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Dopo essere rimasti in ospedale altri tre giorni finalmente ci hanno permesso di tornare a casa.
"amore hai preso tutto?" mi chiese nervoso Paulo "si amore ho preso tutto ce solo da cambiare il pannolino a Mathias prima di andare" dissi alzandomi lentamente dal letto "tranquilla, non sforzarti ci penso io" disse lui prendendo il piccolo prima di me, Paulo era un papà bravissimo e dolcissimo appena sente che si lamenta è subito pronto a prenderlo in braccio per non parlare di quando lo sente piangere corre da lui lo prende in braccio e lo stringe tra le sue braccia e Mathias si calma subito. Anche Mathias è già follemente innamorato del suo papà, come non innamorarsi di Paulo è stupendo e riesce bene in tutto ciò che fa. "bene questo piccolo monello è pronto per tornare a casa" mi disse con il piccolo in braccio che si stava addormentando, io mi alzai e presi le mie scarpe, mi abbassai goffamente per allacciare ma con scarsi risultati, in alcuni movimenti avvertivo ancora dei forti dolori alla pancia, era normale dopo il parto in qualche giorno sarebbero passati, e in più non potevo fare grandi movimenti dopo l'operazione al cuore altrimenti mi sarebbero saltati tutti i punti "vieni qua cenerentola siedi sul letto che ti metto le scarpe" mi disse Paulo vedendomi in difficoltà "non c'è ne bisogno tranquillo poi stai già facendo tanto con il piccolo" gli dissi a denti stretti mentre cercavo di mettermi queste maledetissime scarpe, Paulo si avvicinò a me e mi fece alzare e avvicinare al letto "forza siediti" e io alla fine mi arresi e feci come mi aveva detto "amore è inutile che mi guardi così, so che tu vorresti fare sempre tutto da sola ma non sei indistruttibile, anche se a volte lo penso, quindi lascia che io ti dia una mano. Almeno per questi giorni poi tornerai in forma e non ti serviro più" mi disse terminando di allacciarmi le scarpe, gli presi la mano e lo feci alzare facendolo restare sempre di fronte a me "è vero a me piace essere indipendente ma ti posso giurare che tu mi servirai sempre, perché io e il nostro piccolo terremoto saremmo persi senza di te. Sei il nostro punto fisso, sei la nostra ancora, sei la persona che ci ama di più al mondo e che farebbe di tutto per proteggerci" dissi e vidi i suoi occhi diventare lucidi per la centesima volta in questi giorni, annullo le distanze tra di noi e dopo avermi dato un leggero bacio mi strinse tra le sue braccia "finalmente riusciamo ed abbracciarci di nuovo, ora che sei senza pancia" disse lui ridendo "beh non c'è più il pancione enorme ma la pancia ce l'ho comunque" gli feci notare "non me ne importa nulla se hai un po di pancia, hai appena avuto nostro figlio.. E soprattutto sei sempre stupenda e terribilmente sexy" mi disse iniziando un dolce bacio, ci dirigemmo alla porta pronti ad uscire Paulo teneva in una mano la mia valigia mentre nell'altra l'ovetto con il piccolo "amore sono sexy anche con questa camminata" dissi portando la sua attenzione su di me, la mia camminata sembrava un misto tra un T-Rex e un ubriaco che non riusciva a stare in piedi "si sei sempre e comunque sexy amore mio, forse però lo sarai di più quando ti passeranno questi problemi post parto" disse ridendo e facendo ridere anche me.
Arrivammo finalmente a casa e Paulo apri la porta, davanti a noi c'erano tutti i nostri amici e i compagni di squadra di Paulo, c'era addirittura Pirlo e tutta la dirigenza della juve compreso il presidente, c'era anche Alicia, Dolo, Lautaro e i fratelli di Paulo con le rispettive mogli. C'erano palloncini azzurri per tutta casa e un enorme striscione con scritto BENVENUTO MATHIAS.
"ma voi siete pazzi" dissi emozionata, dopo aver salutato tutti andai a sedermi sul divano e presi in braccio il piccolo che nel frattempo si era svegliato "che meraviglia è proprio uguale al papà" mi disse il presidente e io non potei che dargli ragione perché effettivamente Mathias era la fotocopia di Paulo "però per essere come il papà manca una cosa" disse Nevded dandomi un sacchettino che mi esorto ad aprire, lo apri e al suo interno trovai una maglia della Juventus in mignatura con dietro scritto il cognome, ovviamente DYBALA e il numero 10 "magari un indomani quel 10 non starà più a indicicare solo il giorno in cui è nato ma gli sara dato, dalla Juventus si spera, per la sua bravura" disse Pirlo e io non potei fare a meno di rispondere "con tutti i calci che mi ha tirato nel pancione protebbe aver già vinto più palloni d'oro di Ronaldo" guadagnandomi un occhiataccia da parte del portoghese.
