Prescelta - Il Risveglio (In stesura)

26. ESPLOSIONE DI RABBIA

MELISSA

La grande sala spaziosa, col pavimento in parquet chiaro, era occupata da file di stampelle ed espositori. Le pareti tinte di ocra, nascoste da scaffali di deliziosi abiti, erano raggruppati per stile e colori. Sul lato sinistro, dietro al lungo bancone, una donna un po' rotondetta, dai biondi capelli corti con le ciocche ondulate, stava servendo due giovani ragazze che conoscevo molto bene: erano Brenda e Claire. Spalancai gli occhi, incredula.
Quante probabilità potevo avere di trovarle nello stesso posto e nello stesso orario? Molto basse e naturalmente io, con la fortuna che mi ritrovavo, ero rientrata in quella statistica. 

<<Buon Giorno.>> Salutò Kate e nello stesso momento mi nascosi subito dietro ad una fila di abiti lì vicino,
sperando con tutto il cuore che non mi avessero vista.

<<Buon giorno.>> Ricambiò la donna. <<Qualche minuto e arrivo.>>

<<Prendiamo questi due abiti e il copri spalla.>> Sentii dire ad una voce inconfondibile: quella di Claire.
Da dietro la stampella scostai gli abiti con entrambe le mani per poter meglio tenere d'occhio le due arpie.

<<Ottima scelta.>> Rispose la donna mostrandole un sorriso compiaciuto.
Ripiegò gli abiti con cura dentro alcune scatole colorate e le infilò dentro tre sacchetti di carta che aveva preso da sotto il bancone.

Kate mi raggiunse e lasciai andare gli abiti che stavo trattenendo.
<<Hai già visto qualcosa d'interessante?>> Chiese Kate con un mezzo sorriso divertito, mentre io continuavo a sperare  che quelle due non si fissero ancora accorte di me.

Presi tra le mani il primo vestito che mi capitò sott'occhio cercando di mostrarmi disinvolta.
Scossi la testa evitando di parlare. Non volevo rischiare di farmi sentire attirando su di me l'attenzione.

Sentii la signora fornire il totale della merce acquistata dalle Cheerleaders mentre Kate afferrava un abito nero troppo corto per i miei gusti. <<Perché non provi questo?>> Mi domandò porgendomelo.

Lo guardai un attimo e improvvisamente realizzai che Kate, senza saperlo, mi stava appena concedendo una via di fuga. Se mi fossi rinchiusa dentro un camerino sarei potuta sfuggire alla vista di quelle due. Cosi le strappai l'abito dalle mani e con lo sguardo mi misi subito alla ricerca di un camerino.

<<Arrivederci signora Tucker.>> Sentii le due ragazze rispondere ad unisono.

Non appena individuai la zona dei camerini ormai era troppo tardi, le ragazze avevano già preso i loro sacchetti e si stavano incamminando vero l'uscita, ancheggiando come se stessero percorrendo un red carpet invisibile.

<<Vuoi che ti accompagni ai camerini?>> Chiese Kate proprio nel momento in cui quelle due giunsero nel punto in cui ci trovavamo.

<<Buongiorno signora White.>> Salutò Brenda freddamente, mentre lo sguardo sprezzante di Claire incrociò il mio.

Rabbrividii.

<<Ciao Brenda.>> ricambiò il saluto Kate mostrandole un sorriso cordiale. Prima che qualcuno di loro potesse aggiungere altro mi voltai e a passo svelto raggiunsi i camerini con il cuore in gola.

Perché la mia vita doveva andare per forza in questo modo? Perché non facevo altro che attirare su di me la cattiva sorte? Odiavo il modo in cui mi sentivo e odiavo ancora di più la mia inettitudine.
Non ero abituata a tutto questo. La mia vita era sempre stata semplice e tranquilla. Non avevo mai avuto bisogno di dovermi difendere da qualcuno. Ero felice nella mia insignificante e monotona vita e a me andava bene così, avevo tutto ciò che mi serviva, ma adesso sembrava essere diventata un vero inferno.