<<Non c'è nessuna verità che possa darmi una valida ragione per farlo>>
Rizzo andò a riprendere la sedia, sedendosi subito dopo accanto al suo letto.
<<Io invece sono convinto di sì>>
Alzò gli occhi al cielo, quasi come se quel gesto lo aiutasse a trovare la forza di riuscire a proseguire la sua confessione.
<<Non è facile parlarne, ma ci proverò. Negli ultimi anni non ho fatto che combattere contro la mafia. Rocca mi aveva portato via mio fratello mentre i Massei stavano distruggendo insieme a lui questa bellissima città che mi aveva visto crescere. Il mio unico pensiero era metterli in galera e salvarti, dopo aver scoperto che eri la figlia di mio fratello. Mi sono alleato con tua madre andando contro ai miei valori, quelli per cui ho giurato fedeltà alla patria, gli stessi che mi hanno portato a diventare quello che sono oggi. Un ispettore di polizia stimato ed apprezzato da tutti. Non mi vergogno di essere sceso a patti con dei mafiosi per riuscire a metterli in prigione, anche se per farlo ho dovuto tradire la divisa che porto>>.
Rosy ascoltando le sue parole si rese conto che con tutto quello che aveva passato prima dell'incidente, non aveva nemmeno più pensato alla talpa. Lei, insieme agli altri componenti della famiglia, avevano cercato a lungo la persona che li tradisse senza mai scoprire chi fosse realmente.
<<Ti stai forse riferendo alla misteriosa talpa che ti ha aiutato per tutto questo tempo?>>
<<Proprio così>>
<<Non ha più senso per me conoscere il suo nome>> rispose, tirando sopra di lei il lenzuolo sino a coprirsi il volto. <<Antonio è in prigione perché ha ammazzato mio fratello. Maria ha eliminato tutti i Massei, ma credo che tu abbia abbastanza prove per metterla in galera appena la troverai. Anche la Castelli immagino abbia dato il suo contributo alle indagini e quindi non mi importa sapere chi ti ha aiutato e il perché>>
<<Mi dispiace sentirti pronunciare queste parole>>.
Si alzò dalla sedia. Una volta raggiunta la finestra, si mise ad osservare fuori dando le spalle alla giovane.
<<La talpa ha fatto il suo dovere sino alla fine. In tutti questi mesi mi ha passato informazioni importanti rischiando la vita ad ogni suo passo. Temevo che alla fine qualcuno potesse scoprire la sua identità e che potesse morire. Ha corso un grande rischio piazzando dei microfoni per le nostre intercettazioni. Grazie alla talpa abbiamo confiscato diversi carichi di droga, ma soprattutto ha fatto una cosa che più di ogni altra è stata importante per me ed è stata quella di salvarti la vita>>
Rosy sentendo le parole dello zio tirò giù il lenzuolo dal suo viso. Finalmente era riuscito a catturare la sua attenzione.
<<Quel giorno quando Ruiz ti fece prigioniera, non so proprio come sarebbe finita se non mi avesse detto dove eri stata portata da quel bastardo>> proseguì lui.
La ragazza cercò di tornare con la mente indietro nel tempo a quell'episodio. Si ricordò che Rizzo, quando ancora si trovava in ospedale, le avesse detto di aver posizionato un rilevatore GPS sull'auto di Ruiz durante il loro colloquio in commissariato e anche della telefonata fatta da Antonio per indurlo a cercarla.
<<Se non ricordo male avevi messo un GPS nella sua auto per questo mi avevi trovata>>
Amedeo si voltò verso di lei appoggiandosi di schiena alla finestra per continuare la conversazione.
<<Questo è quello che ho raccontato a Marino e che ti abbiamo detto quel giorno in ospedale. Rocca aveva realmente chiamato il commissariato e Ruiz era veramente stato convocato in questura al suo arrivo, ma nessuno aveva posizionato un GPS sulla sua auto>>
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RIBELLI MAFIOSI
Mystery / ThrillerRosy e Victor sono figli di due famiglie mafiose alleate ma antagoniste. Privati di un'adolescenza serena sono cresciuti in un contesto violento e malavitoso che li ha resi spietati. Uniti nella lotta contro la conquista del potere dovranno cercare...