La nostra vacanza in Argentina era quasi finita, Dolores e Alicia avevano deciso di dare una festa per il piccolo in arrivo. Ora eravamo nel centro di Buenos Aires a fare un po di shopping, mentre io stavo guardando i primi vestitini per il piccolo mi senti chiamare da Alicia e Dolo, mi voltai e le vidi con praticamente tutto il negozio in mano "quante cose avete preso?" dissi ridendo "voglio viziare un po il mio cuginetto" rispose semplicemente dolores ovviamente. Passammo tutto il pomeriggio in giro per negoazzi, Alicia e Dolores hanno preso un sacco di cose per il piccolo e anche io ho preso molte cose per il piccolo che sta crescendo dentro di me, controllai il telefono per la millesima volta, Paulo era uscito per un impegno che non ha voluto dirmi, aveva detto che ci avrebbe raggiunte il prima possibile per fare insieme a noi i primi acquisti pe ril bambino ma non si è presentato e non ha risposto a nessuno dei miei messaggi "hermosa ¿Has oído a Paulo?" mi chiese Alicia e io risposi semplicemente di no poggiando la testa sul finestrino, ero preoccupata per lui era strano che non mi scrivesse per essere sicuro che noi stessimo bene. Arrivammo a casa e dopo aver posato le buste nella stanza mi buttai sul letto e nascosti la testa tra i cuscini. Mi rivesgliai dopo un ora circa, guardai l'ora e mi accorsi che tra un ora circa sarebbe iniziata la festa ma io non ero propio dell'umore così presi il libro che avevo sul comodino e mi misi più comoda e iniziai a leggerlo "¿Por qué sigues vestida así? (perché sei ancora vestita così?)" mi rimprovero Dolo entrando nella stanza "Dolo non sono dell'umore e poi penso che un paio di shorts e una maglietta vadano benissimo" le dissi "stai così perché tío non si è ancora fatto sentire vero?" chiese e io annui soltanto "non so dove sia finito ma tu adesso ti alzerai a ti metterai il vestito che abbiamo preso e verrai a festeggiare con noi l'arrivo di questo piccolino" disse accarezzandomi la pancia, aveva ragione non potevo rimanere a deprimermi a letto finché Paulo non sarebbe tornato, quindi mi alzai e la segui in bagno e cominciammo a prepararci.
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"tía perché hai bloccato i commenti sotto al post?" mi chiese dolores mentre terminava di truccarsi "perché al momento non sono in vena di sentire insulti e cose simili, voglio solo godermi questa serata, e ti muoviti che è tardi" le dissi ridendo.
La serata proseguiva benissimo, c'erano tutti i parenti e amici di Paulo e avevano fatto talmente tanti regali al piccolo dybala che probabilmente avrebbe avuto vestiti e giochi fino ai suoi 18 anni e molto probabilmente avrei dovuto prendere una valigia in più per portare a casa tutto, il migliore amico di Paulo mi porse un altro pacchettino, dopo aver ripetuto che non c'era bisogno di fare tutti questi regali lo scartai, era un body fatto come se fosse la maglia della Juventus "questo piccolo non avrà scelta sulla sua fede calcistica, o sarà juventino o sarà juventino" dissi ridendo "beh non può essere altrimenti, sai che disonore sarebbe se il figlio di un calciatore della Juventus fosse del toro" disse Nahuel, il migliore amico di Paulo, facendo ridere tutti. Dopo aver ringraziato tutti per i vari regali tornammo a mangiare, non mi era ancora chiaro come Alicia avesse fatto a preparare così tanto cibo. La setata terminó e io andai in bagno a struccarmi e mettermi finalmente il mio pigiama, mi sedetti a letto e provai a richiamare Paulo, ormai erano quasi le due di notte e lui non era ancora rientrato e io cominciavo seriamente a preoccuparmi. Dopo avergli scritto vari messaggi e aver aspettato una sua risposta che non arrivò mai decisi di chiamarlo, dopo vari squilli rispose
X = pronto? Chi è?
Capi subito che quella voce non aperteneva a Paulo, era una voce femminile
G= scusa ce Paulo?
X= paulino è in bagno, cosa vuoi da lui?
G= potrei parlargli è urgente
X= amor c'è una ragazza che ti cerca al telefono..... - disse lei- dille che oranon ho tempo - rispose Paulo
Dopo quella frase chiusi il telefono, non potevo essere tornato con Oriana, mi aveva promesso che mi sarebbe stato accanto e che non mi avrebbe mai tradita e invece l'ha fatto. Forse è colpa mia ho sempre perdonato tutto, ma da ora non l'avrei più fatto, dovrà sudare per poter riavere anche un briciolo della mia fiducia, cercai il primo volo disponibile per tornare a Torino, domani mattina sarei tornata nel mio appartamento di Torino sperando di poter stare finalmente tranquilla lì.
