MELISSA
Osservavo incantata le fiamme del camino che danzavano come fossero odalische coperte da veli rosse e arancio, catturata dai loro movimenti sinuosi e aggraziati, in attesa che quello splendido ragazzo tornasse dalla stanza in cui si era chiuso da quando il suo telefono aveva cominciato a suonare.
Probabilmente era la sua ragazza che voleva sapere dove diavolo fosse finito. Per la prima volta in diciassette anni mi ritrovai ad essere un po' invidiosa.
Chi non avrebbe voluto stare insieme ad un ragazzo come lui? Alto, con un fisico da paura e dagli occhi magnetici, per non parlare delle sue labbra definite e piene. Chissà se erano così morbide come sembravano!
Sospirai trasognante, mentre rievocavo nella mente il ricordo di lui che mi stringeva a se. Nel momento in cui aveva stretto la sua mano sul mio fianco, una piacevole scossa elettrica mi aveva percorso tutto il corpo e il mio cuore non aveva smesso di scalpitare nel petto. Mi domandai se anche lui l'avesse sentita.
La stanza cominciava ad essere avvolta da un tiepido calore e la tensione accumulata da tutto il giorno cominciava a farsi sentire. Ormai faticavo a tenere gli occhi chiusi e, se non fosse stato per le imprecazioni e le brutte parole che sentivo provenire di tanto intanto da dietro la porta di una delle stanze del corridoio, probabilmente mi sarei già addormentata da tempo.
Doveva essere molto tardi, ma non avevo modo di scoprirlo, non avevo con me nè un orologio nè il cellulate e le lancette del piccolo orologio da tavolo, poggiato su un mobile del soggiorno, erano ferme chissà da quanto. Le avevo osservate per un po', in attesa che si muovessero, ma quando vidi che rimanevano sempre fisse sullo stesso punto, capii che non lo avrebbero fatto mai.
A poco a poco scivolai sul divano grigio, senza mai staccare gli occhi dal camino. Volevo stare sveglia, ce la stavo davvero mettendo tutta, ma le mie palpebre non volevano collaborare. Le sentivo troppo pesanti e nonostante avessi l'urgenza di avere le risposte che quel ragazzo era intenzionato a darmi, non potei più contrastarle e a poco a poco sprofondai nel buio infinito.
In quella pace e nel lunghissimo silenzio, c'era stato un brevissimo momemto di coscienza, in cui pensai che stessi galleggiando in uno stagno pieno di ninfee profumate oppure fluttuando sopra un tappeto di lillà e giacinto, per come mi sentivo leggera, priva della gravità, investita da un odore così buono che sapeva di primavera. Ma forse si era trattato solo di un sogno, non sapevo dirlo con certezza.
Una melodia, delle note strimpellate da una chitarra, dal ritmo lento e dolce, mi destò facendomi riemergere lentamente.
Mi costrinsi ad aprire un occhio, poi l'altro e realizzai di essere distesa su un letto comodo di una stanza immersa in una leggerissima penombra. Una stanza che non riconobbi.
Spostati lo sguardo da una parete all'altra, alla ricerca di qualcosa di familiare, ma niente di quello che i miei occhi stavano catturando lo era: La scrivania moderna, il lampadario al soffitto col sistema solare, alcuni trofei sopra una mensola.
Di chi era questa stanza? E com'ero finita qui dentro? Lentamente alcuni ricordi si fecero strada nella mia mente: Una motocicletta nera, un ragazzo bellissimo dagli occhi blu, una modesta casa, un soggiorno col camino ed io che sprofondavo su un comodo divano grigio e tutto mi ritornò alla mente.Da dietro la porta socchiusa sentii provenire una musica, suoni armonici prodotti da corde di una chitarra e una bellissima voce intonare quelle note. Incuriosita mi alzai la schiena e la coperta di lana pesante che avevo addosso, scivolò giù, sino alle cosce.
Ancora assonnata, mi stroppicciai gli occhi e le bende improvvisate che avevo avvolte alle mani si sciolsero completamente. Le abbandonai sul letto e, attratta da quella musica, scivolai da sotto la coperta, indossai le scarpe e uscii dalla stanza.
Seguii il breve corridoio e, non appena notai il ragazzo della moto, mi fermai sulla soglia del soggiorno. Era seduto sul bordo del divano a petto nudo, intento a suonare una chitarra acustica. Il mio cuore perse diversi battiti e un calore violento mi si sprigionò dalle guance, mentre contemplavo quel fisico mozzafiato. Oddio, quanto era sexy!
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Prescelta - Il Risveglio (In stesura)
Viễn tưởng#1 Libro della serie. La copertina è stata realizzata da @StefyAr La vita di Melissa viene sconvolta quando la madre muore in un "incidente" stradale. La dolorosa perdita la costringe a chiudersi in se stessa e ad isolarsi dagli altri. Il padre, qu...