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Passai tutta la giornata con Alice e i bambini.
Ormai era arrivata l'ora di tornare a casa ma non ne avevo nessuna voglia, mi ha deluso troppo, mi aveva detto che sarebbe andato a cena da Wes non a fare una festa con altre 9 persone.
"Gio se vuoi sai che puoi restare qui, per noi non c'è nessun problema" mi disse Alice "tranquilla Ali è giusto che io torni a casa, anche se ammetto che sarà dura ma devo farlo" dissi prendendo Mathias dalle braccia di alvaro che lo stava facendo giocare con il piccolo Edo, lo misi nel suo ovetto e dopo aver salutato tutti uscì per tornare a casa.

Arrivai a casa e Parcheggiai la macchia in garage rimasi qualche minuto ferma a fissare il vuoto, in quel momento sarei dovuta stare accanto a Paulo ma proprio non riuscivo a mandare giù quella sua bugia, nel decidere di andare dai suoi compagni non ha minimamente pensato alle conseguenze ma soprattutto facendo così sta rischiando tantissimo per quanto riguarda la sua carriera, non ho mai nascosto a Paulo che lo seguirei ovunque lui vada a giocare ma sa altrettanto bene che ora abbiamo un figlio e un alto in arrivo e non voglio che mio figlio cresca cambiano casa, scuola, lingua troppe volte, ciò ovviamente non vuol dire che Paulo sia obbligato a restare per sempre alla Juventus o in qualche altra squadra ma se lui continuerà ad avere questo comportamento potrebbe portare seri problemi.

Mi decisi a scendere dalla macchina e recuperai l'ovetto nel quale mathias si era addormento beatamente.
Appena entrai vidi Paulo alzarsi velocemente dal divano e venirmi in conto "dove sei stata tutto il giorno? Stai bene? State bene? Avresti potuto rispondere a qualche mio messaggio almeno" disse lui "il fatto che io sia tornata a casa non significa che io ti abbia perdonato, per ora dormirò nella stanza degli ospiti e non urlare mathias si è appena addormentato" dissi prendendo mio figlio e posizionando nella culletta che abbiamo posizionato accanto al divano.
"perché dobbiamo dormire in stanze separate? Non possiamo risolvere, ti ho già chiesto scusa un milione di volte" dsse lui buttandosi sul divano esasperato "Paulo allora non hai minimamente capito che io non sono arrabbiata con te tanto per la cazzata della festa ma per altro" dissi mettendomi le mani nei capelli "e perché allora spiegami perché io proprio non capisco" disse lui posando i gomiti sulle ginocchia "mi sento presa in giro, delusa tu mi hai mentito dicendomi che andavi da Wes solo per mangiare, chi mi dice che tutte le volte che mi hai detto che saresti uscito con un tuo amico in realtà non andavi a tradirmi con qualche altra ragazza, e come ti ho già detto ci sono rimasta male perché non hai minimamente pensato alle conseguenze, sai benissimo che se dovessi cambiare squadra io e i bambini ovviamente ti seguiremmo ma se tu continuerai ad avere un comportamento come questo potresti cambiare spesso squadra e sai che preferirei avvitare troppi spostamenti sopratutto al di fuori del italia o Spagna per i bambini, cambiare scuola, amici e lingua è difficile, ma ovviamente ciò non significa che tu debba restare in una squadra che non vuoi a vita " dissi cercando di dare in senso a tutti i pensieri sconfusinati che avevo in testa "hai ragione amore mio, ho sbagliato a non pensare alle conseguenze delle mie azioni e soprattutto ho sbagliato a non parlarne con te, ti posso assicurare che non ho mai e poi mai usato la scusa di uscire con un mio amico per traditrti non potrei mai ti amo troppo" disse lui, decisi di non rispondere più e approfittare di quel momento in cui mathias stava dormendo per andare a lavarmi e mettermi in piagiama.

Dopo essermi sistemata tornai al piano di sotto a prendere il piccolo per andare a letto "sei sicura di voler dormire in stanze separate?" mi chiese lui e riconobbi nei suoi occhi un barlume di speranza che io gli dicessi che avevo cambiato idea ma purtroppo non era così "mi spiace Paulo" dissi solo salendo e mettendo a letto mio figlio per poi mettermi a dormire anche io.