Mi svegliai per via della luce e mi maledissi per non aver chiuso le tende ieri sera, scesi per fare colazione e per comunicare a tutti che tra poche ore sarei partita. "Buenos días" dissi entrando in cucina e prendendo un paio di pancake "Alicia, Dolo Lautaro devo dirvi una cosa" richiamai la loro attenzione "ieri notte ho chiamato Paulo e mi ha risposto Oriana, ora non starò qui a fare la vittima o storie inutili volevo solo dirvi che tra poche ore ho l'aereo per tornare in Italia" spiegai bevendo un po del mio succo "non so cosa abbia combinato ma non c'è bisogno che tu te ne vada prima puoi restare qui sai che per noi è un piacere averti qui" disse Alicia venendomi ad abbracciare "lo so Alicia mi avete sempre tratta benissimo e mi avete sempre fatto sentire parte della famiglia e per questo vi ringrazio, ma a malincuore penso sia meglio per me che io troni nel mio appartamento di Torino" dissi dispiaciuta, terminammo di fare colazione insieme dopodiché io tornai nella stanza di Paulo e cominciai a rimettere tutto nelle valige. Dopo mezz'ora avevo quasi terminato di preparare, senti qualcuno aprire la porta alla mie spalle "nena mamma mia ha detto che stai preparando le valige per andare via ma mancano ancora tre giorni prima di dover rientrare" disse quella voce che avrei riconosciuto tra mille, chiusi la zip dell'ultima valigia e mi girai verso di lui "io parto oggi così puoi passare tranquillamente questi ultimi giorni con la tua amante" sputai con tutta la rabbia che avevo accumulato dal giorno prima "io...... Io non volevo..... Ti giuro....." cerco di giustificarsi lui "paulo non puoi giustificarti in nessun modo" gli dissi "ho sbagliato..... Ho commesso un errore perdonami" mi chiese lui mettendo le mani davanti al suo volto come per pregarmi "Paulo ti ho perdonato quando l'hai baciata, ti ho creduto quando aveva condiviso quelle foto e rilasciato quelle interviste ma questo è veramente troppo, ieri mi hai lasciato sola senza darmi nemmeno uno straccio di spiegazione, se non avessi insistito io nel chiamarti non avrei scoperto che eri in compagnia della tua amica" dissi sempre più nervosa e arrabbiata "mi dispiace davvero, e poi non eri sola ieri" mi disse facendomi arrabbiare ancora di più "un mi dispiace non sistemerà le cose Paulo, e si non ero sola perché hai una famiglia meravigliosa che mi sta sempre accanto, ma in quel momento ci saresti dovuto essere tu con me, sarei dovuta essere con te a scegliere i primi vestitini per NOSTRO figlio, sarei dovuta essere con te a spacchettare i regali per il policcolo da parte dei TUOI amici e parenti, ma tu non avevi tempo, eri impegnato a fare cose più importanti. Non hai avuto neanche un secondo per rispondere ai miei messaggi e alle mie chiamate, però ringrazio Oriana per aver risposto lei e per avermi fatto capire molte cose" dissi cominciando a recuperare tutte le mie cose per andarmene "quando ti avrebbe risposto oriana?" chiese lui confuso "ti dice nulla la frase <dille che ora non ho tempo>?" gli chiesi e vidi i suoi occhi spalancarsi per la sorpresa, probabilmente in quando a pronunciato quella frase non pensava nemmeno che la ragazza che lo cercava poteva essere la sua fidanzata,presi le valige e scesi le scale davanti alla porta c'erano Alicia Lautaro e Dolores pronti a salutarmi, dopo aver abbracciato tutti mi allontanai e cacciai indietro le lacrime "mi mancherete moltissimo, Alicia ormai per me sei come una mamma, sei una donna con un cuore d'oro. Dolores tu mi chiami tía anche se abbiamo due anni di differenza, ma per me sei come una sorella e tu Lautaro sei come un fratellino fastidioso ma ti voglio bene comunque" dissi a tutti e tre "sei sicura di voler partire?" mi chiese Alicia con gli occhi lucidi allora Lautaro prese le mie valige e le carico in macchia, salutai di nuovo tutti e guardai Paulo che guardava la scena in disparte, appena il suo sguardo di scontro col mio abbasso subito la testa.