Capitolo 48 - Veramente? Veramente.

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Meredith

[...] IL GIORNO DOPO...

Mi sveglio.
Apro lentamente le palpebre per abituarmi alla luce ma vengo travolta da un mal di testa e li richiudo subito.
Mi massaggio le tempie ancora disorienta mentre ripenso a ieri sera.

Che è successo?
Ah sì, Maggie e Madison era venute da me, abbiamo parlato, bevuto...
Diamine, e poi è partita la chiamata con Cameron!
Mi metto seduta di colpo e mi ritrovo letteralmente a due centimetri dal viso di...

«Che diavolo ci fai tu qui?!» esclamo allontanandomi di colpo da lui e infatti, mi ritrovo col sedere a terra.

Ahia...
La giornata è iniziata proprio col piede giusto.

«Buongiorno anche a te.» mi dice Cameron e sul suo viso noto quasi un'espressione divertita.

Mi rialzo in piedi leggermente imbarazzata.
Che figura di merda.
Mi stava guardando mentre stavo dormendo?
Ma che diamine è successo ieri sera?
Non capisco ancora cosa lui ci faccia qui, in casa mia, nella mia stanza.

«Perché sei qui?» gli domando subito.

«Ah, quindi non ti ricordi niente di quello che è successo ieri? Hmm... tipo di quello che tu mi hai detto e che io ti ho detto?» mi chiede lui mentre si avvicina a me, ignorando completamente la mia domanda.

I suoi lineamenti del viso sembrano abbastanza tesi.

Mi sforzo a ricordare qualcosa di ieri sera ma ho proprio un vuoto.
A parte i miei discorsi con Madison e Maggie quando erano appena venute, ricordo che era partita la chiamata con lui e poi, basta.
Ricordo vagamente dei piccolissimi frammenti; ad esempio, ieri erano venuti anche Ethan e Wesley, o?
Fatto sta, questa cosa mi preoccupa parecchio, cosa gli avrò detto?
E lui cosa mi ha detto?

«No... Ho detto qualcosa di particolare?» chiedo mentre solo ora mi accorgo che lui si è piazzato fronte a me.

Noto che i lineamenti del suo viso si rilassano di nuovo o forse, è solamente una mia impressione.

«Oh, niente di che. Hai solamente detto che io sono uno stronzo, impostore, pervertito e drogato.» mi dice con aria beffarda e si avvicina ancora di più, mentre io indietreggio a ogni passo che fa.

Mi irrigidisco di colpo e mi sento avvampare non appena lui pronuncia queste parole.
Questo l'avevo detto a Madison e Maggie.
Lui mi ha sentita?

«S-Sì, esatto. È questo quello che penso di te.» borbotto, ma probabilmente non sto neanche apparendo molto sicura di me stessa e delle mie parole.

Non è tanto il fatto di ammette che io ho detto queste cose, perché le ho dette davvero, ma piuttosto lui che non è affatto lontano da me. Più si avvicina, più la mia sicurezza vacilla.

Cerco di non pensarci e di ritornare al discorso.
Probabilmente mi ha sentita durante la chiamata, sennò non si spiega la cosa.
Ma allora perché è venuto qui?
Ed Ethan e Wesley dove sono?
Spero solo con tutto il mio cuore che non sia stata io la scema ad avergli chiesto di venire.
Ora però, sono davvero preoccupata delle cose che potrei avergli detto mentre ero andata.
Lui mi ha detto qualcosa?
Da come ne parlava prima, sembrerebbe proprio di sì.
Diamine, la mia testa sta scoppiando per tutte queste domande a cui non ho una risposta.

Nel frattempo mi accorgo che la mia schiena aderisce contro la parete gelida mentre lui, poggia un braccio a un lato della mia testa.
Sul suo viso compare un sorrisetto malizioso e abbassa lo sguardo.
È proprio grazie al contatto con la parete e il suo sguardo da pervertito che mi rendo conto di essere solamente in intimo, senza nemmeno una maglietta.

Unbreak My Heart || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora