All'improvviso si sentì uno sparo che, colpendo la mano di Antonio, gli fece cadere la pistola a terra. A quel punto Rosy senza neppure preoccuparsi di chi avesse sparato, tirò con violenza un calcio allo stomaco dell'uomo che finì al suolo. Per un attimo il suo sguardo si posò sul corpo esanime del fratello che giaceva in lontananza. Vederlo a terra privo di vita le scatenò una reazione di rabbia incontrollabile. Iniziò a prendere a calci Antonio, sferrando colpi di una violenza inaudita su tutto il suo corpo. L'uomo con la mano ferita cercava di difendersi il volto, senza riuscire a contrastare in alcun modo la ferocia della ragazza.
<<Questo è per mia madre>> disse <<E questo è per mio fratello bastardo figlio di puttana!>> continuava a ripetergli mentre lo colpiva.
La sua furia era incontenibile. L'odio profondo che nutriva nei suoi confronti non riusciva a farla ragionare. Antonio cercava di rialzarsi, ma ad ogni suo movimento, lei lo rigettava a terra con un calcio. A un certo punto l'uomo cercò con le ultime forze rimaste, di allungare la mano per prendere la pistola che si trovava a poca distanza da lui. Riuscì ad afferrarla e Rosy prima che potesse usarla contro di lei, gli schiacciò con violenza la mano con la scarpa. Antonio urlò per il dolore mollando la presa, mentre lei continuava a tenerla premuta con tutta la sua forza.
<<Ti fa male stronzo? hai voluto addestrarmi come un uomo e adesso hai la prova che i tuoi schifosi soldi sono stati spesi bene! ti sarebbe piaciuto farmi fare la fine della mamma e di Tony non è vero? Volevi vedermi morta e invece sarai tu oggi a morire>>
Prese la pistola allontanandosi di poco da lui e la puntò nella sua direzione.
<<Non avrei mai immaginato che l'amore che provavo per te potesse tramutarsi in un odio così profondo tanto da volerti morto. Hai distrutto la mia famiglia e adesso, spetta a me come ultimo membro rimasto farti fare la fine che meriti>>
<<Sei solo una bastarda, non saresti mai stata una vera Rocca. Se non fosse stato per me saresti già morta da un pezzo>>
<<Avresti dovuto uccidermi quando ne hai avuto l'occasione. Hai fatto una grande minchiata a lasciarmi vivere>>
Rosy fece per premere il grilletto, ma qualcuno alle sue spalle le intimò di fermarsi. Non si voltò a guardare chi fosse perché aveva riconosciuto quella voce. Era Rizzo.
<<Ti prego Rosy non farlo! abbassa quella pistola. Non aggiungere l'ennesimo cadavere alla tua lista. Ho lasciato che tu sfogassi la tua rabbia sul suo corpo, ma adesso lascialo a me>>
Lei continuava a fissare Antonio, mentre ascoltava le sue parole.
<<Un cadavere in più non farà la differenza e la sua morte non peserà nemmeno sulla mia coscienza>>
<<Ti ha fatto toccare il fondo più di una volta in tutti questi anni, ma è arrivato il momento di cancellare il passato e di voltare pagina. Antonio marcirà in carcere per aver assassinato suo figlio. Dopo che lo avrò consegnato nelle mani della giustizia, tu sarai finalmente libera>>
<<Anche la galera sarebbe sprecata per questa merda>>
Amedeo si avvicinò di più a lei mettendosi al suo fianco, mentre la ragazza continuava a puntare la pistola contro Rocca.
<<Non vale la pena sporcarsi le mani con lui. Per questo figlio di puttana il carcere è la punizione migliore>>
<<Lo sai benissimo che per come funziona la giustizia nel nostro paese, tra qualche anno sarà già libero>>
L'uomo si avvicinò sussurrandole all'orecchio:
<<Ti prometto che, se accadrà lo ucciderò io stesso, ma non voglio che sia tu a sporcarti le mani di sangue ancora una volta>>.
STAI LEGGENDO
RIBELLI MAFIOSI
Mystère / ThrillerRosy e Victor sono figli di due famiglie mafiose alleate ma antagoniste. Privati di un'adolescenza serena sono cresciuti in un contesto violento e malavitoso che li ha resi spietati. Uniti nella lotta contro la conquista del potere dovranno cercare...