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Dopo aver fatto pace con Paulo tornammo a casa, Paulo aveva visto il mio appartamentino e mi ordino categoricamente di non provare a svuotare mezzo scatolone perché sarei tornata a vivere a casa con lui.
Decisi di accettare e tornare a vivere con lui perché mi aveva dimostrato di essere veramente innamorato di me e soprattutto tra pochi mesi sarebbe arrivato il piccolo.

"bene questo era l'ultima scatola" dissi poggiando goffamente la scatola a terra, la pancia cominciava a essere ingombrante "quante volte ti ho detto di non portare pesi, e spero che questo sia il tuo ultimo trasloco" mi disse e io risi per la sua affermazione "dai ora vieni che abbiamo una cosa importante da fare" disse e io lo guardai non capendo, Paulo sali le scale e io le segui di sopra "beh sai che qui avevo fatto la mia stanza Nerd come la chiami tu, ma penso sia ora di cambiare qualcosa" disse aprendo la porta, la stanza dove prima c'erano scaffali pieni di lego, il suo computer e tutti i suoi videogiochi non c'erano più c'erano dei secchi di vernice e delle scatole, alcune le riconobbi perché li avevo presi io con Giulia e Alice "amore non c'era bisogno che togliessi le tue cosa avevamo detto che avremmo trasformato una delle camere degli ospiti nella stanza del piccolo" gli ricordai "lo so ma questa è più grande, luminosa e poi è più vicino a noi" disse con un sorriso che mi fece sciogliere il cuore "dai su mi dai una mano a dipingere che poi devo montare la culla del mio piccolo" disse poggiando la mano sulla mia pancia "va bene dai iniziamo" dissi prendendo uno dei pennelli.

"dai basta, mi fanno male le guance a forza di ridere" dissi massaggiandomi un po le guance " sono contento di renderti felice" disse avvicinandosi a me "dai forza ora voglio vedere come te la cavi nel montare la culla" gli dissi lasciandogli un bacio, lui si stacco da me e andò ad aprire il primo scatolone. Sistemo il pezzi per terra e inizio a guardare le istruzioni, le giro e rigiro, io scoppiai a ridere vedendo la sua faccia confusa "cosa ridi" mi chiese subito lui "dammi qua altrimenti il piccolo farà prima a costrurselo lui un letto" dissi prendendo le istruzioni dalle sue mani "dai non è semplice quel pezzo va montato con quello" dissi indicandogli due pezzi, lui segui le mie indicazioni e si meraviglio di essere riuscito a montare due pezzi "che ne dici se tu leggi le istruzioni e io monto" mi chiesi e io risi "si, siamo una bella squadra no" domandai retorica sedendomi accanto a lui sul tappeto "siamo una squadra imbattibile amore mio, la migliore" disse prima di lasciarmi un bacio e di tornare a montare la culla.
Dopo un paio d'ore terminammo di montare tutti i mobili "che ne dici di uscire a prendere le ultime cose, così poi possiamo sistemare tutto" mi propose lui e io accettai subito.

"bene penso che abbiamo perso abbastanza cose" dissi guardando il baule dell'auto di Paulo stracolmo di buste "no ci sono ancora tantissime cose che voglio prendere al mio principino" mi disse "questo bimbo è viziato ancora prima di nascere" dissi salendo in auto.

"aspetta amore" dissi a Paulo, "che ne dici di scegliere il nome per il piccolo?" gli spiegai, non volevo più chiamarlo bimbo o piccolo meritava un suo nome "vorresti dargli un nome italiano o spagnolo?" mi chiese lui "in realtà non lo so, c'è qualche nome che ti piace particolarmente" gli chiesi io "Leonardo e Aron a te nena?" mi chiese lui "Aron mi piace molto anche se il mio preferito è Mathias" gli dissi " Aron Dybala.... Mathias Dybala.... Suona meglio Mathias" analizzo lui "quindi si chiamerà Mathias?" chiesi io incredula, fin da piccola ho sempre desiderato chiamare mio figlio Mathias "si, Mathias Dybala suona bene e poi non credo creerà molti problemi di pronuncia in nessuna delle nostre familie" disse e io contentissima lo baciai "bene ora però dobbiamo finire la cameretta per Mathias" Disse lui accarezzando il pancione.

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