa all'orecchio.

«No, non è lei.» dice Cameron.

Lei chi?

Mentre sono concentrata a cercare di ascoltare la loro conversazione (senza risultati), Sophia prende posto di fronte a lui.

«Ciao, amore.» lo saluta e si sporge in avanti per dargli un bacio.

Dopodiché si risiede lanciandomi un'occhiataccia per poi dare un morso al suo panino.

Fantastico.

[...]

Abbiamo finito di pranzare e ormai, sta per incominciare l'ultima lezione della giornata.
Vado verso il mio armadietto per prendere il materiale, inserisco il codice del lucchetto e apro il mio armadietto.

Qualche giorno fa l'ho fatto mettere al posto delle chiavi, come il resto degli armadietti della scuola.

Sento la presenza di qualcuno affianco a me e di conseguenza mi volto per guardare.
È Cameron, sta cercando anche lui qualcosa nel suo.

A proposito, devo ancora chiedergli di quando possiamo incontrarci.
Comunque penso che lui non si è ancora accorto di me.

Nascondo la mia faccia dietro la porta del armadietto e metto velocemente i libri dentro lo zaino.

«Ti vedo.» dice.

Chiudo il mio armadietto e lo guardo.

«Non mi stavo mica nascondendo.» borbotto con un filo di imbarazzo per essere stata scoperta mentre lui continua a mettere dei libri nel suo zaino.

«Comunque volevo chiederti di quando possiamo incontrarci per matematica.»

Chiude il suo armadietto e finalmente, posa quegli occhi color nocciola su di me.

«Quando sei libera tu.» mi risponde, mettendosi lo zaino su una spalla.

«Beh, io sono quasi sempre libera. Per te andrebbe bene questa settimana?» gli chiedo, mentre lui continua a guardarmi.

«Giorno?»

«Come preferisci tu.»

«Sabato? Negli altri giorni ho da fare.» dice.

«Hm, va bene. A casa mia?» gli chiedo e lui annuisce.

Gli dico la via e ci mettiamo d'accordo per l'ora.
Dopodiché la campanella suona e ognuno di noi si dirige verso le proprie classi.

Non so il perché, ma è stato strano parlare con lui anche per una cosa così banale.

[...] SABATO 14 OTTOBRE...
Sono le 14:45.

*suono del citofono*

Esco dalla mia stanza e mi precipito giù per aprire la porta.

«Ciao.» dico quando vedo Cameron di fronte a me.

«Entra pure.» gli dico ancora e mi sposto di lato per farlo entrare.

«Sei da sola a casa?» mi chiede mentre io richiudo la porta.

Unbreak My Heart || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora