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Era passato un altro mese e io ero entrata nel settimo mese di gravidanza, la pancia e sempre più grossa e comincio ad avere serie difficoltà nel muovermi e nel fare le cose di tutti giorni. Oggi sarei dovuta andare alla Continassa per dirigere un lavoro importante che mi aveva dato il presidente a suo dire sono l'unica persona di cui si fida per fare questo lavoro e dato che ora sono tornata a vivere da sola e sono incinta direi che devo tenermi più che stretto il mio lavoro, dopo 10 minuti riuscì finalmente a mettermi le scarpe e a uscire di casa.
Arrivai alla Continassa e iniziammo a girare per una pubblicità con jeep uno dei più famosi sponsor della Juventus.

Avevamo appena finito di registrare tutto ed era ora di pranzo così andai nel mio ufficio per recuperare la mia borsa e andare a casa quando trovai un bigliettino sulla scrivania con sopra una rosa bianca, lo presi e lo lessi

"so che ami più fare le sorprese che riceverle e so che non vorresti più vedermi ma almeno lasciami dirti una cosa.
Il prossimo bigliettino è nel luogo del nostro primo incontro"

Avrei voluto ignorare quel bigliettino e andare a casa ma la verità è che ero curiosa di vedere cosa aveva preparato e cosa doveva dirmi così iniziai la caccia al tesoro. Ovviamente il posto dove ci siamo conosciuti era uno dei campetti dove giocano le partitelle durante gli allenamenti.
Arrivai al campetto e notai subito vicino alla porta un sacchetto e un girasole, raccolsi entrambi e lessi il bigliettino

"so che sei curiosa e vuoi aprire il regalo ma dovrai aspettare per farlo.
Quest'indizzio era facile da trovare ma il prossimo sarà più difficile, o almeno lo spero. Il prossimo indirizzo si trova nel posto in cui i tuoi sogni si sono avverti"

Effettivamente questo indirizzo era più difficile, ci pensai qualche minuto e capi subito che quel bigliettino será rivolto agli spogliatoi, dove Paulo mi aveva fatto conoscere i ragazzi e dove avevo fatto autografare la maglia da Gigi. Quello fu il primo sogno che ho realizzato grazie a Paulo.
Andai negli spogliatoi e andai dritta al posto di Paulo, ero sicurissima che l'indizzio fosse nascosto nel buco dove di solito mettono gli scarpini e così era, questa volta assieme al bigliettino c'era un sacchettino di pandora, staccai il bigliettino e lo lessi

"bene questo è il penultimo indizio, per trovare il prossimo dovrai prendere la macchina e andare altrove. Il prossimo indizzio è in un posto simile a questo, è un posto molto amato dai tifosi"

Dopo averci pensato un po capi che intendeva gli spogliatoi dello stadio,era veramente pessimo nel organizzare le caccie al tesoro, pensai mentre mi dirgevo alla macchina.
Arrivai allo stadio e dopo aver mostrato il pass ai controlli e andai dritta negli spogliatoi, non dovetti neanche cercare l'indirizzo perché al centro dello spogliatoio c'era un enorme orso di peluche e un mazzo di rose bianche e girasoli i miei fiori preferiti. Davanti al orso trovai un altra bustina e un altro foglietto.

"bene sei arrivata alla fine di questa caccia al tesoro. Io direi che è ora di mangiare e ricorda che devi mangiare per due ora.
Dai sbrigati che ti sto aspettando e ho fame"

Dissi e risi come una scema per la parte finale del messaggio, l'unico posto in cui si può mangiare allo stadio era una delle tribune d'onore così presi solo la scatolina e i fiori e mi diressi li, l'orso l'avrei recuperato prima di tornare a casa.

Arrivai alla tribuna e lo vidi lì, vestito elegante che si muoveva frettolosamente per accendere tutte le candele e sistemare tutto.
Apri lentamente la porta ed entrai al rumore dei miei passi Paulo si volto subito "non ostante i miei pessimi indizi sei riuscita a trovarmi subito" disse mentre io poggiavo le varie buste e i fiori su un tavolo "cos'è tutto questo?" chiesi a Paulo non capendo perché aveva fatto tutto questo solamente per parlarmi "ti conosco e so benissimo che se ti avessi chiesto di parlare avresti trovato una scusa per non farlo, mentre così sei venuta perché la tua curiosità ha avuto la meglio" mi spiegò e aveva ragione, probabilmente se mi avesse chiesto di parlare non avrei mai accettato "vieni ora mangiamo poi ti prometto che parleremo di tutto poi deciderai cosa fare" disse invitandomi a sedermi al tavolo che aveva decorato con petali di rose e candele.
Pranzammo silenziosamente, parlammo solo di cose riguardanti il bambino.
"bene ora vieni con me perché ho un po di cose da dirti e prendi i tre regali" disse e io li alzai e feci come disse e lo segui, si sedette sulle panchine a bordo campo "Allora ora tu mi prenderai per stupido ma ti ho scritto una lettera per dirti tutto quello che vorrei dirti da mesi" disse alzandosi e prendendo dei fogli dalla tasca

todo lo que quiero eres tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora