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Giorgia pov

Erano passati un paio di giorni da quando Paulo mi aveva visto in quelle condizioni, mi aveva visto debole, e questa cosa non mi piaceva infatti ho cercato di evitarlo il più possibile. Ero riuscita a cambiare turno e far andare un mio collega con loro in trasferta a Roma mentre io lavorerò alla partita in casa contro il Napoli. Mi dispiaceva non essere a supportare Paulo ma avevo bisogno di pensare e stare un po da sola, il mio cellulare suono e fece tornare con i piedi per terra, una notifica da Paulo.

Ciao piccola, spero stasera guarderai la partita , perché ricorda sei e sarai sempre il mio portafortuna.
E non pensare di scampartela appena torno parliamo e mi spieghi perché mi eviti e per stavolta l'hai scampata perché ero troppo occupato tra allenamenti e partita.
Ti amo nena.

Dopo aver letto senti una lacrima solcarmi il viso decisi di preparare il borsone, presi i cani e sali in macchina diretta a Roma. Mi sentivo troppo in colpa per come mi ero comportata con Paulo.
Dopo circa 7 ore e mezza di viaggio e varie pause per far fare i bisogni ai cani e sgranchirmi le gambe, arrivai al albergo che avevo prenotato al volo prima di partire. Avevo 10 minuti per lasciare le mie cose in camera e fiondarmi allo stadio. Sistemai le ciotole ai cani e mi precipitai in macchina.
Arrivai allo stadio, e per fortuna ho sempre con me il badge della Juventus che attesta che lavoro per loro, così mi fecero entrare senza problemi. Feci appena in tempo a sedermi in tribuna che i giocatori entrarono, ma tra loro non vidi Paulo, lo cercai con lo sguardo per tutto lo stadio finché non senti una voce "Giorgia sei tu?" disse quella voce che riconoscerei tra mille "si Paulo sono proprio io" dissi andando verso di lui e abbracciarlo, lo senti nascondere la testa nell'incavo del mio collo e stringermi più forte a lui "che succede amore?" gli chiesi "oggi partirò dalla panchina SE giocherò" disse buttandosi sulla seggiolina accanto a me "¿Cómo que qué pasó?" chiesi "non ho fatto bene gli ultimi allenamenti e Pirlo è rimasto colpito da come giocano insieme cristiano e Alvaro, e nena vedo che stare con me ti sta trasformando in una vera spagnola" disse abbozzando un sorriso "hey vedrai che ti metterà in campo sa quanto sei bravo, tutti lo sanno" dissi baciandolo "aih mi hai morso" disse toccandosi il labbro "scusa, il fischio d'inizio mi ha spaventa" dissi ridendo "ora vado al mio posto sugli spalti, ci vediamo dopo amore" presi la mia borsa e mi alzai "non ci provare tu starai con me e il resto della squadra in tribuna a fare il tifo" disse lasciandomi un bacio e trascinandomi con lui.

"mi spiace non ti abbia messo in campo" dissi appena Paulo mi venne incontro " non preoccuparti, io e te dobbiamo parlare, andiamo in albergo e appropositi come hai fatto a prenotare una stanza, L'albergo di solito quando ci ospita non prende altre prenotazioni" mi chiese caricando il borsone nella mia auto "in realtà non ho preso una stanza nel vostro hotel e tu non dovresti tornare col pullman insieme agli altri?" chiesi appoggiandomi alla mia auto "ho parlato col mister e mi lascia tornare con te, io direi di recuperare le cose al tuo albergo e poi andremo al mio"

"nena capisco che le ami ma le hai addirittura portate con te" disse accarezzando kaia e Abba che lo riempivano di feste "ho deciso all'ultimo di venire da te e non sapevo a chi lasciarle e quindi" dissi prendendo le mie cose.

"finalmente un letto" dissi buttandomici sopra "hey tu prima di andare a dormire mi devi spiegare un po di cose" disse levandosi giacca e camicia e mettendosi i pantaloni della tuta al posto di quelli del completo elegante "bene ora puoi dirmi tutto ciò che vuoi" disse sedendosi accanto a me sul letto seguito dai cani che si sdraiarono come sempre in fondo al letto "in realtà ti ho evitato per un motivo stupido" ammisi "hey dimmi pure amore, io sono sempre qui per te" disse avvicinandomi a lui "è che dopo che mi hai vista piangere per aver letto quella stupida lettera, mi vergogno, odio farmi vedere debole dagli altri" dissi vagando con lo sguardo per tutta la stanza "amore... Hey guarmai negli occhi" disse prendendomi il mento e facendo incastrare i nostri sguardi "non ti devi vergognare di farti vedere in certe condizioni da me nena, io ti amo sempre e comunque piccola" disse accarezzandomi la guancia "grazie davvero, ti amo" dissi baciandolo e accoccolandomi a lui, che iniziò ad accarezzarmi i capelli e così facendo mi addormentati tra le sue braccia.

todo lo que quiero eres tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora