MARCUS
Le porte automatiche dello Shop's House si aprirono al mio arrivo, permettendomi di uscire e raggiungere la mia moto.
Eravamo ormai arrivati alle porte di Salem, la città distava poche miglia da qui, solo dieci minuti e avrei messo di nuovo piede nella mia casa d'infanzia e Mel avrebbe finalmente saputo la verità. Mi chiedevo se avrebbe ricordato tutto o se io fossi riuscito ad aiutarla trasmettendole i miei ricordi senza metterla in pericolo. Il suo potere era come miele per le api e se non fossi riuscito a tenere a bada le sue emozioni, l'esplosione avrebbe attirato su di lei gli Arnoidi ed io a quel punto non sarei stato in grado di proteggerla senza l'aiuto degli altri Difensori, come invece mi ero ripromesso.
Ero terrorizzato per quell'eventualità.
Posai lo zaino sulla sella e tirai fuori il giubbotto che avevo comprato per lei, l'unico rimasto della sua taglia. Era orribile con quella fantasia leopardata, ma era pur sempre meglio di niente.
Ancora non potevo capacitarmi del fatto che si fosse avventurata nel bosco senza averne preso uno.
Mi voltai per darglielo e solo in quel momento mi accorsi che lei non era dietro di me."Ma dov'era finita?"
Puntai subito lo sguardo allarmato oltre la porte a vetri e quando la intercettai vicino alla cassa tirai un sospiro di sollievo ma subito dopo aggrottai le sopracciglia accorgendomi che c'era qualcosa che non andava in lei. La sua espressione era abbastanza esplicita, aveva qualcosa che non mi piaceva per niente: occhi spalancati, vitrei e viso più pallido del solito.
Tra le mani fasciate da una benda improvvisata, stringeva un giornale e qualcosa l'aveva turbata.
Ma che cosa?
Mi portai lo zaino sulla spalla e mi precipitai da lei passando dall'uscita, quando vidi le porte aprirsi al passaggio di due clienti.
<<Quella è l'uscita!!>> Sentii sbraitare al cassiere.
Lo ignorai, al momento non me fregava un cazzo delle sue regole.
<<Qualcosa non va?>> Le domandai in ansia, non appena le fui accanto e dando anch'io un'occhiata al giornale.
Avvertii una fitta alla pancia, come se qualcuno mi avesse appena dato un pugno nello stomaco, non appena i miei occhi si posarono sulla fotografia in prima pagina del "The Salem News".
"Dannazione! Che cazzo ci faceva Maygan in quella foto?"
Eppure le fate ci avevano assicurato che avevano risolto ogni cosa. Maygan aveva lo sguardo puntato verso l'obiettivo ed era impossibile che non se ne fosse accorta, allora perché non era intervenuta?
Quello sì che era adesso un grosso problema da risolvere.
Non avevo idea di come avrei potuto giustificare l'accaduto con il Consiglio e soprattutto non avevo idea di cosa dire a Mel per calmarla.<<Io... io... >> Cominciò a balbettare. <<La conosco, lei è... lei è Maygan un'amica di Kate.>>
Corrugai la fronte confuso.
Come e quando l'aveva conosciuta? E per quale assurdo motivo nè Kate nè Maygan non mi avevano messo al corrente? Ero davvero stufo di tutti questi segreti, sotterfugi e pugnalate alle spalle, stufo dei modi di fare di Katherine. Dovevo una volta per tutte chiarire le cose con lei, perché avevo l'impressione che stesse cospirando alle mie spalle e questo mi mandava in bestia.<<Lei è... >> Proseguì Mel accigliata, con voce incerta. <<Lei è sospesa in aria, com'è possibile?>>
Mi si spezzò il cuore nell'osservare l'espressione contrita sul suo splendido volto.
Non avevo la forza di mentirle e non avevo intenzione di farlo.
Troppi l'avevano già fatto ed io non volevo essere il prossimo della lista. Non lo meritava.
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Prescelta - Il Risveglio (In stesura)
Фэнтези#1 Libro della serie. La copertina è stata realizzata da @StefyAr La vita di Melissa viene sconvolta quando la madre muore in un "incidente" stradale. La dolorosa perdita la costringe a chiudersi in se stessa e ad isolarsi dagli altri. Il padre, qu...