Capitolo 3 - Meredith...Anderson?

1.6K 87 361
                                    

Meredith

«Che diamine ci fai tu qui?» mi chiede.

«Mi è venuta sete. Tu, invece?» gli chiedo facendo finta di niente quando in realtà, non posso negare che un po' mi preoccupa e vorrei chiedergli se sta bene o no.

«Affari miei.» sbotta.

Ah, è sempre così gentile?

Prendo un bicchiere e lo riempio d'acqua.
Nessuno di noi due parla.

Lo guardo con la coda dell'occhio.
Lui si porta il bicchiere d'acqua alla bocca e ne beve qualche sorso, la stessa cosa faccio io.
Lo finisco tutto per poi sciacquarlo per bene e rimetterlo a posto.
Dopodiché mi giro e mi appoggio al bancone.
Solo adesso mi accorgo che lui mi sta guardando le gambe.

Ehm...
Arrossisco e mi tiro un po' più in giù la maglietta, per sicurezza.
C'è ancora silenzio fra noi due.

«Quel bacio rimane tra noi, vero?» gli chiedo all'improvviso, con un filo di imbarazzo il quale spero che non abbia notato.

Devo averne la certezza, non posso ignorare l'accaduto come se non fosse mai successo.

Mentre aspetto la sua risposta, i miei occhi cadono sui suoi addominali e quando me ne accorgo, guardo immediatamente da un'altra parte e mi mordo nervosamente il labbro inferiore.

Che diavolo sto facendo?

Lui alza lo sguardo dal bicchiere e mi guarda con un'espressione del viso indecifrabile.

«È ovvio. Non rovino mica la mia reputazione così.» dice freddo.

«Vedo che sei sempre molto gentile.» dico e lui borbotta qualcosa che non riesco a capire.

«Senti Meg... Melinda... Melissa.»

«No. Hmm, Mery.» dice ancora.

Ma che cavolo sta dicendo?

«Senti, Megan-»

«Non mi chiamo "Megan".» lo interrompo.

Non ne ha azzeccato uno.

«Non mi importa di come ti chiami, vattene a dormire e non rompermi.» mi dice.

«Sì, appunto. È meglio invece di star qua a perdere tempo a parlare con uno come te.» dico guardandolo infastidita ed esco velocemente dalla cucina, ritornando nella mia camera.

Mi rimetto sotto le coperte e una marea di pensieri invadono la mia mente.
Sono su di lui.
Sta entrando nella mia testa.
Non capisco perché è così fastidioso.
Cioè, è diverso dalla prima volta che l'ho incontrato.
Perlomeno è bravo a recitare.
Ma perché ci sto pure pensando?
Non mi dovrebbe interessare e non mi interessa.
Scaccio via i pensieri e cerco di riaddormentarmi.

[...] Sono le 09:36...

La suoneria del mio cellulare mi sveglia.
Allungo la mano verso il comodino e lo prendo per poi accettare la chiamata senza neanche guardare chi mi sta chiamando.

*INIZIO CHIAMATA*

«Pronto?» dico per poi sbadigliare.
«Buongiorno, amore.»
«Oh, ciao Jason.» lo saluto e sulle mie labbra si forma un sorriso.
«Ti sei appena svegliata?» mi chiede.
«Sì, e tu? Non dovresti essere a scuola?» gli chiedo, ricordandomi che oggi è lunedì.
«Sì, ma volevo sentire la tua voce.» dice e sorrido di nuovo.

È bello svegliarsi così.

[...] Dopo qualche minuto...

Mi alzo, mi vesto e poi vado in bagno per lavarmi i denti e truccarmi.
Oggi non mi va di fare colazione, non ho fame.
Una volta finito, scendo di sotto.

Unbreak My Heart || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora