Francois stava avvicinando lentamente le labbra alle sue e per un attimo Rosy chiuse gli occhi quasi per cedere a quel bacio, ma appena lo fece visualizzò nella sua mente il viso di Victor. Istintivamente riaprì gli occhi e lo fermò prima che lui potesse baciarla.
<<Francois non posso, scusami>>
Il ragazzo a quel punto indietreggiò sui suoi passi.
<<Scusami tu Isabelle, forse sono stato troppo precipitoso nel pensare di poterti piacere. Solo che siamo stati così bene a cena che... non so cosa mi sia preso, ma tu sei così bella che non ho saputo resistere. Non so neanche se il tuo cuore è già impegnato, non abbiamo mai parlato di questo argomento>>
<<Lo è ancora, anche se lui non c'è più>>
<<Vi siete lasciati?>>
<<Victor è morto poco tempo fa>>
Francois rimase scioccato dalla sua frase.
<<Mi dispiace, non sapevo che ti fosse accaduta una cosa così terribile>>
<<Non devi scusarti. La colpa è mia perché non te ne ho mai parlato e tu non potevi di certo immaginartelo. Mi dispiace, sto ancora soffrendo per la sua mancanza per poterne parlare senza provare dolore nel ricordarlo perché lo amo, anche se non è più accanto a me>>
Lui capì di aver agito nel momento sbagliato e si sentì in difficoltà nei suoi confronti tanto che all'improvviso decise di andarsene.
<<Perdonami Isabelle>> le rispose baciandola sulla guancia <<adesso è meglio che vada ci vediamo domani sera al lavoro>>.
Subito dopo se ne andò scendendo a passo svelto giù per le scale, quasi come se volesse togliersi al più presto da quella situazione imbarazzante.
Rosy non appena lo vide sparire dalla sua visuale, chiuse la porta. Tirò un lungo sospiro. Per un istante le era sembrato tutto così semplice e naturale con lui, ma poi il pensiero di Victor era riaffiorato nella sua mente. Non riusciva a dimenticarlo. Le lacrime dopo tanti giorni ripresero a scenderle lungo il viso. Tolse le scarpe. Andò a sedersi sul divano mettendosi le mani sul volto, scoppiando in un pianto disperato. Poco dopo passò le mani sugli occhi per asciugarle e nel fare quel gesto, qualcosa catturò la sua attenzione. Sgranò gli occhi mentre metteva a fuoco un piccolo oggetto che si trovava sul tavolino di fronte a lei. Pensò che le lacrime stessero offuscando la sua vista. Strofinò gli occhi di nuovo per capire sé stesse sognando. Allungò la mano che in quel momento iniziò a tremare. Lo prese tra due dita mettendolo davanti al viso per osservarlo meglio. Non aveva le allucinazioni era proprio un anello, ma non uno qualsiasi. Lo guardò attentamente e vide che all'interno c'era inciso un piccolo cuore con due iniziali R e T. All'improvviso si alzò di scatto lasciandolo cadere a terra. Istintivamente portò la mano sulla sua bocca, come per impedire a sé stessa di urlare, rimanendo a fissarlo in silenzio per qualche istante.
<<Mi hanno fatto saltare in aria due mesi fa e già volevi rimpiazzarmi Rocca?>>
Rosy si voltò, spaventata da quella voce improvvisa e fu in quel momento che vide lui, Victor. Se ne stava con le spalle appoggiato allo stipite della porta intento a fissarla. Lei continuava a guardarlo senza riuscire a dire una parola. Era sotto shock. Non riusciva a capire se la sua mente le stesse giocando dei brutti scherzi o se il dolore per la sua perdita la stesse facendo impazzire. Il giovane avanzò verso di lei tenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi e Rosy indietreggiò quasi impaurita dalla sua presenza. Victor era consapevole di averle provocato un forte trauma in quel momento e si avvicinò lentamente a lei sino ad arrivare davanti al suo viso. Rosy fece per toccarlo sulla guancia, ma prima che potesse farlo, Victor prese la sua mano che ancora tremava baciandola con dolcezza.
STAI LEGGENDO
RIBELLI MAFIOSI
Mystery / ThrillerRosy e Victor sono figli di due famiglie mafiose alleate ma antagoniste. Privati di un'adolescenza serena sono cresciuti in un contesto violento e malavitoso che li ha resi spietati. Uniti nella lotta contro la conquista del potere dovranno cercare...