Mi svegliai di soprassalto, erano le 10 del mattino è impossibile che mathias stia ancora dormendo così mi precipitai a guardare nella sua culletta e lui non c'era scesi le scale alla velocità della luce e trovai Paulo che dormiva seduto sul divano con il piccolo in braccio, tirai un sospiro di sollievo e andai in cucina a prepararmi la colazione.

Passarono diverse ore e io e Paulo ci rivolgemmo a mala pena la parola "Gio io ora devo andare perché ho un appuntamento col presidente dove ci dirà come verremo puniti per quello che abbiamo fatto" disse lui e io mi limitai a salutarlo.

Preparai la cena per me e per Paulo, stavo apparecchiando la tavola quando senti la porta di casa aprirsi e una voce femminile familiare mi precipitai al ingresso e vidi accanto a Paulo Alica e Dolores "che bello vedervi cosa ci fate qui?" chiesi abbracciandole "siamo venute a farvi una sorpresa, sappiamo che è un momento duro ma speriamo di potervi aiutare" disse Alicia e io le risposi che qui erano sempre le benvenute.
Laciai andare dolores e Alicia da mathias finché io e Paulo preparavamo qualcos'altro da mangiare "mi dispiace ma dovrai tornare a dormire in camera nostra nella camera degli ospiti dormiranno mia madre e Dolo, e prima che tu me lo chieda non sapevo sarebbero venute le ho trovate fuori dall'ufficio del presidente" disse Paulo e io non risposi cominciai a pensare a una soluzione nella mia testa.

Dopo aver mangiato e parlato era purtroppo arrivata l'ora di andare a dormire, sali di sopra e andai a mettermi il piagiama nel bagno in camera mia e di Paulo, mi misi sotto le coperte e poggiai la testa sul cuscino dando la schiena a Paulo.
Dopo pochi minuti Paulo provo ad abbracciarmi da dietro "possiamo parlare" mi disse sotto voce ma dopo non aver ricevuto una mia risposta torno nel suo lato di letto, dopo una decina di minuti riprovo ad abbracciarmi ma io spostai il suo braccio.
Dopo l'ennesima volta che Paulo provo a parlarmi o abbracciarmi decisi di alzarmi e prendere una coperta per andare a dormire sul divano, "non andartene ti prego" lo senti dire con voce bassa e tremante mi girai subito e lo vidi seduto al centro del letto con gli occhi lucidi "ti prego perdonami, non abbandonarmi ho bisogno ti te ti amo troppo per perderti per uno stupido errore" disse iniziando a piangere, avevo visto pochissime volte Paulo piangere "sono qui non me ne vado da nessuna parte, almeno senza di te, anzi di voi non vado da nessuna parte" dissi indicando lui, mathias e ovviamente il mio pancione che iniziava a crescere "mi dispiace davvero sono stato uno stupido ho fatto un enorme cavolata, ti prometto che non ti deluderò mai più" disse lui e io capi solo ora il motivo di tutto questa sua preoccupazione "tu stai così male perché io nella rabbia ho detto che mi hai deluso?" chiesi "si, so benissimo che quando una persona ti delude perde la tua fiducia e non c'è praticamente nessuna speranza che la riacquisisca" disse lui abbassando lo sguardo "hey guardami, l'ho detto in un momento di rabbia, non mi hai deluso mi hai ferita e tranquillo non ho mai smesso di avere fiducia in te" dissi per poi abbracciarlo "il mister e il presidente hanno deciso che io Artur e Wes salteremo la prima partita di campionato per la seconda dovremmo essere in campo" disse senza staccarsi dall abbraccio "amore hai intenzione di mettere fine al nostro abbraccio o di andare avanti tutta la notte" gli chiesi ridendo "la seconda, ho passato una notte senza di te che dormi beatamente con la testa poggiata sul mio petto e mi sei mancata da togliere il respiro ora ho intenzione di passare tutta la abbracciato a te con la mia testa sul tuo seno, devo dire che grazie alla gravidanza il tuo seno è ancora più voluminoso e comodo " disse poggiando la testa su di me e io risi " mi è mancata così tanto la tua risata e il tuo respiro che mi solletica la pelle" disse per poi poggiare una mano sulla mia pancia e iniziare ad accarezarla dolcemente metre io accarezzavo i sui capelli, e così ci addormentammo

todo lo que quiero eres tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora