Prima di andare decise di farsi una doccia. Si asciugò con l'accappatoio, dopodiché si infilò gli slip. In quel momento qualcuno bussò alla porta della sua stanza. Quando l'aprì, si trovò di fronte Adele.
<<Cosa ci fai qui? Non avevamo detto alle nove?>> disse infastidito dalla sua presenza.
<<Volevo stare un po' con te prima della tua partenza>> rispose lei, entrando e chiudendo la porta alle sue spalle.
Victor non diede neppure peso alle sue parole e con indifferenza, raggiunse l'armadio per scegliere cosa indossare. Adele si avvicinò a lui e iniziò ad accarezzargli dolcemente la schiena.
<<Ho voglia di te>> gli sussurrò.
<<Non ho voglia di scopare e poi adesso, ho cose più importanti a cui pensare>>
<<Non essere nervoso, andrà tutto bene con Rizzo>> rispose lei, quasi a voler dare una giustificazione al suo rifiuto.
<<Il commissario è l'ultimo dei miei pensieri>>
<<Sei preoccupato per l'affare di New York?>>
<<Avere quella femmina tra i piedi non mi piace>>
<<Da quando è arrivata la Rocca, non fai altro che parlare di lei>>
Victor alle sue parole si voltò improvvisamente verso la donna. La prese con forza, trascinandola sul letto e mettendosi sopra di lei.
<<Non me ne fotte un cazzo di quella puttana>> le rispose, mentre le tirava su la gonna, <<Hai gli slip addosso, lo sai che non devi metterli con me>>
Li tirò giù con irruenza, levandosi anche i suoi, dopodiché si mise a scoparla con impeto.
<<Se l'effetto è questo, la devo nominare più spesso quella Rocca>> disse Adele in preda al piacere.
Appena finirono di fare sesso, Victor si alzò subito dal suo corpo, dirigendosi verso la stanza da bagno per lavarsi. Adele lo seguì, raggiungendolo prima che entrasse nella doccia. Si avvicinò per dargli un bacio sulle labbra, ma lui la respinse.
<<Ti ho già detto che queste smancerie da fidanzati mi danno fastidio>>
<<Non ti piacciono davanti agli altri, ma adesso siamo solo io e te>>
<<Ho mille pensieri per la testa, ti avevo avvisata quando sei arrivata. Volevi una scopata e l'hai avuta. Adesso vedi di sistemarti che dobbiamo andarcene>>
Adele in certi momenti odiava sé stessa, perché sapeva di amarlo a tal punto da non riuscire a contraddirlo per la paura di essere lasciata. Si sentiva una stupida, ma non poteva fare a meno di lui.
Una volta pronti, scesero in soggiorno dove ad attenderli c'era Salvo.
<<Victor ti stavo aspettando>>
<<Buongiorno nonno, perché? È successo qualcosa?>>
L'uomo si voltò verso la Castelli.
<<Ho bisogno di parlare in privato con mio nipote se non ti dispiace>>
<<Ti aspetto in macchina Victor>> disse lei lasciandoli soli subito dopo.
<<Volevo comunicarti che tu e Rosalia, partirete questa sera alle nove>>
<<Non dovevamo andare dopo l'incontro con Rizzo?>>
<<Sì, ma c'è una cosa che dovete fare prima della vostra partenza. Oggi i Monteleone si riuniranno tutti in un ristorante che si trova sul litorale, e sarà un'ottima occasione per toglierli di mezzo>>
STAI LEGGENDO
RIBELLI MAFIOSI
Misterio / SuspensoRosy e Victor sono figli di due famiglie mafiose alleate ma antagoniste. Privati di un'adolescenza serena sono cresciuti in un contesto violento e malavitoso che li ha resi spietati. Uniti nella lotta contro la conquista del potere dovranno cercare...