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Gio pov

Oggi Alicia sarebbe tornata in Argentina e Paulo sarebbe andato con lei perché convocato con la nazionale.
"amore sei già sveglia" mi chiese con voce bassa e ancora impastata dal sonno Paulo "si, non ho dormito molto stanotte" ammisi, Paulo si avvicinò a me e poggio la testa sul mio seno "sei comoda sai" mi disse ridendo e io lo guardai male "perché non vieni con me, mi mancherai tanto" aggiunse "lo vorrei ma devo lavorare lo sai" gli dissi mentre accarezzavo i suoi capelli "va bene, ora non pensiamoci, godiamoci queste ultime ore insieme".

Dopo aver passato un ora circa a parlare e coccolare Paulo decisi di alzarmi e preparare la colazione per tutti, preparai dei pancake e il mate per tutti quanti "Buenos días hermosa, gracias per la colazione sembra tutto buonissimo" disse Alica venendomi incontro "buongiorno Alicia, spero ti piacciano i pancake" dissi porgendole il piatto, ci sedemmo a tavola e cominciamo a mangiare "Buenos días bellissime" disse Paulo sedendosi a tavola con noi "amor vedo ormai ci hai preso gusto a bere il mate" disse facendocu ridere tutti e tre "già con un po di zucchero non è così male" ammisi "ah Amor, me olvidé de decirte algo (ah amore mi sono dimenticato di dirti una cosa) tra poco passeranno Alvaro, Alice e i bimbi per salutare mia mamma e così finalmente te li presento" disse posando i piatto sporco nel lavandino "potevi dirmelo prima, mi devo sistemare e devo sistemare un po casa" dissi alzandomi e cominciando a organizzare mentalmente tutto ciò che dovevo fare "non ti preoccupare tu sei perfetta anche così e casa da quando ci sei tu è sempre perfetta e in ordine nena" disse e io lo guardai male prima di salire per andarmi a sistemare.

"hola placer soy álvaro ella es mi hermosa esposa Alice y ellos son mis tres pequeños terremotos (ciao piacere io sono alvaro lei è la mia splendida moglie Alice e loro sono i miei tre piccoli terremoti)" disse alvaro sorridendomi "Giorgia y el placer es mío" dissi porgendo la mano a entrambi per poi abbassarmi verso i due bimbi "¿y vosotros como ve llamais? (e voi come vi chiamate)" chiesi "alé" disse il primo "Leo leo" disse il secondo "che bellissimi nomi, e questo patatino?" "lui è il piccolo Edoardo" disse questa volta Alice, era davvero una bellissima donna e aveva un fisico pazzesco non ostante abbia già avuto 3 bambini, senti qualcuno tirarmi leggermente il pantalone e abbassai lo sguardo mi ritrovai quattro piccoli occhietti a scrutarmi "giochi con noi" mi chiese Leo "Leo lasciala stare poverina" disse Alice " tranquilla gioco molto volentieri con voi piccoli" dissi e andai con loro a giocare in salotto lasciando Paulo e Alicia a parlare con Álvaro e Alice.
"sei davvero molto brava con i bambini" mi disse Alicia sedendosi sul divano "già mi piacciono moltissimo" dissi "paulo, Álvaro e Alice?" chiesi non vedendoli "stanno arriv...." Alicia non fini la frase che tutti e tre entrarono in salotto "amor creo che abbiamo trovato la babysitter perfetta per i piccoli" disse alvaro anche lui in un mix tra Italiano e spagnolo come faceva Paulo "beh se avete bisogno di qualcuno che vi tenga i bambini per me non c'è nessun problema, sono così dolci" dissi alzandomi dal tappeto "sembrano dolci dopo che ci passi una giornata cambi subito idea" disse subito Alice facendo ridere tutti "mi spiace interrompere ma io e mia mamma dobbiamo propio andare tra poco abbiamo l'aereo per l'argentina" disse Paulo e a malincuore ci diremmo tutti verso le macchine "Gio, ti va di andare a fare un giro in centro insieme e magari fare un po di shopping finché siamo liberi da questi uomini" mi chiese Alice "certo mi farebbe molto piacere" risposi "a vedo che mi hai già sostituito" disse Paulo venendomi incontro "non è vero" dissi ridendo "ora devo proprio andare, ricorda che ti amo" "ti amo anche io" dissi a Paulo e poi passai a salutare sua madre "Alicia mi mancherà davvero molto, è stato davvero un piacere conoscerla e spero di rivederla presto, e tenga d'occhio Paulo" dissi sorridendo ma una lacrima mi sfuggì "è stato un piacere anche per me conoscerti hermosa e sono contenta che mio figlio abbia finalmente trovato una ragazza per bene come te, e non preoccuparti lo tengo d'occhio e se combina qualcosa se la vedrà con me" disse anche lei con gli occhi lucidi per poi abbracciarmi. Accompagnammo Alicia e Paulo in aeroporto e io Alice e i piccoli ci dirigemmo verso il centro.
"davvero Gio non dovevi, non c'era bisogno di fare un regalo per Edo e per Alé e Leo" mi disse Alice "Alice tranquilla quello stupido di Paulo mi ha avvertita all'ultimo che oggi sareste venuti e non ho fatto tempo a prendere nulla per il nuovo arrivato e poi come si fa a resistere a quegli occhietti" dissi riferendomi agli occhi dolci che Alé e Leo avevano fatto poco prima all'interno del negozio di giocattoli "grazie, sei davvero troppo gentile" mi disse lei "Mamá, si Giorgia es la novia del tío Paulo, ¿podemos llamarla tía? (mamma ma se Giorgia è la fidanzata dello zio Paulo la possiamo chiamare zia?) chiese Ale " se lei vuole si" rispose lei al piccolo "posso??" mi chiese e io non potei fare a meno di abbassarmi e prenderli in braccio "certo che potete piccoli ne sarei davvero molto contenta" dissi "grazie tía" dissero in coro e poi abbracciandomi. Dopo un estenuante pomeriggio di shopping decidemmo di andare a casa e mangiare una pizza insieme "grazie mille per la compagnia Gio, e spero che i bimbi non ti abbiano fatto cambiare idea - disse sorridendo- perché mi piacerebbe molto continuare questa amicizia che sta nascendo, come penso si sia notato ma non ho molte amiche tra le morose dei giocatori, ma tu sei diversa sei con i piedi per terra non ostante tutto" disse Alice "tranquilla adoro ancora i bimbi anche se effettivamente sono dei terremoti e grazie davvero anche io non ho molte amiche tra le mogli dei calciatori, anzi non ne ho proprio perché mi sento messa in soggezione accanto a loro, sono tutte quante delle bellissime donne con vestiti firmati e all'ultima moda, anche te sei una donna con i piedi per terra e una fantastica mamma, e poi come potrei non esserti amica siamo originarie della stessa regione" dissi "tranquilla non ti ho stalkerata ho solo notato il tuo accento in alcune parole e poi quando hai detto morose al posto di fidanzate non ho più avuto dubbi" le dissi ridendo e facendola ridere "hai ragione" disse continuado a ridere.

todo lo que quiero eres tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora