MELISSA
Qualcuno urlava disperato da dietro le miei spalle, sembrava chiamare il mio nome, ma ero troppo concentrata a schivare, nel buio della notte, i sassi e le radici degli alberi emergere dal terreno, che prestargli la dovuta attenzione.
Ad ogni respiro il mio fiato si condensava in una nuvola di fumo, i battiti del cuore mi rimbombavano nelle orecchie e i muscoli delle gambe bruciavano sotto la pelle, mentre correvo in mezzo agli alberi con tutti i sensi allerta. L'odore pungente, acre della terra bagnata m'investiva le narici con violenza e il silenzio, quasi spettrale del bosco, era spezzato solo dal calpestio delle mie scarpe da ginnastica e dal fruscio degli aghi accarezzati dal vento. Più mi inoltravo nel bosco, più il buio s'infittiva e fui costretta a ridurre il passo.
L'umidità mi penetrava sotto lo strato di vestiti, sin dentro le ossa e mi pentii di non aver preso il giubbotto nero che avevo riversato a terra insieme a tutto il resto.
<<Melissaaaa!>> Una voce maschile, possente e disperata spezzò il silenzio, riverberando nel bosco.
Mi voltai col terrore di essere trovata. Non mi sentivo ancora pronta ad affrontare chiunque volesse persuadermi a tornare a casa. Avevo l'urgenza di starmene un po' per conto mio, trovare un posto tranquillo, lontano da tutti, per godermi in pace le ultime parole di mia madre, riflettere sulle parole di Kate e rielaborare il tutto.
I miei occhi allarmati percepirono un movimento, qualcosa si muoveva tra gli alberi, come un'ombra cupa e silenziosa. Non ero certa se si trattasse della persona che mi stava chiamando o di un animale che era stato allertato dalla mia intrusione, la luce argentata della luna, che filtrava appena tra le fronde degli alberi, era troppo debole per poterla distinguere chiaramente e il mio istinto reagì ancora prima del mio cervello e mi ritrovai a correre di nuovo per quanto il buio me lo consentisse.
Ad un tratto, il mio piede urtò qualcosa, d'istinto allungai le mani in avanti e la lettera mi sfuggì via, poi atterrai sul terreno umido sbattendo violentemente mani e ginocchia. L'impatto fu doloroso e una fitta acuta seguita da un bruciore pungente mi pervase.
Rotolai sulla schiena e mi uscì un singulto. Strizzai gli occhi per un attimo per contenere il dolore e nell'istante in cui li riaprii, un'ombra gigantesca incombeva su di me.
Il cuore mi scoppiò nel petto e cominciai ad arretrare piantando i piedi sul terreno scivoloso.<<Ehi, va tutto bene!>> Esclamò quella voce familiare nel tentativo di rassicurarmi. <<Sono io, Alex.>>
Un sollievo incredibile mi allargò i polmoni che si svuotarono dell'aria che fino a quel momento avevo trattenuto.
Allungò la mano. <<Vieni, ti aiuto ad alzarti.>> Stava parlando in inglese ed io non ne comprendevo il motivo. Per tutto il tempo a casa di Maya aveva parlato nella mia lingua e adesso mi parlava in inglese. Perché? E poi
come aveva fatto a trovarmi? E soprattutto come faceva a sapere che fossi fuggita?Afferrai la sua mano e mi lasciai sollevare da terra. Ad un palmo dal mio naso, i suoi occhi azzurri s'incollarono su quelli miei fissi sui suoi e mi si spezzò il respiro.
Una strana emozione, molto intensa mi fece palpitare il cuore e un forte calore mi si sprigionò nelle guance. Fui grata che fossimo immersi nel buio, perché non avrebbe potuto notare quell'improvviso rossore. Sarebbe stato troppo imbarazzante.Una ruga gli marcò la fronte. <<Stai sanguinando.>> Affermò, spezzando quel breve silenzio che si era venuto a creare.
Sbattei le palpebre e indietreggiai di un passo ad un tratto nervosa e mi osservai le mani. Ormai gli occhi si stavano abituando all'oscurità e mi sembrò di scorgere delle ferite profonde.
Le sue dita mi afferrarono un polso con delicatezza e analizzò la mia mano destra.
<<C'è un fiume qui vicino, sarà meglio ripulire le ferite prima che s'infettino. Ce la fai a camminare?>>
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Prescelta - Il Risveglio (In stesura)
Fantasy#1 Libro della serie. La copertina è stata realizzata da @StefyAr La vita di Melissa viene sconvolta quando la madre muore in un "incidente" stradale. La dolorosa perdita la costringe a chiudersi in se stessa e ad isolarsi dagli altri. Il padre, qu...