Romeo e Giulietta

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Il tempo sembrava essersi fermato e in quel momento esistevano soltanto loro due. Victor, trascinato dalle emozioni, dopo aver lasciato andare le sue braccia, aveva iniziato ad accarezzarle il viso. Passava la mano sulla sua pelle con dolcezza arrivando a sfiorarle i capelli. Staccava le labbra dalla sua bocca per poi tornare nuovamente a baciarla. Era come se non volesse separarsi da lei. Rosy invece, libera dalla sua presa, aveva iniziato ad accarezzarlo lentamente lungo la schiena. In quel momento, non esisteva rivalità tra loro, ma solo passione e amore reciproco.

Quel bacio, tanto atteso da entrambi, sarebbe durato ancora a lungo se, il telefono di Victor, non avesse iniziato a squillare spezzando quella magia. Lui si staccò dolcemente da lei aprendo gli occhi. Anche lei li aprì subito dopo, mentre il cellulare nel frattempo, aveva smesso di squillare. Il modo in cui la guardava in quel momento era così profondo che, colta da un improvviso imbarazzo, Rosy abbassò lo sguardo.

«Ma come Rocca, mi hai appena baciato e adesso ti vergogni?».

Le prese dolcemente il viso per farle incrociare nuovamente il suo sguardo. Lei rimase in silenzio a fissarlo. Era stato così magico quel momento che aveva paura di rovinarlo dicendo qualcosa di sbagliato.

«Se avessi saputo che bastava baciarti per farti stare zitta, lo avrei fatto molto tempo prima Rocca».

Lei fece una smorfia di disappunto e lui sorrise. Subito dopo si alzò dal suo corpo, rimettendosi in piedi e porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi. Rosy si risistemò il vestito, mentre lui prese il telefono per vedere chi lo aveva cercato. Quando vide che era stata Adele, si limitò a rimetterlo in tasca.

«Tony ci starà cercando, dobbiamo andare»

«Mio fratello è qui?» chiese sorpresa

«Io e Nico siamo venuti con lui»

Era tutto così strano per Rosy in quel momento, e anche per Victor lo era. Si erano appena baciati ed era stato come vivere un sogno stupendo, ma in un attimo, non appena aveva fatto i loro nomi, si erano rituffati nella loro realtà.

Nel frattempo, Liam si era ripreso dal pugno sferrato da Victor ed era stato aiutato da due avventori del locale, che lo avevano trovato steso a terra.

«Ti hanno dato un bel tiro amico!» gli disse uno dei due

«Riesci a reggerti in piedi?» chiese l'altro

«Il colpo è stato violento, ma credo di sì» rispose Liam frastornato

«Hai visto in faccia il tuo aggressore?»

«Mi ero appartato con un'amica e non l'ho neanche visto arrivare. L'unica cosa che so è che ho perso i sensi e al mio risveglio lei, non era più con me. Devo subito andarla a cercare»

«Se vuoi possiamo darti una mano a trovarla»

«Non è necessario grazie, ora che mi sono rimesso in piedi, posso cavarmela da solo».

Dopo averli ringraziati per il loro aiuto, Liam scese giù per le scale raggiungendo la pista da ballo in cerca di Rosy. Nora lo vide passare a poca distanza da lei e si fece subito largo tra le persone per raggiungerlo.

«Ma che diavolo hai fatto al viso?» chiese Nora preoccupata appena se lo trovò davanti, «dovresti guardarti allo specchio, hai un grosso livido sul volto»

«Io e Rosy stavamo salendo le scale. Ci siamo fermati poco prima di uscire in terrazza ed eravamo sul punto di baciarci, se qualcuno non fosse arrivato alle mie spalle sferrandomi un pugno e facendomi perdere i sensi»

«Sei stato aggredito!?! Ma chi può essere stato a farti una cosa simile?»

«Te l'ho detto Nora, mi ha colto di sorpresa e non ho visto in faccia il mio aggressore. L'unica cosa che mi interessa in questo momento è ritrovare Rosy, quando mi sono risvegliato era sparita e non ho idea di dove sia finita»

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora