MARCUS
Melissa si era chiusa in bagno da ormai più di mezz'ora, sentivo l'acqua infrangersi sul piatto doccia e come sempre non avevo assolutamente idea di cosa le stesse passando per la testa in questo momento. Il modo in cui mi aveva risposto, così freddo e distaccato, mi aveva ferito profondamente, per non parlare del fatto che avesse messo in dubbio la mia promessa. Non si fidava di me e al momento sembrava non intenzionata a farlo.
"Maledizione!" Il fatto di non riuscire a trovare un modo per arrivare a lei mi dilaniava l'anima. Avevo sempre saputo che non sarebbe stato facile, lo avevo previsto, ma allora perché mi sentivo così dannatamente ferito?
Dovevo essere contento di averla vicino, ecclissare il dolore e godermi ogni singolo istante con lei ed invece non riuscivo a farlo. Volevo di più, volevo tutto di lei, come un assetato in mezzo al deserto o un affamato avido in piena carestia.
Avevo ancora impresso nella mente i suoi splendidi occhi fissi sulle mie labbra pieni di un desiderio selvaggio e solo gli Dei sapevano quanto mi era costato respingerla in quel modo, ma sapevo che non sarebbe stata capace di trattenere il potere e attirare gli Infernali al momento non era una buona cosa. Ma non era stato l'unico motivo, sapevo che se le avessi concesso quel bacio non sarei stato in grado di fermarmi, ogni singola parte del mio corpo bramava tutto di lei e non volevo approfittarmene in quel modo, non era giusto.
Forse mi ero illuso nel credere che fossi riuscito a sopportare qualunque cosa, perché in questo momento tutta questa situazione per me stava diventando insostenibile.
Non riuscivo a comprendere cosa ci fosse di diverso in lei questa volta. Cosa le aveva fatto Zaira? E in che modo sarei riuscito a tirarla fuori dalla sua "cecità"?
Per tutti questi anni avevo avuto il tempo di analizzare sia le volte in cui ero riuscito ad aprire un varco nella sua mente, aiutandola a ricordarle chi fosse e quale profondo legame ci unisse, sia l'unica volta in cui avevo scatenato in lei una reazione troppo eccessiva, nella quale il suo potere aveva preso il sopravvento, ma in nessuna di quelle analisi ero mai arrivato ad una conclusione definitiva.
Possibile che le pozioni usate da Zaira le avessero provocato degli effetti collaterali?
Per quanto mi sforzassi a trovare delle risposte più rimanevo intrappolato in un labirinto di enigmi e misteri. Tutto questo mi faceva sentire terribilmente impotente. Forse, dopotutto, non avevo altra scelta che aspettare e pazientare.
C'era stato un momento prima, quando le avevo rivelato il mio nome, e poi dopo, quando le avevo mostrato le fotografie, nel quale avevo creduto che finalmente avesse ricordato qualcosa, ma dal modo in cui aveva reagito, come se fossi per lei qualcosa di riprovevole, mi aveva fatto ricredere.
Probabilmente da parte mia era stato un errore sbatterle in faccia la prova della nostra storia, ma era l'unica cosa che al momento potevo fare per dimostrarle che poteva fidarsi di me, ed invece l'avevo turbata ancora di più.
Sospirai rassegnato, mentre infilavo le ultime cose dentro lo zaino e lo abbandonavo sul divano prima di appostarmi dietro la porta del bagno per accertamenti che lei stesse bene.
Rimasi in attesa qualche secondo, indeciso se farmi avanti o meno. Avrei voluto lasciarle più tempo, ma oramai si erano fatte le 7:00 e avrebbe rischiato di arrivare in ritardo. L'ultima cosa che volevo era quella di arrecarle altri problemi, perciò mi costrinsi ad alzare il braccio e con le nocche della mano diedi due colpi leggeri alla porta, prima di schiarirmi la gola.
<<Ehi Mel, tutto bene lì dentro?>> Le chiesi, alzando la voce quel tanto che bastava per superare lo scroscio dell'acqua. <<Fammi sapere se ti serve qualcosa, ok?>>
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Prescelta - Il Risveglio (In stesura)
Fantasy#1 Libro della serie. La copertina è stata realizzata da @StefyAr La vita di Melissa viene sconvolta quando la madre muore in un "incidente" stradale. La dolorosa perdita la costringe a chiudersi in se stessa e ad isolarsi dagli altri. Il padre, qu...