Essere o non essere

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Victor si fermò per un istante a guardarli, provando un certo fastidio nel vederli abbracciati.

«Rocca, tuo padre vuole che tu venga fuori in giardino» disse all'improvviso.

Rosy quando sentì la voce di Victor, si voltò di scatto verso di lui, mentre Liam la stringeva ancora tra le sue braccia.

«Arrivo subito»

Victor lanciò un'occhiataccia al ragazzo, dopodiché senza aggiungere altro, uscì dalla stanza.

«Simpatico mister occhi verdi»

La frase del ragazzo fece sorridere Rosy.

«Victor, non è un tipo molto socievole»

Liam la lasciò andare.

«Lo avevo già notato durante il falò sulla spiaggia»

Rosy ripensò per un istante a quel giorno. Victor, dopo averla costretta a ballare con lui, l'aveva portata via dalla festa per ordine di suo padre e il ricordo dell'emozione provata tra le sue braccia, era ancora vivo dentro di lei.

«Quando disse di non essere il tuo fidanzato, provai un certo sollievo»

«Per quale motivo?»

«Non potevo pensare che una ragazza dolce come te avesse una relazione con un tipo del genere. Sembra uno di quei mafiosi che si vedono nei film»

Rosy non riuscì a trattenere il sorriso dopo le sue parole. Liam la vedeva come una ragazza dolce e indifesa, senza sapere che avesse ammazzato tante di quelle persone da averne perso il conto persino lei, ma la cosa che la divertiva di più era il pensiero che avesse fatto su Victor.

«Mi fa piacere essere riuscito a farti sorridere»

«Per un attimo mi sono immaginata Victor con il tipico vestito a righe che portano i gangster nei film e il solo pensiero mi ha fatto ridere»

Liam le accarezzò il viso dolcemente.

«Sei sempre bellissima, soprattutto quando sorridi»

Rosy si fermò per un istante a guardarlo. Tanto tempo fa, avrebbe dato qualsiasi cosa per ricevere da lui certe attenzioni, ma adesso, nel suo cuore c'era solo Victor e le emozioni che le suscitava lui, erano uniche.

«E tu sei davvero un uomo dolcissimo»

Liam istintivamente la prese per mano.

«Vieni, raggiungiamo gli altri in giardino»

Nel ricevere quel gesto inaspettato, Rosy, provò una piacevole sensazione e non oppose resistenza.

Quando uscirono, Victor in quel momento si trovava accanto al tavolino del buffet insieme a Nico. Appena li vide scendere dalla scala che portava in giardino, notò subito quel dettaglio e provò un senso di gelosia nei confronti di Rosy. Continuava a far oscillare il bicchiere di vino che aveva in mano senza riuscire a distogliere lo sguardo da lei, mentre Nico, accanto a lui, continuava ad osservarlo.

«Hai intenzione anche di berlo?» disse all'improvviso l'amico.

Victor alle sue parole deviò subito il suo sguardo verso di lui.

«Che cazzo di domande mi fai? certo che ho intenzione di berlo» gli rispose, mandandolo giù tutto di un fiato.

«Che cosa ti prende Victor? perché sei diventato improvvisamente così nervoso?»

«Mi infastidiscono le tue domande senza senso»

«Io invece credo sia altro a darti fastidio»

«Stai di nuovo giocando a fare lo psicologo con me?» rispose Victor, appoggiando il bicchiere sul tavolo.

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora