4. TIC-TAC IL TEMPO SCORRE

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MARCUS

Parcheggiai la moto nel vicolo dietro l'entrata principale dell'OTHERSIDE CLUB, davanti la porta con la scritta rossa "VIETATO ENTRARE".
Era un deterrente per gli umani, ma non per quelli come me.

La musica assordante di un gruppo rock locale, proveniva dall'interno, ovattata dalle pareti in cemento.

La fila davanti l'ingresso principale era lunga, ci sarebbero volute delle ore per smaltirsi ed era una fortuna avere un'entrata esclusiva.

Abbassai la maniglia ed entrai.

Il lungo corridoio avvolto nella semioscurità, a causa di due lampadine fulminate, nascondeva la porta nera che conduceva al Club.

Il martellare dei bassi regolati al massimo, facevano tremare le pareti, mentre le urla della folla si mescolavano con la musica assordante.
Svoltai a sinistra e scesi le scale.

Il puzzo di umidità riempiva l'aria, ma non mi diede fastidio più del solito. Era una cosa alla quale ormai mi stavo abituando.

Attraversai una stanza che fungeva da magazzino e superai un'altra porta entrando nel locale clandestino.

Le luci soffuse attaccate al soffitto, creavano una piacevole atmosfera, mentre il brusio di voci si mescolava al ritmo delle note di "Best 4 You" dei Maroon 5.

Alcuni Evocatori si muovevano al centro della pista assecondando il ritmo della batteria. Sulla destra, alcuni tavoli erano occupati da Fate e Nephilim che sorseggiavano alcolici alla frutta.

Era ancora presto per vedere il locale pieno di creature eterogenee. Puntai dritto verso il lungo bancone che occupava gran parte della parete di sinistra.

<<Già di ritorno?>> Strillò Maygan dall'altra parte del bancone per superare il volume della musica, mentre serviva dei Mojito a una coppia di Amazzoni.

Mi abbandonai su uno degli alti sgabelli in legno grezzo.

<<Il solito.>> le risposi, tralasciando la sua domanda.

Maygan mi raggiunse all'istante, prese dalla credenza un bicchiere di vetro e una bottiglia di Bourbon.

<<Quando capirai che l'alcool non è la soluzione ai tuoi problemi?>> Mi poggiò sul bancone il bicchiere e lo riempì di whisky.

Afferrai il bicchiere e tracannai tutto d'un fiato. <<Non rompere Maygan.>> La redarguì, mentre sbattevo il bicchiere sul bancone. <<E pensa a versarmene finché è vuoto.>>

Sbuffò, ma non disse nulla, mentre mi versava altro whisky. Mi conosceva abbastanza bene da sapere che non era il momento delle prediche.

Una brunetta niente male si affiancò al mio sgabello.

<<Prendo quello che beve lui.>> Disse a Maygan, mentre si raccoglieva di lato i lunghi capelli ondulati di un nero corvino. Il suo profumo di vaniglia e limone m'investii le narici.

Svuotai il secondo bicchiere, mentre Maygan la serviva del mio stesso Bourbon.

<<Speravo d'incontrarti stasera.>> Esordì la ragazza, con tono mellifluo. <<Mi chiamo Tandra.>> Si presentò dopo aver sorseggiato il whisky.

<<Marcus.>> risposi, più per educazione che per simpatia. <<Ma ho il sospetto che tu già lo sappia.>>

Le Amazzoni erano splendide guerriere e formidabili cacciatrici, ma pericolose e senza scrupoli. Era saggio mostrarsi cauti.

Prescelta - Il Risveglio (In stesura)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora