Sex and death

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Kelly e David precedevano i due ragazzi tenendosi per mano, Victor guardò Rosy, che gli camminava a fianco. Era così bella e sexy dentro al suo vestito bianco che non riuscì a resistere dal prenderle la mano. La ragazza pensò che il suo gesto fosse dovuto alla presenza dei Martinez e lo lasciò fare. Dopo il loro bacio sentiva che il sentimento per lui fosse diventato ancora più forte e stringere la sua mano le dava una piacevole sensazione. Quest'ultimo pensiero la fece involontariamente sorridere.

«Levati quell'espressione soddisfatta dalla faccia Rocca, è solo per lavoro» le sussurrò lui, per non farsi sentire dai Martinez.

Era la stessa frase che lei aveva detto a Victor entrando al Sex Exchange, quando lui l'aveva presa per mano.

«Inizi a perdere di originalità sulle tue battute lo sai?»

«Ma la mia non era una battuta» sorrise divertito lui.

Arrivati davanti alla villetta, David, dopo aver digitato il codice per disattivare l'allarme, aprì il portoncino di casa e li fece accomodare. C'era un ampio atrio d'ingresso, nel quale si trovavano appesi diversi quadri astratti con linee e forme geometriche davvero originali. L'esplosione di colori contrastava con il candido marmo bianco del pavimento e delle pareti circostanti. Nella parte centrale una bellissima scala di marmo, bianca anche quest'ultima, che portava al piano superiore. I Martinez lì invitarono subito a raggiungere la camera da letto e mentre salivano le scale, Rosy si guardò intorno. I soldi che avevano estorto a Salvatore li avevano fatti davvero sistemare bene! La villetta era stupenda al suo interno con rifiniture davvero di lusso.

Giunti davanti all'ingresso della loro stanza, David, lasciò andare la mano di Kelly, che aveva tenuto sino a quel momento, per avvicinarsi a Rosy. Prese con delicatezza la sua, separandola da quella di Victor.

«Vieni splendida Isabel, voglio essere il primo a varcare con te la nostra stanza del piacere»

A quel punto Kelly si avvicinò a Victor, che la prese per un fianco stringendola a sé, dopodiché entrarono anche loro due.

«David ha perso la testa per tua moglie lo sai?» Gli sussurrò all'orecchio

«Non faccio fatica a crederlo».

Quando Rosy entrò nella stanza, vide al centro due letti matrimoniali. Erano uno accanto all'altro e con lenzuola di seta nere. Posizionato di fronte a loro c'era un divanetto nero a forma di bocca. Sul soffitto, in corrispondenza dei letti, c'erano due enormi specchi. Le finestre erano coperte da grandi tendoni neri, mentre per terra c'era della moquette rossa. Più che la stanza del piacere, sembrava lo scenario di un film dell'orrore. Era tutto piuttosto inquietante, soprattutto quei due specchi sul soffitto, che Rosy continuava a fissare.

«Sapevo che ti sarebbero piaciuti» Le disse David riferendosi proprio a quest'ultimi, «almeno potrò guardare il tuo splendido corpo muoversi sul mio»

Rosy cercò di calarsi nella parte, anche se farlo mentre Victor la stava osservando, non la faceva di certo sentire a suo agio.

«Mi muoverò lentamente sopra di te per darti ancora più piacere nel guardarmi»

L'uomo si avvicinò alla ragazza stringendola forte a sé e Rosy sentì il suo pene indurito attraverso i pantaloni. Gli mise la mano sopra, iniziando ad accarezzarlo. Lui a quel punto iniziò a baciarla voglioso, infilandole subito una mano sotto la gonna.

«Ti voglio da quando ti ho vista ballare con Daniel. Voglio scoparti adesso, sono eccitatissimo»

Prese la sua mano con l'intenzione di trascinarla sul letto, ma Victor dopo le sue parole, spinto da un'improvvisa gelosia, non riuscì a trattenersi.

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora