MARCUS
Quando varcai la soglia della mia camera, avrei voluto mettere a soqquadro tutta la stanza per quanto mi sentivo furioso, teso, frustrato e spaventato, ma non potevo permettermi di perdere altro tempo. Lei era lì fuori, da qualche parte, esposta al pericolo e aveva bisogno di me.
Mi precipitai nel mio caveau personale e raccolsi in uno zaino tutto ciò che era in mio possesso contro ogni Demone possibile. Non riuscivo proprio a capire che cosa l'avesse spinta a scappare in quel modo. Cosa le aveva riferito Katherine?Mi sforzai di mantenere il controllo, nonostante le mani mi tremassero e il cuore batteva nel petto ad una velocità spaventosa. Sapevo che non potevo permettermi il lusso di lasciarmi sopraffare da quelle emozioni. Dovevo mantenere la mente lucida se volevo ritrovarla, anche se farlo mi sarebbe costato un certo sforzo.
Richiusi il Caveau, mi portai lo zaino sulla spalla e scesi di corsa le scale. Il soggiorno brulicava di Difensori con gli occhi puntati su di me, nell'attesa di ricevere degli ordini.
<<Marcus.>> Mi chiamò Vivian dal salone, attirando la mia attenzione. Teneva in mano un cristallo facendolo oscillare sulla cartina degli Stati Uniti distesa sul tavolo.Mi avvicinai facendomi spazio tra la folla.
<<Stai perdendo solo tempo. Lo sai che non funziona se non abbiamo... >><<Tipo questo?>>
Un sorriso scaltro le spuntò sul viso, mentre sollevava l'altra mano mostrandomi dei capelli scuri che stringeva tra le dita, i capelli di Melissa. Come era riuscita a procurarseli? Possibile che fosse stata Katherine a consegnarglieli personalmente? Eppure era stata proprio lei a negarci la possibilità di avere qualcosa di Melissa, proprio per evitare che finissero in mani sbagliate, oppure che finissero nelle mie di mani, pensai.
Perchè ero l'unico di cui non riuscisse a fidarsi? Eppure volevamo la stessa cosa.Il pendente non faceva che oscillare tra la contea di Cumberland e quella di Androscoggin sino a quando si stabilizzò con movimenti circolari, nella zona della foresta in cui viveva Maya. Vivian spostò la mano e il cristallo roteò su se stesso e si bloccò su un punto del fiume Little River.
<<Trovata!>> Esclamò Vivian compiaciuta, con un mezzo sorriso sulla faccia.Tirai un sospiro di sollievo. <<Ottimo!>> Mi voltai verso i Difensori pronto a prendere il ruolo di Comandante.
<<Ascoltatemi tutti, adesso questa missione è la nostra priorità. Dobbiamo trovare la Prescelta a qualunque costo e portarla qui, al sicuro.>>I Difensori annuirono ad unisono e il mio sguardo si posò sui Vigilanti che se ne stavano in disparte in un angolo.
<<Raphael, Uriel e Michael so che non potete fare molto, vi chiedo solo di avvisarmi se la Prescelta dovesse allontanarsi dal Little River, solamente perché gli Infernali potrebbero essere molto più veloci di noi nel trovarla.>>
<<Possiamo fare molto di più.>> Intervenne Gabriel uscendo dalla porta del seminterrato. <<Possiamo comunicare con lei ora che il marchio si è manifestato.>>
Un brusio concitato si levò nel salone mentre un milioni di emozioni contrastanti mi travolgeva come un'onda impetuosa e barcollai per quell'inaspettata notizia. Eppure avrei dovuto capirlo dopo quanto era accaduto a Neverseasons. Non si era trattato solo del risveglio del suo potere, le si era manifestato il marchio degli Dei, qualcosa che nessuno di noi poteva ancora comprendere non avendo mai avuto la possibilità di conoscerne i suoi effetti.
Compresi subito cosa mi era accaduto a Neverseasons, quel dolore insostenibile al petto era stato causato dal marchio.