Passammo tutto il pomeriggio a ridere e spupazzare il piccolo, verso ora di cena tutti andarono via e rimanemmo solo noi tre "finalmente noi tre soli" disse Paulo "dai poveri ci hanno fatto una sorpresa stupenda" dissi anche se in realtà anche io ero contenta che fossimo rimasti solo noi tre "lo so e ne sono contentissimo ma ora voglio godermi la mia famiglia finalmente al completo" disse avvicinandosi a me e mathias che ci eravamo comodamente sdraiati a letto, inizio a fare delle dolci carezze sulla testina di mathias ma che dopo meno di un minuto scoppio in un pianto disperato "hey non vuoi già più il papà?" chiese l'argentino non capendo il perché di questo pianto disperato "amore ti vuole ancora, solo non ora perché tu non penso possa dargli la tetta" dissi sedendomi più composta e attaccando il piccolo al mio seno "sei già una mamma meravigliosa capisci già quando piange perché a fame, io non capisco nulla" disse triste "amore tranquillo anche io devo imparare moltissime cose, ho capito che quello è un pianto da fame per come muove la boccuccia" gli spiegai e lui annui ancora triste "finché il nostro principino mangia vado a preparare anche io la nostra cena" disse per poi sparire dietro la porta. Mathias aveva finito di mangiare e si era addormentato sarei dovuta scendere a mangiare con Paulo ma mi perdetti a guardare la meraviglia che avevo tra le braccia, era stupendo con quelle guance paffute e quel nasino a pattina, gli accarezzai delicatamente la guancia e lui fece un leggero sorriso "amore di mamma quanto sei bello" gli sussurrai. Dopo aver contemplato un altro po mio figlio scesi per cenare con Paulo, adagiai il piccolo nella culletta che Paulo aveva montato e la posizionai vicino a noi in cucina "non posso ancora crederci che sia qui con noi, che posso tenerlo in braccio, baciarlo e accarezzare le sue guanciotte" disse Paulo porgendomi una piadina "si lo so è una cena tristissima ma sei tu la cuoca di casa non io" disse e io scoppiai a ridere.
Dopo cena ci mettemmo direttamente a letto distrutti dalla giornata, mathias dormiva comodamente sulla pancia di Paulo "qualcuno qui sta già crescendo viziato" dissi facendo ricordare a Paulo che l'ostetrica ci aveva chiaramente detto che una volta addormentato il piccolo va messo nella sua culla altrimenti si abbituera a dormire su di noi "hai ragione ma è troppo bel....." non fini la frase che mathias comincio a piangere "mamá qualcuno qui ha fame" disse passandomi il piccolo "vedi che sei un bravo papà hai riconosciuto anche te un pianto da fame, ci vuole solo tempo per imparare a conoscersi" dissi "già hai ragione, siete la cosa più bella che io abbia mai visto. Ti sarò eternamente grato per avermi fatto il regalo più bello di tutta la mia vita" disse guardano me e il piccolo in ogni minimo dettaglio "grazie a te amore mio senza di te nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile" dissi staccando mathias dalla tetta, aveva già preso il brutto vizzio di usarla come ciuccio per addormentarsi o tranquilizarsi, lo sistemai meglio sul mio petto e Paulo si avvicinò a noi "abbiamo creato qualcosa di meraviglioso, non riesco a smettere di guardarlo e di innamorarmi sempre di più" disse accarenzado Mathias "ti capisco a volte ho paura che il mio cuore possa esplodere per il troppo amore" dissi cercando di posare sul materraso il piccolo in modo da potermi sdraiare accanto a lui, appena lo poggai e lui non senti più il mio calore cominciò ad agitarsi e io e Paulo poggiammo contemporaneamente una mano su di lui, io sulla testina e sul sul pancino, per fagli sentire la nostra presenta e il piccolo in risposta su tranquillizzo accennando un sorrisino "dopo questo il mio cuore si è sciolto" disse Paulo continuando a osservare il piccolo. Dopo un po decidemmo di dormire anche noi anche perché tra poco mathias si sarebbe svegliato per mangiare quindi era meglio approfittare finché dormiva, diedi un bacio a Paulo dandogli la buonanotte e lui mi diede un altro bacio dicendomi "buonanotte amore mio e grazie per tutto questo ti amo da morire" e io mi addormentai con il cuore pieno di gioia

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