Victor resosi conto del gesto improvviso, fatto senza un apparente motivazione, cercò di giustificarsi, mentre tutti continuavano ad osservarlo stupiti.
«Mi sono appena ricordato di avere una telefonata importante da fare e devo assentarmi per qualche istante»
I presenti rimasero in silenzio a fissarlo e lui, per togliersi dall'imbarazzo, prese dalla tasca dei pantaloni il suo cellulare allontanandosi subito dopo. Maria osservò il suo comportamento. Non le era sfuggito il fatto che il figlio, si fosse alzato di colpo dopo aver visto il baciamano di Ferrante.
Mentre Victor faceva i conti con la sua incontenibile gelosia, Rosy stava attraversando un momento di profonda crisi con sé stessa. Calogero la riempiva di attenzioni, mentre lei non faceva che pensare al fatto di non essere una Rocca. Ferrante continuava a parlarle dei suoi progetti futuri e Rosy non riusciva a staccare il suo sguardo da quello che per anni aveva considerato come suo padre.
«Facciamo un bel brindisi in onore di queste due coppie di sposini» disse proprio quest'ultimo alzando al cielo il calice di vino.
«Aspettiamo che mio figlio ritorni, credo abbia appena terminato la sua chiamata»
«Maria ha ragione! Non posso brindare al mio matrimonio senza il mio futuro sposo accanto»
Rosy era ancora troppo sconvolta per capire che cosa le stesse accadendo intorno, e nemmeno quella frase pronunciata dalla rivale riuscì a distoglierla dai suoi pensieri. Victor, nel frattempo, tornò al suo posto, imponendosi di avere più autocontrollo.
Subito dopo il brindisi Calogero chiese di poter avere della musica per fare un ballo con la sua futura sposa. Rosy avrebbe voluto rifiutarsi, ma non poteva sottrarsi a Ferrante suscitando dei sospetti sul suo stato d'animo. Lui si alzò porgendole la mano invitandola a ballare e lei lo seguì. La prese per un fianco cingendola a sé. Mise la sua guancia contro quella di lei prendendole la mano e iniziando a danzare un lento.
Victor iniziò a versarsi del vino nel bicchiere per evitare che il suo sguardo andasse nella loro direzione. Non sopportava di vederla avvinghiata a lui.
«Perché non li raggiungete anche voi?»
«Tua madre ha ragione, andiamo anche noi a ballare. Tu sai quanto io adori i lenti»
Victor mandò giù in un solo sorso tutto il vino che c'era nel bicchiere. Purtroppo, anche lui non aveva altra scelta. Si alzò in piedi porgendo la mano alla Castelli, mentre lei era felice che avesse acconsentito alla sua richiesta.
Si misero a ballare guancia a guancia accanto a loro. Ad ogni giro, gli sguardi di Victor e Rosy si incrociavano furtivamente.
«Sei bellissima Rosy e non vedo l'ora che tu sia mia moglie»
«Grazie» si limitò a rispondergli lei.
In quel momento, non riuscì a dire altro. Era schifata dalle sue mani addosso e il solo pensiero che potesse toccarla le faceva venire il voltastomaco. Inoltre, il suo stato d'animo, non la stava aiutando ad affrontare tutta la situazione.
«Antonio mi ha sempre detto che hai un bel caratterino e che avrei dovuto raddrizzarti per bene, ma a me sembri molto docile invece»
«Mio padre ha ragione. Sono una ribelle» rispose quasi risentita per le parole dette da Antonio sul suo conto.
«Ci penserò io a calmarti»
Il tono usato da Calogero infastidì la ragazza. Per un attimo le sembrò di rivedere in lui gli atteggiamenti autoritari del padre.
Victor invece ballava in silenzio, mentre continuava ad osservare il volto di Rosy che gli appariva sempre più a disagio tra le braccia di Ferrante. All'improvviso, impulsivamente si staccò da Adele avvicinandosi ai due.
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RIBELLI MAFIOSI
Misterio / SuspensoRosy e Victor sono figli di due famiglie mafiose alleate ma antagoniste. Privati di un'adolescenza serena sono cresciuti in un contesto violento e malavitoso che li ha resi spietati. Uniti nella lotta contro la conquista del potere dovranno cercare...