<<Marcus, se ciò che dice Gabriel è vero, dobbiamo portarla subito a Neverseasons.>> Disse Vivian da dietro le mie spalle. <<Il Magister potrà darle tutto l'aiuto di cui ha bisogno e...>>
<<No!>> Replicai furioso voltandomi dalla sua parte. <<Lei non andrà da nessuna parte.>>
In cuor mio sapevo che era la scelta migliore da fare per Melissa, ma non prima che avessi avuto la possibilità di averle spiegato ogni cosa, di metterla al corrente di tutto, non prima di avere avuto il suo consenso. Non l'avrei mai obbligata a fare nulla di cui non si sentisse ancora pronta. Non era ancora preparata a tutto questo e in questo momento, andare a Neverseasons, per lei, avrebbe significato sconvolgere definitivamente la sua vita, più di quanto non lo fosse già. L'avremmo messa in fuga costringendola a prendere una posizione sconveniente per tutti noi. La conoscevo abbastanza bene da sapere che in questo modo si sarebbe opposta con tutta se stessa. Potevamo ancora concederle del tempo, darle la possibilità di metabolizzare il tutto. Io avrei potuto aiutarla a capire. <<Ha bisogno di tempo.>> Aggiunsi.<<Maledizione Marcus! Noi non abbiamo più tempo!>> Sbottò ad un tratto Kyle. <<Per colpa della sua famiglia abbiamo perso i nostri compagni, combattuto invano contro gli Infernali, stretto alleanze sconvenienti e adesso tu, ci neghi ciò che ci spetta da così tanto tempo?>>
Le dure parole di Kyle mi mandarono in bestia e sentii il potere affluire con prepotenza dentro di me. Fu molto doloroso riuscirlo a trattenerlo e le luci accese nel salone emisero uno sfarfallio a causa dell'energia sprigionata dal mio potere.
<<O forse non vuoi ammettere che lei non sacrificherebbe mai la sua vita per tutti noi?>>
Come osava nuovamente parlare in quel modo? Senza nessun rispetto, comprensione nè un pizzico di umanità?
Adagiai lo zaino a terra, mi voltai con una rabbia cieca e mi scagliai contro di lui colpendolo come una furia, suscitando scalpore tra i Difensori. <<Sei solo un cane ragnoso!>> Gli urlai contro, sopra di lui.
Il suo viso era una maschera di sangue mentre continuavo ad affondare, uno dopo l'altro, i miei pugni sulla sua faccia.<<Marcus!>> Qualcuno mi afferrò per un braccio trattenendomi dal dargli l'ennesimo pugno. <<Così lo ammazzi.>> Mi avvisò Tayra.
Sul viso di Kyle gli spuntò un sorriso beffardo, i suoi denti erano completamente imbrattati di sangue. <<Forza uccidimi, che aspetti.>> Mi provocò.
Mi scrollai di dosso la mano di Tayra e afferrai con forza la t-shirt di Kyle sollevandolo da terra e sbattendolo contro il muro. <<Sta zitto, lurido bastardo.>>
<<ADESSO BASTA!!>> Tuonò la voce di Gabriel all'interno della sala, facendo tremare le pareti.
Il mio petto si muoveva per l'affanno e i miei occhi minacciosi erano incollati su quelli di Kyle.<<Stanne fuori Gabriel.>> Gli ordinai perentorio. Era stata tutta colpa sua, se avesse taciuto, anziché rivelare apertamente ciò che era accaduto a Melissa, tutto questo non sarebbe mai avvenuto. Perché aveva messo al corrente tutti i Difensori in quel modo? Perché non mi aveva informato prima? Era stata una mossa da vili.
<<Loro avevano il diritto di sapere.>> Replicò Gabriel, avendo ascoltato i miei pensieri. <<Ciò che si manifesta non può essere taciuto.>>
<<Sta zitto Gabriel.>> Lo intimai, prima che potesse aggiungere altro. Non era questo il momento di mettere a conoscenza tutti i Difensori su qualunque altra cosa riguardasse Melissa. Era vero, dovevano sapere, ma non prima che avessi avuto modo di parlare con lei.
<<Va ora.>> Mi ordinò Gabriel. <<Risolverete le vostre divergenze a tempo debito.>>
Allentai la presa su Kyle. <<Vattene, prima che ti strappi il cuore dal petto.>> Lo minacciai spingendolo via, poi mi voltai verso tutti i Difensori. <<Tutti fuori da casa mia. Subito!!>> Sbraitai, prima di andarmi a riprendere lo zaino. Non avevo bisogno di essere circondato da ipocriti cacciatori... Melissa non ne aveva bisogno. Lei meritava altro: Consiglieri validi, fedeli Difensori e soprattutto comprensione da parte di tutti.
Sollevai lo zaino da terra portandomelo sulla spalla e mi avviai alla porta intenzionato a ritrovare Melissa e portarla il più lontano possibile da tutti loro.
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Prescelta - Il Risveglio (In stesura)
Fantasy#1 Libro della serie. La copertina è stata realizzata da @StefyAr La vita di Melissa viene sconvolta quando la madre muore in un "incidente" stradale. La dolorosa perdita la costringe a chiudersi in se stessa e ad isolarsi dagli altri. Il padre, qu...